Capitolo 22

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-come stai?- domandò Millicent osservando attentamente Rhys che era sdraiato sul letto che era della rossa intento ad osservare il soffitto distrattamente. Ormai erano passati tre mesi da quando si era allontanato dal castello e giorno dopo giorno si sentiva sempre più male e desideroso di tornare dal suo Jedd. Nonostante all'inizio avesse avuto voglia di scappare quelle poche volte che ci aveva provato suo padre era sempre riuscito a bloccarlo e aveva capito che non aveva scelta: doveva rimanere al suo fianco probabilmente per il resto della sua vita. La cosa che lo distruggeva completamente era il fatto che non era mai riuscito a dire a Jedd che lo amava ma da un lato era anche felice di non averlo fatto visto che probabilmente in quel momento Jedd si stava preoccupando per lui. Aveva promesso che sarebbe tronato entro un mese e invece era ancora li.

-non ti seguo-

-andiamo anche se non ci conosciamo bene capisco dallo sguardo che hai messo su che c'è qualcosa che ti preoccupa e ti fa star male soprattutto- continuò la rossa osservando attentamente il moro il cui sguardo si adombrò ancora di più.

-mi ero fatto una vita- non riuscì più a non dire. Alla fine Millicent e Greg ci avevano davvero messo meno di quanto avesse immaginato per fidarsi di lui e la ragazza era diventata quasi una sua amica -al castello intendo. Ero felice, avevo persone che mi volevano bene e quasi non sentivo la mancanza di mio padre- spiegò meglio poi il moro chiudendo un momento gli occhi.

-ora lui ti impedisce di tornare a quella vita- ragionò Millicent -lo hai liberato e lui ha imprigionato te- aggiunse poi mettendo una mano sulla coscia di Rhys -c'era qualcuno di davvero molto importante li vero?-

-già- confermò Rhys ripensando a Jedd -e la cosa che fa più male e che non posso nemmeno scrivergli perché altrimenti mio padre lo scoprirebbe visto che controlla sempre scrupolosamente tutta la posta che arriva e parte da qui-

-non sapeva cosa stavi facendo?-

-come potevo dire che dovevo andare a liberare mio padre dalle prigioni dopo aver falsificato la lettera con l'anello del principe?- domandò retoricamente Rhys alzandosi leggermente -non potevo parlarne con nessuno quindi nessuno ha la più pallida idea di dove io sia finito-

-mi dispiace- sussurrò Millicent sinceramente. Vedeva davvero bene quanto stesse soffrendo il ragazzo che aveva difronte e voleva fare qualcosa per aiutarlo ma non sapeva davvero cosa. Certo poteva far finta che la lettera fosse sua ma era certa che una lettera diretta al castello Tobias non l'avrebbe mai e poi mai fatta partire da li.

-posso chiederti una cosa- si decise a dire dopo un po' Rhys prendendo un po' di coraggio -ho imparato la lingua dei segni in un mese come ti ho già detto e tu invece sei molto più brava di me perché lo pratichi da quando sei nata-

-spara- disse curiosa Millicent di quella domanda.

-cosa significa?- e il moro fece lo stesso segno che più volte Jedd gli aveva rivolto senza però rivelargli mai il vero significato. Voleva sapere, voleva assolutamente sapere cosa Jedd gli diceva ogni santa volta.

Millicent dal canto suo sgranò gli occhi osservando sconvolta il moro mentre la sua mente iniziava a fare mille teorie differenti cercando di capire come aveva scoperto quel segno l'altro.

-è qualcosa della quale mi devo preoccupare?- domandò titubante Rhys vedendo lo sguardo della rossa.

-ecco...lo hanno detto a te o lo hai semplicemente visto fare a qualcuno?- non riuscì a non chiedere la ragazza continuando ad osservare il moro mentre una strana idea iniziava a farsi strada nella sua mente ricordandosi anche alcune delle reazioni che aveva avuto Rhys in quel periodo che era stato con loro ogni volta che il padre parlava male della famiglia reale di Yentari.

-ha importanza?-

-per me si- e Rhys sospirò.

-me lo hanno detto-

-o mio dio- sussurrò la ragazza non riuscendo a trattenersi mentre osservava sull'orlo delle lacrime Rhys e facendo preoccupare da morire il moro.

-cosa?-

-te lo ha detto il principe Jedd?- continuò la ragazza con voce tremante mentre tutto iniziava a quadrare.

-si ma come lo sai?-

-perché raramente semplici servitori imparano cosa significa- Millicent sorrise leggermente -da quanto stavate insieme?- domandò poi la ragazza facendo corrucciare la fronte a Rhys che era certo di non aver mai detto alla ragazza di essere fidanzato con Jedd.

-non so di cosa tu stia parlando-

-la persona alla quale sei legato, la persona dalla quale vuoi tornare è il principe Jedd- sussurrò Millicent che non aveva nessuna intenzione di far sentire per caso quella conversazione a chiunque potesse passare da quel corridoio -e lo so perché quello che ti diceva significa "ti amo"- e sentendo quelle due ultime parole Rhys non riuscì a trattenere ancora le lacrime lasciandole uscire. Aveva pensato per tanto che il suo principe non si sarebbe mai esposto dicendogli per primo "ti amo" e soprattutto che sarebbe stato lui il primo a farlo ma Jedd, senza nemmeno farglielo capire, lo aveva fatto tantissimo tempo prima. E faceva male sapere di aver tradito completamente la fiducia del castano nei suoi confronti e tutto solo perché aveva creduto che suo padre fosse buono. Non si meritava minimamente Jedd. -Rhys- sussurrò Millicent mettendo una mano sulla schiena cercando di farlo calmare.

-sono uno stronzo-

-no Rhys- scosse la testa la rossa anche lei con le lacrime che le stavano rigando le guance visto che era sempre stata fin troppo sensibile -sei una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto-

-ma ho tradito la fiducia del mio ragazzo!-

-tu credevi di essere nel giusto- sussurrò ancora Millicent -non arrenderti, non adesso. Se lo ami allora non farlo. Lui ti ama e probabilmente non ha avuto il coraggio di esporsi con te per questo non ti ha detto il significato-

-lo so ma con che faccia posso tornare da lui e dirgli non solo che ho liberato l'uomo che ha partecipato all'assassinio di un membro della sua famiglia ma che sono anche il figlio di quell'uomo!- quasi urlò Rhys per poi nascondere nuovamente il volto tra le braccia.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now