54. ʙʀᴜᴄɪᴀʀᴇ ᴀʟʟ'ɪɴғᴇʀɴᴏ

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doppio aggiornamento perché è
da un po' che non mi faccio
viva :)

❝Atsumu andava avanti e dietro per la stanza.
Era la stanza più grande del palazzo del capobranco ma le pareti sembravano schiacciarlo, inghiottirlo. Era come se stesse iniziando a soffrire di claustrofobia. Sua madre ne soffriva.
E fino a quel momento non ne aveva mai capito i sintomi.
Stava avendo un attacco di panico e tutto perché Shōyō stava portando i bambini in Brasile. Lo conosceva, conosceva troppo bene quella testa di cazzo per non sapere che avrebbe di sicuro combinato qualcosa.

Ad interrompere i suoi pensieri ci pensò Hirohito.
Entrò nello studio sbattendo la porta alle sue spalle.
Atsumu ruotò gli occhi al cielo sbuffando sonoramente.
Che cazzo voleva adesso quel cazzone?

<<Che c'è, Hirohito?>>

<<Ma sei fottutamente serio? Mi stai prendendo per il culo?>>

Atsumu inarcò un sopracciglio voltandosi a guardarlo. Ma di che cazzo stava parlando? Che cazzo aveva fatto adesso? <<Di che cazzo stai parlando?>>

<<Di tuo figlio, porca puttana. Ti avevo detto di non farlo partire per il Brasile perché altrimenti quel cazzone di Shōyō te lo avrebbe portato via? E tu che cazzo fai? Lo lasci andare via con lui?>>

Atsumu sbuffò sonoramente ruotando gli occhi al cielo, schioccò la lingua contro il palato infilando le mani nelle tasche anteriori dei suoi pantaloni classici neri. <<Mi ha fatto firmare una liberatoria. Starà con Haruiki in Brasile per due settimane poi lo riporta qui. Abbiamo deciso che Haruiki avrebbe abitato qui con me. Il venerdì, il sabato e la domenica sarebbe tornato a casa con Shōyō. Tutto stabilito>>

Hirohito sbuffò sonoramente. Si passò entrambe le mani tra i capelli borbottando chissà che cosa contro Shōyō. Si voltò verso Atsumu puntandogli un dito contro il petto. <<Una cazzo di cosa dovevi fare: seguire i miei fottuti piani del cazzo. Dovevi convincere Kageyama a portargli via il figlio e così avresti dovuto fare anche tu, che cosa non hai capito di quello che dovevi fare?>>

Atsumu aggrottò le sopracciglia così tanto fino a crearne un solco in mezzo. Ma che cazzo di problemi aveva con Shōyō? Che c'è? Era geloso perché Shōyō non aveva mai voluto darglielo? <<Perché ce l'hai così tanto con Shōyō? Non è colpa sua se è figlio del capobranco>>

Hirohito sbuffò una risatina. <<È solo colpa sua. Doveva sposare me, quel giorno. Non Kageyama. Non te. Ma me. Quei bambini dovevano essere miei ma, no, assolutamente no, per Bokuto ero troppo vecchio per suo figlio. Preferiva uno come te, uno come Kageyama>>

<<Tu vuoi rovinargli la vita solo perché Shōyō non ha voluto sposarti?>>

<<Sì. Chi pensi che abbia fatto in modo che lui perdesse le elezioni? Io, sono stato io. Ho dovuto promettere tanti favori, ma n'è valsa la pena vedere la faccia distrutta di quel moccioso e dei suoi genitori>>

Atsumu alzò entrambe le sopracciglia sorpreso.
Era stato lui, lui aveva fatto in modo che Shōyō perdesse le elezioni. Era stato strano, troppo strano che l'omega avesse perso con quelle percentuali assurde. Quella di Shōyō era stata una proposta di politica davvero degna di nota, impossibile da battere su tutti i fronti.
Hirohito aveva truccato i voti. Quello stronzo del cazzo, aveva truccato i voti.
Voleva distruggere Shōyō definitivamente. Sia a livello lavorativo che a livello psicologico portandogli via i figli, di cui sapeva ne fosse perdutamente innamorato.

