Capitolo 23

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Damien sospirò pesantemente quando riconobbe la figura di Jedd andargli incontro con davvero molta fretta.

-principe Jedd- lo salutò con un cenno del capo quando lo ebbe abbastanza vicino e come sempre la cosa che notò immediatamente furono le profonde occhiaie che contornavano gli occhi del principe e che stavano peggiorando giorno dopo giorno.

"novità?" domandò il ragazzo ormai diciannovenne osservandolo con quella che sembrava una piccola luce di speranza negli occhi, speranza che lui gli stava per portare via.

-no mio principe altrimenti vi avrei avvisato- e vide Jedd distogliere il suo sguardo azzurro mentre incrociava le braccia al petto. -nemmeno i soldati che ho mandato nei villaggi qui vicino hanno risposte mi dispiace- e Jedd annuì leggermente.

Era stato davvero tranquillo quando Rhys gli aveva detto che doveva tornare dal padre perché era certo che il ragazzo lo avrebbe avvisato in caso di bisogno o comunque credeva che almeno il suo ragazzo gli scrivesse una lettera ogni tanto. Poi aveva incrociato per caso Damien che gli aveva dato una falsa speranza e cioè quella che doveva aspettare solo un mese per rivedere Rhys, riportandogli le parole del moro. Quel mese si era trasformato in mesi durante i quali Jedd non aveva mai avuto notizie di Rhys fino ad arrivare ad un anno bello pieno. Il suo ragazzo era andato via da quel castello un anno prima e un magone gli si era formato sul petto facendolo dormire male per gli incubi. Incubi nei quali il suo ragazzo era in procinto di morire o che era morto tra le sue braccia e la cosa non gli faceva per niente bene.

-principe Jedd non c'è bisogno che veniate qui ogni giorno. Se so qualcosa sarete la prima persona che avviserò- e Jedd si trovò ad annuire nuovamente a quelle parole conscio che molto probabilmente non avrebbe ascoltato l'uomo e sarebbe tornato li anche il giorno dopo per chiedere di Rhys.

Appurato che per il momento non ci fossero novità il ragazzo si incamminò con calma verso la sala principale per l'allenamento. Non che fosse mai stato un amante dell'allenarsi ad usare la spada, si limitava sempre ad allenarsi il pomeriggio il minimo delle ore indispensabili, ma quel giorno era davvero nervoso. A volte si malediceva da solo per aver concesso a Rhys di tornare a casa senza nemmeno una scorta. Doveva proporre al suo ragazzo di viaggiare con qualcun altro e non da solo ma quando Rhys gli aveva detto che doveva accudire il padre non ci aveva minimamente pensato.

-oh no Jedd che ci fai qui di mattina!- Pierre posò la sua spada e raggiunse il fratello maggiore che ormai aveva superato di altezza scrutandolo attentamente -e poi dovresti dormire-

"lo sai che se chiudo gli occhi sono tormentato dagli incubi" fu la risposta di Jedd mentre si incamminava per prendere una delle spade "e ho bisogno di sfogare la tensione"

-Jedd so che stai male ma...- Pierre non riuscì a concludere la frase solo e soltanto perché il fratello gli lanciò quella che era una delle occhiatacce più furenti che il minore gli avesse visto fare.

-il fatto che tu non sia riuscito a trovarlo in un anno è la dimostrazione che non sapevi niente di lui- Jedd e Pierre si girarono entrambi verso Rexha che li aveva raggiunti e che aveva anche messo su una faccia cupa -ed è la dimostrazione che nemmeno io o Pierre ci siamo mai impegnati a conoscere meglio il tuo ragazzo-

-Rexha che cazzo stai dicendo!- sbottò Pierre che aveva paura che la gemella potesse attirare su di se l'ira di Jedd.

-sto dicendo che Rhys ci conosceva benissimo e non era vero il contrario. Certo il suo carattere e il suo modo di fare si ma lui non ha mai detto niente sulla sua vita prima di venire al castello e noi non abbiamo minimamente pensato a chiedergli qualcosa. Anche semplicemente in quale villaggio viveva prima. Sapere anche poche cose ci avrebbe permesso di trovarlo più facilmente-

-o forse non si vuole far trovare-

"papa" protestò Jedd osservando l'uomo che era arrivato insieme a Rexha e che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

-mi dispiace Jedd ma devi pensare anche a questo. È andato via dal castello all'improvviso ed è passato un anno intero, un anno durante il quale poteva scriverti di star bene ma non lo ha fatto-

"io mi fido di Rhys e sono certo che mai scomparirebbe di sua spontanea volontà. È successo qualcosa di brutto ne sono certo" continuò il castano sfidando con lo sguardo il padre. Nessuno poteva permettersi di dire che Rhys non fosse buono.

-ehm possiamo non litigare adesso?- cercò di calmare le acque Pierre mentre una guardia entrava trafelata nella stanza.

-mio re-

-che succede?- chiese prontamente Erdote distogliendo lo sguardo da quello del figlio e quindi interrompendo quella gara che stavano avendo.

-Tobias Keistry- Jedd, Rexha e Pierre videro chiaramente il volto del padre diventare cadaverico a sentire quel nome -è scappato di prigione-

-scappato?- domandò sconvolto Erdote mentre si portava una mano al petto, precisamente all'altezza del cuore e con quel gesto tutti e tre i suoi figli ebbero finalmente la risposta alla domanda "chi sarebbe" che gli stava ronzando in testa da un po' -sono le fottute prigioni di pietra non puoi scappare da quelle prigioni senza che un re ti liberi!- sbottò ancora Erdote.

-non sappiamo come sia successo. Una settimana fa siamo andati a controllare la sua cella ed era vuota. Le guardi non hanno saputo dirci come-

-quindi non solo è scappato dalla prigioni ma non sapete nemmeno come- Erdote rise istericamente -fantastico abbiamo un assassino a piede libero sicuramente voglioso di vendetta- Erdote cercò di calmarsi facendo profondi respiri -aumentate la sicurezza del castello perché siamo tutti in pericolo e cercate anche di capire come ha fatto ad uscire dalle prigioni- la guardia annuì andandosene velocemente così come era arrivata mentre Rexha si era fiondata tra le braccia di Pierre completamente terrorizzata.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now