9. Correre

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Il foglio bianco che Cristina tiene stretto tra le sue mani si é riempito di scarabocchi minuto dopo minuto. Ogni minima frase che provava a buttare giù sembrava non la convivesse del tutto o che non centrasse a pieno il significato di quella canzone.

Quel brano é simbolo di rinascita per lei. Un vero e proprio inno che induce a lasciarsi alle spalle sentimenti che ci hanno fatto stare male e che ci invita a ricominciare da capo. Ricominciare da qualcuno che ci potrebbe far stare meglio e facendolo passo dopo passo, superando una paura dopo l'altra.

Non c'é niente di estremamente eclatante in quella canzone. Né troppi acuti inutili né evidenti cambi di dinamica. Somiglia quasi ad una poesia, o meglio ad un monologo. Fatto sta che per Cristina sia la canzone più profonda e introspettiva che abbia mai scritto.

"C'hai una faccia, stai stressata?" Le chiede Mida con un tono che assomiglia più ad un'affermazione che ad una domanda.

"Diciamo in difficoltà, stressata é un parolone, ma grazie per il complimento" risponde dopo aver alzato lo sguardo dal suo foglio. E seppur non sia proprio dell'umore giusto per scherzare, non manca la sua battutina finale.

"Non starlo ad ascoltare amò che sei sempre bellissima" controbatte Gaia rivolgendo una linguaccia al suo ragazzo. Dopodiché inizia una divertente discussione tra i due, tipica da marito e moglie, in cui cominciano a rinfacciarsi le più stupide cavolate.

A volte Cristina li guarda e rimane fissa ad osservare i loro piccoli gesti che a parer suo rendono la loro relazione bellissima. Da una semplice carezza ad una parola al posto giusto. Era semplicemente incredibile.

Inutile dire che dopo quella breve pausa la cantautrice si rimette con la testa bassa sul foglio e continua a picchiettare la sua penna nera sul tavolo. Intanto lì in cucina Petit stava elencando da ormai qualche minuto il suo sano piano alimentare che, come sappiamo tutti, non sarebbe riuscito a seguire così a lungo.

Nella più totale confusione non si é minimamente accorta che dalla porta ha fatto la sua entrata quel ragazzo che ha a cuore più di tutti e che, in un modo o nell'altro, sta imparando a conoscere sempre più a fondo.

In un batter d'occhio la sua mano gelida si appoggia sulla guancia di Cristina così che ci potesse far pressione per stamparle un bacio dalla parte opposta. La sua barba le solletica delicatamente la guancia, ma per la prima volta in assoluto non le da fastidio.

Il gesto é stato talmente rapido e delicato che quasi Cristina non ha fatto in tempo a guardarlo in faccia.

In mezzo ad una folla di persone lui sarebbe corso sempre e comunque da lei.

A Simone e Lucia, da lontano, non erano di certo passati inosservati né la dolce interazione tra i due né il sorriso che la ragazza non riesce a togliersi dalle labbra. Ma lì per lì stanno zitti perché sanno che forzarli a correre sarebbe stato inutile.

La testa di Cristina nel frattempo si é staccata dal resto del corpo e sta fluttuando in un posto dove i brutti pensieri non esistono.

Quando poi torna alla realtà comincia a pensare a quanto sarebbe bello alzarsi per rincorrerlo e dirgli cosa passa ultimamente nella sua testa.

Ma alla stesso tempo c'é una parte di lei che la obbliga a fermarsi e a ragionare prima di agire.

Ed é stressante, decisamente stressante anche solo pensare di trovarsi in bilico tra testa e cuore. E in mezzo, ovviamente, c'é sempre la paura di mandare tutto all'aria.

Vai veloce, però non correre, eh
Guardo i nostri cuori rincorrersi, sì
Pastiglie diventano polvere, eh
Ma tu sai farmi andare oltre, yeah
Lo sento, il diavolo mi chiama
Tocchi il mio cuore, senti il magma
Il mio centro, la mia aria
Manderò tutto all'aria

Attorcigliarsi - HoldenWhere stories live. Discover now