Atsumu sorrise poggiando entrambi i palmi delle mani sulle spalle dell'uomo. Cercò di essere convincente, sicuro di sé, fottutamente sicuro di sé. <<Hirohito-san lei è un genio. Non si preoccupi di nulla, ho davvero tutto sotto controllo. Adesso chiamerò Kageyama e gli dirò che Shōyō mi ha chiamato per dirmi che porterà via i bambini in Brasile per sempre. E sa cosa succederà? Succederà che Tobio cercherà in ogni modo di fermare Shōyō dal partire. Quell'idiota di Shōyō finirà in mezzo ad una strada senza bambini, soldi o qualsiasi altra cosa. In quel caso sarà suo perché disperato. Io avrò mio figlio e la presidenza, mentre lei avrà Shōyō tutto per sé. Farò in modo che Shōyō non riveda mai più i suoi figli>>

• • • x •

<<Non capisco davvero di cosa tu stia parlando, Amber>>

<<Tu non hai mai voltato pagina. Tu sei ancora innamorato del tuo ex-marito>>

Tobio ruotò gli occhi al cielo sbuffando sonoramente. Gettò il bicchiere che stava lavando nel lavello, forse si era rotto ma al momento non era nelle sue priorità. <<E da cosa lo avresti dedotto?>>

Amber inarcò un sopracciglio. <<Compri ancora il gusto del suo gelato preferito, e non dirmi che piace ai bambini perché Haruiki preferisce la cioccolata e Dalai la fragola. Porti ancora la fede al dito quando state per divorziare e lui non porta più la sua. E poi, sai quant'è difficile fare sesso con te mentre gemi il suo nome? È umiliante, Tobio. Per me ma soprattutto per te>>

Tobio aprì la bocca per parlare e ribattere.
Quelle erano solo stupide insinuazioni.
Il gelato alla nocciola piaceva anche a lui e non solo a Shōyō (bugia), la fede non poteva toglierla perchè si era bloccata e non riusciva a sfilarla (bugia), e poi lui non gemeva il nome di Shōyō durante il sesso con Amber (bugia, anzi si segava pure pensando all'ex-marito).
Il suo cellulare squillò sulle note della colonna sonora dello Squalo, segno che a chiamarlo fosse quel coglione di Atsumu. Aveva una suoneria personificata solo per lui.

Rispose con uno sbuffo. <<Che cazzo vuoi? Se ti si è fermata di nuovo la macchina in mezzo ad una strada sterrata, giuro, che questa volta lascio te e Kiyoomi a fare i porci nel bel mezzo del nulla. Chiama un carroattrezzi, tirchio di merda>>

<<Ehi!, sono il tuo capobranco. Portami rispetto>>

<<Non sei il mio capobranco, Atsumu>>

<<Ne riparleremo più tardi. Devi passare a prendermi perché dobbiamo fermare Shōyō dal partire per il Brasile. Se parte per il Brasile è finita perché io lo so che quel cazzone sta progettando di restare lì con i bambini assieme a quello stallone brasiliano. È un pazzo psicopatico ed è per questo che lo amo>>

Tobio aggrottò le sopracciglia. <<Ehi, frena con le parole>>

<<Aaaaaaw!, parleremo della tua gelosia del cazzo dopo. Adesso, per favore, VIENIMI A PRENDERE. TE LO STA ORDINANDO IL TUO CAPOBRANCO. MUOVITI>>

<<ARRIVO. NON URLARE, CAZZO!!!>>

<<Grazie, ti voglio bene. Ti amo, ti aspetto>>

<<Ti odio e preferirei vederti bruciare all'inferno>>❞

ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀWhere stories live. Discover now