Capitolo 32

344 10 0
                                    

COLE

I giorni seguenti, Dustin e Martin si sono tenuti alla larga. Quando durante la pausa tra una lezione e l'altra hanno fatto quelle affermazioni su Lexi, io non ci ho visto più. Non possono fare certe allusioni e pretendere che io non reagisca. So che ho sbagliato, non si risolve niente con la violenza, ma dovevo fargli capire che non stavo scherzando quando gli dicevo di smetterla. Avrei dovuto allontanarmi molto tempo prima da loro e dopo quello che è successo, ne ho avuta l'assoluta certezza. I miei amici hanno festeggiato quando hanno saputo la notizia, aspettavano questo momento da sempre. Ma la loro gioia è diventata incazzatura pura quando gli ho detto le motivazioni. Ormai Lexi fa parte del nostro gruppo, se le dici o fai qualcosa, te la devi vedere con tutti e quattro.
Stasera loro sono usciti con alcuni compagni di corso, mentre io ne ho approfittato per stare con lo zio. Di solito almeno due volte al mese ci ritagliamo una serata solo per noi, ma questo mese è stato frenetico.

<< Questo sarà uno strike>> afferma sicuro mentre si prepara a lanciare la sua palla da bowling color giallo senape. La partita è iniziata da poco, ma posso dire di essere già in netto vantaggio.

<< Mi piace che sei sempre sicuro di te, anche quando sai perfettamente di fare schifo>>

<< Bada a come parli ragazzino, sono pur sempre tuo zio>> ribatte fintamente offeso mentre si concentra. Alza il braccio portando la palla all'indietro. Uno...due...tre. Lo zio lancia e... fuori.

<< Uno strike degno di rispetto Ben>> dico ridendo a crepapelle. La sua espressione è da oscar. Ha le sopracciglia corrugate e la mascella contratta.

<< Prova a fare di meglio, mister palla da bowling>> mi sfida.

<< D'accordo. Ma non piangere quando ti avrò umiliato>>

<<Pff>> si siede sulla panchina riservata alla nostra corsia, mentre io mi alzo per prendere la palla. Di solito non faccio molto caso ai colori, prendo la prima che capita, ma questa volta ce c'è una che cattura subito la mia attenzione. E' di un verde scuro, un verde che mi ricorda gli occhi di Lexi quando è arrabbiata o il tempo non è dei migliori. Sorrido al pensiero e decido di scegliere questa. Sarà la mia palla fortunata.
Mi metto in posizione.

<< Guarda e impara>> lo provoco.

Uno...due... tre. La palla corre molto più veloce di quella dello zio e segue una traiettoria precisa. Centrale. Pochi secondi e boom, la palla butta giù tutti i birilli.
Mi giro verso di lui.

<< Andiamo, hai imbrogliato>> alza le braccia come per intensificare le sue parole. Mentre rido mi rimetto a sedere.

<< Come avrei potuto barare? Non piangere, per farmi perdonare ti offro la cena>>

Con cena intendo il panino con l'hamburger, patatine fritte e due birre, ordinata stesso qui al bowling.

<< Bene, allora ordinerò il bis dopo>> dice bevendo un sorso di birra ed io faccio lo stesso.

<< Mi mancava passare del tempo solo noi due, ultimamente ci siamo visti poco>>

<< Anche a me mancano le nostre serate o chiacchierare in tranquillità, ma le cose in pizzeria fortunatamente stanno andando bene e il lavoro non manca>> sospira. << Tu cosa mi dici? Al college come sta andando? A parte il tuo momento da pugile>> indica con la testa il mio viso. Mi sono rimasti qualche livido e un occhio nero, anche se già si sta sbiadendo.

<< Sto scrivendo una nuova canzone, per il corso di composizione>> lo informo.

<< Davvero? E a che punto sei?>>

Una melodia perfettaWhere stories live. Discover now