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Ci volle un po' di opera di convincimento per far accettare agli Omega che lei aveva necessità di allontanarsi almeno per qualche ora, il tempo per tornare a casa sua, fare un cambio di abiti e magari anche una doccia. Ma dopo quello, Scarlett sapeva che il suo posto nella tana la attendeva, insieme a tre figure impazienti, ferme a fissare la porta fino a quando lei non avrebbe fatto ritorno. Dopo essersi rinfrescata e cambiata, prese una piccola borsa in cui infilò qualche vestito di scorta per i giorni avvenire, lasciando il suo appartamento alle spalle.

Stava davvero pensando di rimanere ancora?

Non c'era motivazione razionale per farlo. Molto probabilmente, gli Omega si sarebbero stufati di lei prima che potesse accorgersene e allora sarebbe tornata alla sua solita stanza, nel suo appartamento accogliente ma tremendamente silenzioso. Eppure... le avevano detto di lasciarsi andare. Di seguire il suo istinto. Perciò, almeno per il momento gli avrebbe dato ascolto.

Ancora qualche giorno e poi, se tutto andava bene, loro sarebbero tornati a casa.

Le sue dita strinsero istintivamente il volante quando quel pensiero emerse nella sua mente. I suoi occhi cercarono di distrarla osservando la strada, identificando in lontanava un'insegna conosciuta. Le ci vollero due istanti per decidere di accostare la macchina e infilarsi nella pasticceria.

Quando fu di fronte alla porta numero tredici, dieci minuti dopo, indossava un sorriso soddisfatto e aveva le mani occupate da una scatola di cartone bianco. Le tre figure apparvero freneticamente davanti a lei come se avessero corso per aprire il prima possibile, abbassando occhi curiosi sulla scatola.

-Ho portato un regalo. Spero vi piacciano i dolci.

Mentre Scar faceva il suo ingresso nella stanza con andatura allegra, sentiva gli Omega seguirla a poca distanza, allungando il collo e annusando con attenzione per cercare di capire cosa stesse nascondendo. Posando il cartone sulla scrivania, appoggiò infine la sua borsa a terra, prima di sollevare il coperchio della scatola.

-Questa è la torta al caramello salato più deliziosa della città. O, almeno... del quartiere. È la torta del mio cuore- annunciò fiera, lasciando che i tre ammirassero la crosta dorata di biscotti sbriciolati e il ricco colore del caramello, intervallato da piccoli ciuffi di panna che, sapeva, avrebbero aggiunto una nota fresca sul palato per spezzare la cremosità del ripieno.

I ragazzi si avvicinarono lentamente, abbassandosi per osservare meglio la torta e sbattendo le palpebre freneticamente.

-Regalo...- bisbigliò Taehyung con voce sottile.

-Regalo di... Scar...- ripetè, e alla ragazza parve di scorgere dell'incredulità nel suo tono. Le tre teste si sollevarono si scatto verso di lei, guardandola con un misto tra sorpresa e ammirazione. Sembravano serbare un'eccitazione tale che qualcuno avrebbe potuto pensare che Scarlett avesse appena donato loro una casa.

-Primo regalo di Scar!

In un istante, i tre corpi la stavano circondando, stringendola in un abbraccio che la inglobava completamente e indossando sorrisi estatici.

-Scar ha fatto un regalo!

Non riusciva neanche a distinguere chi stesse inneggiando in quel momento, perché le loro voci si alternavano e sovrapponevano, esclamando ed esultando senza che la ragazza potesse aggiungere una sola parola. Ma quando sentì una carezza lungo il collo, il freddo della punta di un naso famigliare, sapeva chi fosse dietro di lei. Respiri calmi e profondi le colpivano la pelle, prima di diventare sempre più erratici e brevi. Un verso contrariato sorse accanto alle sue orecchie, trasformandosi in irritazione quando il naso continuava a strofinare lungo la stessa striscia di pelle inspirando spasmodicamente.

Vaniglia e caramello Where stories live. Discover now