Capitolo 2

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Rhys sbuffò passandosi una mano tra i capelli mori mentre attendeva il suo turno in fila. Era davvero stanco morto e aspettare ancora in piedi senza nemmeno essere riuscito a mettere qualcosa sotto i denti non gli piaceva minimamente. Non appena tornato al villaggio si era riposato per un giorno e poi aveva avvisato tutti della sua partenza. Alla fine aveva deciso di affrontare quel lungo viaggio a piedi fino alla capitale e non si era mai realmente riposato visto che quando sostava per la notte in una qualche locanda la metà del tempo che avrebbe dovuto passare a dormire la passava in realtà a lavare i piatti della locanda per pagarsi il soggiorno.

Era arrivato alla capitale dopo una settimana di cammino e subito si era messo in fila per poter provare ad entrare nella servitù del castello visto che aveva sentito in giro che di li a pochi giorni avrebbero chiuso le pratiche e lui non voleva ritrovarsi escluso solo per riposare. Riposo che in realtà gli serviva ma non poteva davvero fare altrimenti se non continuare ad aspettare in piedi il suo turno.

Fu davvero molto felice quando finalmente un uomo gli fece cenno di seguirlo all'interno del castello e Rhys adocchiò immediatamente una panca: avrebbe dato di tutto per sedersi un attimo ma allo stesso tempo sapeva che non poteva farlo senza avere prima un'autorizzazione dall'uomo che aveva difronte.

-tu sei?- domandò proprio l'uomo osservandolo attentamente.

-Rhys- rispose il moro cercando di sembrare il più calmo possibile.

-mi sembri molto stanco Rhys- continuò lui osservandolo ancora più intensamente -e sei anche uno dei pochi ragazzi che si è presentato. Come mai non hai scelto la guardia reale?-

-non sono pratico con le armi diversamente dai lavori manuali- rispose sinceramente Rhys -per quanto riguarda la mia stanchezza sono in viaggio da una settimana- era meglio, secondo il ragazzo, dire tutta la verità e non cercare scuse inutili.

-devi abitare davvero molto lontano allora. Come sei messo con la lingua dei segni?- domandò poi l'uomo lasciando Rhys completamente perplesso da quella domanda.

-in che senso?- non riuscì a non chiedere il ragazzo davvero tanto confuso da quella domanda e vide l'uomo che aveva difronte sospirare come se fosse l'ennesima risposta uguale che riceveva quel giorno.

-il principe Jedd, futuro erede del regno, è muto. Per poter sapere cosa vuole quando ti parla devi conoscere la lingua dei segni- spiegò l'uomo -capisco però che tu possa essere in qualche modo giustificato visto che vivi lontano e poi non avere conoscenze accurate sul nostro governo- e Rhys sospirò pesantemente chiedendosi perché non gli fosse arrivata prima quella notizia visto che in quel modo si sarebbe preparato in tempo. Anche se il ragazzo doveva ammettere di non essere del tutto sicuro di conoscere qualcuno che poteva insegnargli la lingua dei segni in anticipo. Quello era davvero un bel problema e probabilmente non l'avrebbero mai preso e tutto il piano che si era ideato era andato letteralmente in fumo in poco tempo -quanto sei veloce ad imparare?- domandò ancora il soldato e Rhys lo guardò confuso.

-non saprei sinceramente-

-facciamo così visto che mi sembri bello forte- e dicendo quelle parole indicò le braccia del moro -inizi a lavorare in cucina per lo scarico dei sacchi di farina o delle casse più pesanti e nel mentre ti insegnano la lingua dei segni. Se riesci ad impararla velocemente potrai restare- gli propose l'uomo e subito Rhys sorrise.

-va benissimo- non era minimamente spaventato dal dover sollevare pesi di vario genere visto che lo aveva sempre fatto, era solo timoroso di non riuscire ad imparare velocemente la lingua dei segni ma si sarebbe impegnato, avrebbe dato tutto se stesso per imparare la lingua dei segni nel minor tempo possibile.

-fantastico finalmente qualcuno che accetta- disse l'uomo e Rhys lo vide rilassarsi -ho fatto la stessa proposta ad altri ma hanno tutti rifiutato, tu mi sembri davvero l'unico serio nei confronti di questo lavoro-

-non la deluderò- continuò Rhys con l'uomo che gli sorrise.

-vieni con me ti mostro dove lavorerai per il momento- e dopo aver detto quelle parole l'uomo gli diede le spalle iniziando a camminare e prontamente Rhys lo seguì sperando di arrivare anche abbastanza velocemente a quella che sarebbe stata la sua camera perché aveva davvero necessità di dormire prima di iniziare a lavorare. Camminarono per un bel po' prima di raggiungere quelle che erano le cucine dove Rhys vide davvero tante donne all'opera per preparare quella che a quell'ora doveva essere di sicuro la cena.

-signore un attimo di attenzione- e per un attimo tutte le donne fissarono lo sguardo su di loro anche se poi la maggior parte tornò a lavorare mentre una di loro, quella più robusta di costituzione di avvicinò -lui e Rhys presentò l'uomo indicando il moro al suo fianco -e da oggi è in prova e vi aiuterà con le casse e i sacchi di farina-

-in prova?- domandò la donna curiosa -e poi abbiamo già chi si occupa delle casse quando sono troppo pesanti-

-lo so Theresa ma il ragazzo non conosce la lingua dei segni per lavorare al piano di sopra e dovete insegnargliela per questo è in prova-

-ah- disse Theresa osservando attentamente Rhys come a volerlo inquadrare in qualche modo -e dovremmo fare noi da insegnanti?-

-si, per un mese- confermò l'uomo mentre Rhys sgranava gli occhi capendo di avere meno tempo di quanto avesse pensato inizialmente -se entro questo mese non riesce ad imparare a comunicare allora sarà tagliato fuori-

-ottimo- disse Theresa sorridendo sadica mentre l'uomo che aveva accompagnato li Rhys scomparve senza nemmeno salutare il ragazzo, ragazzo che osservò anche curioso e confuso Theresa che gli aveva appena detto qualcosa nella lingua dei segni.

-cosa...-

-impara in fretta ragazzo- rise invece la donna -quello significa che sei in un mare di guai- aggiunse poi tornando al suo lavoro mentre altre donne ridacchiavano di lui sotto i baffi.

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