1958 - Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Nel Blu Dipinto Di Blu (Cap.017 ITA)

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⚠️Alert=Nel blu, dipinto di blu, noto anche come Volare, è un brano musicale del 1958 dei cantanti italiani Domenico Modugno e Johnny Dorelli, scritto dallo stesso Modugno insieme a Franco Migliacci. Presentato per la prima volta al Festival di Sanremo 1958, fu vincitore di quell'edizione e da lì ottenne un successo planetario, fino a diventare una delle canzoni italiane più famose nel mondo e con il maggiore riscontro commerciale di sempre. La parola che apre il ritornello, Volare, divenuta identificativa della canzone, è stata depositata alla SIAE come titolo alternativo della stessa. Il brano partecipò anche all'Eurovision Song Contest 1958, classificandosi al terzo posto. Le versioni sulla nascita del testo da parte dei due autori (che hanno creato un lungo sodalizio artistico) sono contrastanti e variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna le ha raccolte, e così si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello Volare, oh oh gli era venuta una mattina osservando con la moglie Franca Gandolfi il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di Piazza Consalvi a Roma, mentre Migliacci invece affermava che l'idea era venuta a lui, osservando il quadro Le coq rouge dans la nuit di Marc Chagall, e che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese. In seguito, poi, Modugno affermò che, trovandosi a passeggiare nei pressi di Ponte Milvio con il paroliere, uno dei due (sostenendo di non ricordarsi chi dei due fosse stato) avrebbe pronunciato il verso «Di blu m'ero dipinto», e da lì si sarebbe poi sviluppato il resto del testo. Ultimamente (vedi riquadro), però, Franco Migliacci ha cambiato versione, sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno. Dopo che la canzone fu presentata al Festival di Sanremo 1958, un compositore poco famoso di nome Antonio De Marco (che aveva vinto nel 1957 il Festival di La Spezia) rintracciò alcune analogie tra Nel blu, dipinto di blu e un suo brano, intitolato Il Castello dei Sogni, sia nel motivo della strofa che nel testo, e in un'intervista per la rivista Epoca accusò Modugno e Migliacci di plagio. Egli, però, non aveva mai depositato la sua canzone in SIAE, sostenendo che qualcuno gli aveva sottratto la valigetta in cui teneva il testo originale. Modugno querelò De Marco per questo motivo ed il processo che ne seguì si concluse con la sentenza del Tribunale di Milano che nel 1958 condannò De Marco per diffamazione. Musicalmente, la canzone rappresenta per convenzione il punto di rottura della musica italiana tradizionale e l'inizio di una nuova era, recependo il nuovo stile portato dagli "urlatori" e mediandolo con un'esecuzione che risente delle influenze swing di importazione statunitense. Se la struttura armonica del brano è ancora di stampo tradizionale, risulta invece innovativo l'arrangiamento.

Il testo della canzone:

Penso che un sogno così
non ritorni mai più,
mi dipingevo le mani
e la faccia di blu,
poi d'improvviso venivo
dal vento rapito,
e incominciavo a volare
nel cielo infinito.

Volare oh oh

cantare oh oh oh,
nel blu dipinto di blu,
felice di stare lassù,
e volavo volavo
felice più in alto del sole
ed ancora più su,
mentre il mondo
pian piano spariva lontano laggiù,
una musica dolce suonava
soltanto per me.

Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù.

Ma tutti i sogni
nell'alba svaniscon perché,
quando tramonta la luna
li porta con sé,

ma io continuo a sognare
negli occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo
trapunto di stelle.

Volare oh oh
cantare oh oh oh,
nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
e continuo a volare felice
più in alto del sole
ed ancora più su,
mentre il mondo
pian piano scompare
negli occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica
dolce che suona per me.

Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù
con te...

Official video:

Il mio voto:

Il voto che darei a questa canzone è 1000/1000. Che dire, sentire per credere, non si può non conoscere questa canzone e Gianna di Rino Gaetano.

--- (Angolo Scrittrice) ---

Il testo che trovate qui sopra⬆️ è il testo originale, se volete leggere il testo in lingua inglese, tradotto dalla sottoscritta potete trovarlo nel capitolo che segue⬇️.

Detto questo fatemi sapere qui sotto nei commenti⬇️ cosa ne pensate di questo capitolo. Ora posso lasciarvi alla lettura del prossimo capitolo.

By Lea ^ _ ~

Festival di SanremoWhere stories live. Discover now