34. ᴘᴜɴᴛᴏ ᴀɴᴄʜᴇ ɪᴏ 1610 ʏᴇɴ

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❝<<Ho deciso di cambiare direzione alla mia campagna elettorale>>

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❝<<Ho deciso di cambiare direzione alla mia campagna elettorale>>

Hitoka alzò lo sguardo dall'agenda personale di Shōyō — doveva organizzare un incontro per Shōyō con un'importante attivista per i diritti delle donne, ma mentre lei poteva ricevere solo di martedì dalle 16 alle 17, Shōyō il martedì aveva l'incontro periodico con i piani alti. Stava quindi cercando un buco durante la settimana dove spostare l'incontro con quelli là così che Shōyō potesse partecipare all'incontro con l'attivista — che, onestamente parlando, era molto più importante di una stupida cena. Inarcò un sopracciglio curiosa. <<Credo che la tua campagna elettorale vada già bene così come l'abbiamo strutturata con Kei e Kōrai. Se non sta fruttando lo sappiamo benissimo che la colpa non è tua ma di Hirohito>>

La campagna di Shōyō mirava all'uguaglianza di genere. Shōyō intendeva aiutare i più bisognosi, proteggere la salute mentale dei singoli ed eliminare qualsiasi barriera tra alpha e omega, uomini e donne.
Voleva un branco migliore, dove tutti potevano avere pari opportunità — a livello lavorativo, a livello sociale. Persino a livello medico.
Shōyō aveva deciso di costruire la sua campagna elettorale sull'uguaglianza e la protezione delle minoranze.

Shōyō schioccò la lingua contro il palato girando sulla sua sedia girevole, lo sguardo alzato verso il soffitto bianco panna del suo ufficio al settimo piano. <<Onestamente parlando la mia campagna elettorale è nettamente superiore a quella di Tsumu, ma manca qualcosa. Quel qualcosa che potrebbe dare la spinta giusta ad una vera e propria rivoluzione, qualcosa che faccia dire agli elettori: "cazzo!, questo sì che ha le palle. Votiamolo, porca puttana.">>

<<E la tua idea sarebbe?>>

<<Voglio più diritti per noi omega>>

<<Vuoi già legalizzare l'aborto, dare un sostentamento pubblico per curare la depressione post-partum, vuoi creare gruppi di sostegno per genitori single con difficoltà economiche. Hai rilasciato già i progetti per delle nuove case-famiglia, per dei centri ricreativi per bambini con situazioni familiari abbastanza difficili alle spalle. Vuoi inserire salari uguali sia per alpha che per omega, vuoi mettere entrambi i generi sullo stesso piano. Cos'altro vuoi di più?>>

Shōyō le sorrise entusiasta. Era un bene che Hitoka gli avesse fatto proprio quella domanda — era la prima persona a cui avrebbe detto l'idea geniale che da una settimana gli stava ronzando in testa. Una revisione di legge. <<Ho deciso di revisionare la legge di affidamento, paragrafo 12 comma 8 — Hitoka inarcò un sopracciglio confusa. Andiamo Hitoka, quella relativa all'affidamento esclusivo dei bambini da parte dei genitori omega. Quello che voglio riformare è che siano gli omega ad avere l'affidamento esclusivo dei figli. Ovviamente ci saranno delle eccezioni, come tutte le leggi>>

Hitoka arricciò il naso, posò la sua stilografica nella rilegatura delle pagine dell'agenda che stava compilando per quello sciagurato con cui aveva deciso di andare a lavorare. A volte si chiedeva perché non avesse scelto di andare a lavorare per qualcun altro — oggi avrebbe meno ansia e meno capelli bianchi. Prese un respiro profondo per mantenere la calma e non picchiarlo come avrebbe meritato. <<Non è che stai facendo tutta questa tiritera per vendicarti di tuo marito? Lev mi ha detto che Tadashi è in dolce attesa>>

ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz