Io vado dritto verso Harry così da avere il via libera prima che mi raggiungano.
Più mi avvicino all'entrata e più mi rendo conto che il buttafuori non è Harry. Quando arrivo, l'omone che sta al suo posto, mi guarda male. E' alto due metri ed ha un fisico robusto. Sono sicuro che basti una sua spinta ed io mi ritroverò dall'altra parte del parcheggio.

<< Ehm ciao>> saluto in modo cordiale. Ed in risposta ricevo un brontolio.

<< Dov'è Harry?>> domando subito. Magari è andato al bagno.

<< Non c'è. Stasera è il mio turno>> risponde secco.

Non ho mai beccato il giorno in cui non ci fosse Harry, e doveva essere proprio oggi?

<< Oh>> è la mia prima risposta ma passo subito al dunque. << Beh, io sono Cole Smith, un amico di Harry>> spiego e poi continuo.

<< Ho il suo permesso per saltare la fila>>

Mi fissa con due occhi socchiusi senza dire niente. Ha le braccia conserte. Devo ammettere che sono in soggezione.

<< No>> è la sua unica risposta.

<< Amico dai. Sono qui con degli amici, non farmi fare brutta figura. Se vuoi chiama Harry e vedi che ti dà il permesso>>

<< Harry non è il mio capo. Oggi ci sono io, e la mia risposta è no. Vedi di metterti in coda se vuoi entrare>> indica con la testa la fila alle mie spalle. Mi volto e vedo gruppi di persone che attendono di poter entrare. E vedo anche i miei amici che aspettano poco distanti da me.
Mi volto verso l'omone che ho di fronte, di cui non so nemmeno il nome.

<< Harry si arrabbierà molto quando saprà che non hai fatto entrare il suo caro amico Cole Smith.>> cerco di intimidirlo marcando anche le parole "molto" e "caro", ma ovviamente non ho successo.

<< Per favore amico, c'è una ragazza con noi, voglio fare bella figura>>

Mi fermo un attimo quando mi accorgo della sincerità di quello che ho appena detto.
Cazzo.
Voglio fare bella figura con lei.
Ma spero che non l'abbia sentito.

<< Ehi che succede?>> domanda Bruno una volta che arriva affianco a me.

<< Questo tizio non vuole farci entrare>>

Il tizio in questione continua a guardarmi male.

<< Se vuoi ti pago>> gli propongo in modo cordiale. Chi rifiuta dei soldi? So che non è un gesto carino ma in fondo, cos'ho da perdere? Ormai è chiaro che non mi farà mai entrare.
Il suo volto cambia espressione. Sorride. Lo sapevo che i soldi fanno miracoli. Ma mi rendo subito conto che l'omone non sorride per la mia proposta, ma per la donna che è dietro di noi.

<< Danny?!>> Lexi urla così tanto da rompermi l'udito.

<< Ehi Lexi!>> l'omone si abbassa per poterla abbracciare. Accanto a lui, lei sembra così fragile.

<< Ah, allora è così che ti chiami>>

Lui mi ignora.

<< Da quanto tempo non ti vedo. Che fine hai fatto?>>

Lei si sgancia dall'abbraccio.

<< Ultimamente sono stata impegnata con i corsi. E le volte che sono venuta tu non c'eri mai>> risponde.

<< Ci hanno cambiato i turni molto volte nell'ultimo periodo. Nemmeno io sapevo quando sarebbe toccato a me>> spiega l'omone. Anzi, Danny.

< Mi fa piacere che oggi ci sia tu. Ti trovo in forma>>

Una melodia perfettaWhere stories live. Discover now