Capitolo 4

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-allora?- domandò Damien in direzione di Theresa che lo aveva raggiunto non appena l'uomo aveva messo piede dentro le cucine.

-non passerà- rispose la donna cercando anche di non far vedere all'altro che in realtà stesse ridacchiando sotto i baffi nel dire quelle parole.

-non è riuscito ad imparare niente?- domandò sorpreso Damien -eppure gli ho dato due settimane in più visto che è stato impegnato maggiormente con il lavoro- borbottò poi l'uomo davvero deluso dal fatto che quel ragazzino, che gli era sembrato potesse avere del potenziale solo perché si era messo in gioco diversamente dagli altri, non avesse imparato nemmeno a salutare nella lingua dei segni.

-ci abbiamo provato ma non passerà. Te ne accorgerai da solo- continuò Theresa con un ghigno sul viso visto che lei e le altre cuoche non ci avevano minimamente provato ad insegnare qualcosa al ragazzo all'inizio solo per metterlo alla prova ma poi notando come l'altro si fosse letteralmente fatto i fatti suoi senza provare a chiedere loro con insistenza di aiutarlo ci avevano del tutto rinunciato evitando anche di usarla la lingua dei segni mentre cucinavano. Lo avevano fatto poche volte e solo e soltanto perché in quel momento stava passando qualcuno e dovevano assolutamente far finta di star insegnando tutto al ragazzo.

-allora direi di testarlo subito così possiamo vedere di trovare qualcun altro- concluse Damien proprio nel momento in cui Rhys ritornava in cucina con alcuni sacchi di farina tra le mani -Rhys- attirò l'attenzione del ragazzo Damien e il moro, dopo aver posato a terra i sacchi, lo raggiunse cercando di togliere anche la farina che gli era finita sui vestiti mentre trasportava i sacchi.

-si?- domandò Rhys all'uomo speranzoso in parte che fosse finalmente arrivato il giorno del test finale. Non ne poteva davvero più di restare nelle cucine a trascinare sacchi e casse. Certo era tutto allenamento quello e le sue braccia stavano sviluppando ancora di più i suoi iniziali muscoli ma il ragazzo non sopportava anche le cuoche, cuoche che non facevano altro che ignorarlo bellamente. L'unica parte veramente bella di lavorare nelle cucine era la sera tardi quando il principe Jedd si intrufolava nella stanza per prendere un qualche dolce particolare che Rhys ormai aveva imparato a lasciare in bella vista una volta che se ne erano andati tutti.

"devo testarti" disse nella lingua dei segni Damien e Rhys annuì "mi hai capito?"

"si" rispose allo stesso modo Rhys sorridendo poi in direzione di Theresa che lo aveva guardato confusa. Le cuoche non lo avevano aiutato veramente quello era vero ma lui aveva avuto l'opportunità di imparare dal migliore e cioè dal principe Jedd. Anche Damien lo guardò leggermente sorpreso per poi iniziare a fargli una serie di domande alle quali Rhys rispose e anche abbastanza velocemente mentre si sentiva sempre più soddisfatto nell'osservare le espressioni del viso di Theresa cambiare continuamente.

-chi ti ha insegnato?- domandò dopo un po' Damien -Theresa aveva detto che non eri bravo-

-mi sono limitato ad osservare- mentì Rhys, non aveva nessuna intenzione di dire che era stato il principe Jedd ad insegnarli anche perché sarebbe significato dire a tutti che aveva incontrato il principe nelle cucine cosa che aveva promesso al castano di non fare per nessuna ragione al mondo -non...non vedevo il perché di doverla usare mentre lavoravo quindi non ho mai mostrato di star imparando- aggiunse poi. Certo in quel modo non stava dicendo a Damien quanto le cuoche non lo avessero minimamente aiutato ma su quello ci sarebbe passato sopra se significava coprire il principe. Lo aveva aiutato così tanto Jedd, e anche con molta pazienza, quindi doveva assolutamente ricambiargli il favore.

-ottimo, sei molto bravo. Impari più velocemente del previsto- sussurrò Damien mentre Theresa continuava a guardarlo storto segno che non le era minimamente andato a genio quel comportamento o forse in quel momento la donna si stava anche chiedendo se Rhys avesse compreso quando con le altre cuoche si mettevano ad insultarlo. Si, Rhys le aveva capite perfettamente quelle volte che era successo a parte la prima. La sera stessa di quando aveva visto le cuoche fare quei gesti aveva chiesto il loro significato a Jedd che lo aveva guardato confuso per un po' prima di chiedergli chi fosse stato. Solo una volta aver ricevuto la risposta aveva spiegato al ragazzo quello che le donne avevano detto di lui. E in realtà il principe aveva anche proposto di parlare con loro e di farle comportare meglio ma Rhys aveva scosso la testa: non voleva che il principe si esponesse per lui che era solo un ragazzo che si stava candidando per poter diventare un servitore del castello.

-grazie- disse Rhys alle parole di Damien.

-io direi che hai passato tranquillamente il mese i prova e puoi entrare ufficialmente a far parte del personale del castello- continuò l'uomo mentre Rhys si stava davvero trattenendo da non urlare dalla gioia. Per i primi tempo aveva creduto che ci avrebbe messo davvero troppo tempo per entrare e invece in poco più di un mese ci era riuscito. Certo in quel momento iniziava quella che era la parte più difficile, cercare l'anello del re e scrivere una lettera di rilascio del padre, ma aveva già messo in conto che non sarebbe riuscito a farlo subito: ci voleva almeno qualche anno.

Rhys sperava in parte che il padre stesse bene e soprattutto che riuscisse a cavarsela senza le sue visiti. Da quando aveva ricordo non c'era stata una settimana nella quale lui non lo andava a trovare, sia da solo che con la madre i primi tempi, e aveva un po' di paura a far passare così tanto tempo. Quel mese e mezzo infatti per lui era già un record bello buono.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now