Il suo tono non è di sfida, non sta urlando, non è nervosa. Ha un tono di voce basso e tranquillo. La definirei neutrale. E a dirla tutta questo suo atteggiamento non mi piace.

<< Scusatemi ragazzi, ci vediamo domani. Buonanotte>> mette la borsa sulla spalla e va via.

<< Notte Lexi>> rispondo all'unisono Bruno, Simon e John.

Mi sento sotto osservazione.

<< Che c'è?>> domando allargando le braccia.

<< Tutti abbiamo la necessità di soddisfare i nostri bisogni, ma la band è più importante. Ho perso il conto di tutte le volte che per vedere Nicole hai fatto tardi alle prove>> mi rimprovera Bruno, sistemando il basso sulla sua base.

<< La band è una cosa seria per noi. Dovresti darci più importanza>> Simon si alza e raggiunge la porta per andare al piano superiore.

<< La band è la cosa più importante per me. Prometto che non accadrà più>> sono sincero. E' l'unica cosa a cui tengo davvero ed odio deludere i miei amici. Ma lo faccio in continuazione.

<< Basterebbe cambiare i tuoi orari>>

Simon e Bruno salgono le scale interne, mi aspetto che lo faccia anche John, invece mi fissa appoggiato allo stipite della porta.

<< Tu non vai?>>

<< Siediti Cole>>

<< Cosa?>>

<< Ho detto siediti>> nel mentre lui si chiude la porta alle spalle e si siede accanto a me sul divano.

<< Mi dici che cazzo ti prende? Sono due giorni che sei scorbutico nei miei confronti, e oggi ti presenti con un'ora di ritardo alle prove come se fosse la cosa più normale del mondo>>

<< Mi sono già scusato per questo. Mi sono comportato da idiota andando da Nicole quando avevamo le prove, ma amico ne avevo bisogno credimi>> mi poggio allo schienale del divano. Ultimamente Nicole è l'unica con cui mi vedo visto che è la sola che non si aspetta qualcosa da me.

<< Ne avevo un disperato bisogno>>

<< Di solito quando vedi Nicole è perché vuoi rilassarti oppure distrarti. Qual è il motivo oggi?>>

Lo guardo. Stiamo facendo un discorso serio e non voglio mentirgli. Non voglio mentire a me stesso.

<< Avevo bisogno di distrarmi>> ammetto, e la prossima domanda ce l'ha stampata in faccia, non c'è bisogno che la dica.

<< Si, da te e Lexi>> non posso credere di averlo detto davvero ad alta voce.

<< Me e Lexi?>> domanda confuso. Annuisco.

<< Vi state frequentando adesso?>> domando, pronto a sapere la risposta.

<< No >> risponde subito. << Tra me e Lexi non c'è niente Cole. E' una bella ragazza e ci troviamo bene insieme ma non c'è niente che vada oltre l'amicizia>>

<< Avete letteralmente limonato sul divanetto. Lei ha detto che le piaci e tu non ti sei tirato indietro>>

<< Lei mi ha baciato perché tu l'hai sfidata a farlo. E lei non è una che si tira indietro dovresti essertene reso conto. Si è messa in gioco ed io non vedevo motivo per tirarmi indietro. Ma se tu non avessi detto niente, fidati, quel bacio non ci sarebbe stato>> ha un tono di voce sicuro, pensa davvero quello che ha detto.

<< Sono stato un coglione ad essere antipatico nei tuoi confronti. Mi dispiace>>

<< E' tutto apposto>> mi dà un colpetto sulla spalla.

<< Ora però dimmi la verità, cosa c'è tra te e Lexi?>>

<< Sinceramente? Non lo so. So solo che ero geloso di voi due, e di quel Rafael. E questo non me lo so spiegare>>

<< Io credo che provi qualcosa per lei. O forse, stai iniziando a provare qualcosa. Il che sarebbe comprensibile>>

Lo guardo per incitarlo a continuare.

<< Oltre ad essere bella, è anche simpatica, ti tiene testa e non fate altro che stuzzicarvi. Vogliamo parlare delle battute che avete fatto?>> John ride e lo faccio anche io.

<< Vero, ci siamo andati un po' pesante>>

<< Non sono battute amichevoli di due che non si sopportano>>

<< Come fai ad esserne sicuro? Hai visto anche tu come mi tratta. Sembra che non vede l'ora di allontanarsi da me>> come poco fa vorrei aggiungere, ma me lo tengo per me.

<< Perché vi ho osservati. Vi cercate con lo sguardo, vi stuzzicate, vi ingelosite l'uno dell'altra...>>

John continua con il suo elenco ma io sono fermo qui.

<< Aspetta un attimo. Come ingelosire l'uno dell'altra?>>

<< Quando ha saputo dov'eri, si è irrigidita tutta. Ci abbiamo messo un po' per farle tornare la parlantina, visto che si era chiusa in un silenzio riflessivo>>

<< Questo spiegherebbe la frase di prima...>> rifletto.

<< Si. Sapeva perfettamente le tue mani dov'erano state>>

Ad essere onesto, sentendo queste cose, sono contento che i miei amici gliel'abbiano detto. Perché questo le ha suscitato una reazione. Una reazione nei miei confronti. Lexi è gelosa di me.

<< Se posso darti un consiglio, non precluderti la possibilità di esplorare questo sentimento o questo piacere che provi verso di lei. Lexi non è come le ragazze senza impegno con cui sei voluto stare fino ad ora. Ti sei divertito con loro, ma ora è arrivato il momento di capire se vale la pena concentrarti davvero su una persona o se non sei ancora pronto>>

Rifletto sulle sue parole. Mi ricordano la chiacchierata con lo zio avvenuta poco tempo fa. Secondo lui sono fatto per qualcosa di più duraturo, qualcosa per cui vale la pena investire sentimenti. Il tempo per giocare è finito e devo darmi una smossa.

<< Hai ragione. Non voglio perdere qualcosa che potrebbe essere bello>>

<< Così ti voglio>>

<< L'unica cosa è capire se anche lei prova qualcosa per me>>

<< Lo capirai>> detto questo si alza.

<< Ah. Quello che ci siamo detti rimane tra noi. Se Lexi viene a saperlo mi ammazza e sappiamo tutti e due che ne sarebbe capace>>

<< Non dirò niente tranquillo>> trattengo una risata.

<< Bene>> si volta per andare verso la porta ma lo fermo.

<< John>>

<< Dimmi>>

<< Puoi parlare con i ragazzi per favore?>> so già che se andassi io finiremmo per litigare e non voglio.

Lui annuisce e sparisce dietro la porta bianca.
Chiudo gli occhi.
La sirenetta è gelosa di me e senza rendermene conto sto sorridendo.

Una melodia perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora