27. ᴄᴇʀᴄʜɪᴀᴍᴏ ᴅɪ ᴀɴᴅᴀʀᴇ ᴅ'ᴀᴄᴄᴏʀᴅᴏ

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so che gli eventi che andranno
raccontanti in questo capitolo sono
diversi da quelli raccontati in un
capitolo precedente. No, non sono diventata
pazza ma è tutto programmato ;)

 No, non sono diventatapazza ma è tutto programmato ;)

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• 22 anni prima •

❝Era stata una serata orribile, da cancellare se fosse stato possibile.
Bokuto camminava a passo di marcia, la schiena incurvata e le braccia legate al petto, nel mentre che borbottava insulti a caso e a persone a caso di quella cerchia di politici del cazzo.
Dietro di lui Keiji, Tetsurō e Kenma lo seguivano cercando di capire che cosa lo avesse irritato così tanto. Insomma, si stava parlando di lui, di Bokuto Kotarō: l'uomo del momento, il trentaquattrenne più ricco e più potente dell'intera isola nipponica. L'uomo che non si arrabbiava di certo per una parolina di troppo o una battutina buttata così a cazzo.

Non poteva essersela presa a causa di Hirohito, vero?
Non era possibile una cosa del genere.
Anche se, c'era da dire, che Hirohito aveva davvero esagerato.

Tetsurō sbuffò sonoramente. Forse sapeva la motivazione che aveva messo di cattivo umore il suo migliore amico, ma voleva comunque una conferma da parte di Akaashi. <<Che cos'ha adesso quella testaccia di gufo?>>

Keiji scrollò una spalla — rispetto a qualche mese prima Kuroo e Kenma avevano notato che Akaashi era dimagrito molto, la pelle pallida metteva in evidenza i segni neri sotto gli occhi, dimostrazione che da quel giorno non era più riuscito a dormire più di tre ore a notte. <<In quest'ultimi mesi è un po' sottosopra a causa di Reiki. É difficile da superare... era- era il nostro primo figlio. L'attimo prima c'era e il giorno dopo abbiamo dovuto seppellirlo. Soffre di sbalzi d'umore e scarica la rabbia facendo prendendo a pugni un sacco da box, ma credo che non gli sia andata giù la battutina di Hirohito>>

Kenma sospirò. <<In effetti, non è stata una grande uscita di stile quella di Hirohito. È stato abbastanza imbarazzante, considerato anche il fatto che lui sa. Più di tutti quelli che stanno seduti lì dentro>>

<<Quel tipo sarà un bel problema in futuro>>

Keiji spostò lo sguardo dalla schiena del marito al suo testimone di nozze — Testurō aveva le mani infilate nelle tasche anteriori dei suoi pantaloni classici, la cravatta allentata e i primi due bottoni della camicia slacciati a causa della calura estiva. <<Non credo. Il medico è stato chiaro nel dirmi che non potrò più avere figli, quindi->>

Kenma inarcò un sopracciglio fermandosi sui suoi passi e guardandosi attorno. <<Ehm- dov'è Bokuto?>>

Keiji si guardò attorno nella disperata ricerca di suo marito. Dove caspiterina si era cacciato adesso? Che cazzata stava per fare?
Bokuto era sempre stato imprevedibile — Keiji lo aveva conosciuto al liceo, tra i banchi di scuola e l'aveva trovato estremamente irritante e ingestibile. Kotarō era indisciplinato e andava male a scuola collezionando una sfilza di voti negativi, la sua unica preoccupazione era vincere i nazionali di pallavolo liceale, vincere partita dopo partita.
E poi, poi Keiji aveva saputo da suo padre che al compimento dei diciotto anni si sarebbe sposato con il figlio del capobranco, senza sé e senza ma. E conoscere Kotarō al di fuori delle mura scolastiche era stato... bello, calmo, interessante.

ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu