Prologo

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Rhys incrociò le braccia al petto deciso a non darla minimamente vinta alla madre.

-andiamo Rhys devi mangiare- continuò la donna cercando in qualche modo di tirare il bambino di quattro anni verso il tavolo della cucina in modo da poterlo far mangiare visto che il bambino non lo faceva dal giorno prima.

-no- disse convinto lui cercando di resistere in qualche modo alla presa della madre che era più forte di lui visto che era ancora un bambino in fin dei conti.

-tesoro se non mangi non puoi minimamente continuare ad aspettare tuo padre-

-aveva promesso che sarebbe tornato!- protestò il bambino cercando di restare immobile ma la madre fu più veloce di lui e nonostante pesasse già un po' per le sue esili bracci la donna lo prese in braccio portandolo poi nella loro cucina e sistemandolo difronte al cibo per invogliarlo quindi a mangiare.

-e tornerà tesoro, sai che il tuo papà ha un lavoro importante alla corte e può essere che alcune volte faccia più tardi- cercò di farlo ragionare la donna e Rhys mise il broncio anche se iniziò a mangiare: aveva fame nonostante tutto.

-papà non torna da un giorno però- riuscì a dire poi il bambino nonostante il cibo in bocca.

-Rhys quante volte ti ho detto di non parlare con la bocca piena!- sbottò la donna pulendogli la bocca che si era sporcata proprio perché aveva parlato -papà avrà avuto un impegno non preoccuparti- cercò di rassicurarlo la donna e Rhys parve tranquillizzarsi leggermente e riprese a mangiare con gusto e la donna sorrise prima di fare lo stesso felice di aver tranquillizzato Rhys e quindi di non doverlo tenere a bada anche per quella sera.

Fu mentre lavava i piatti che avevano usato, con Rhys che si era messo nuovamente ad osservare nuovamente la porta in attesa dell'arrivo del padre, che bussarono alla suddetta porta.

-papà papà- disse felice Rhys aprendo la porta mentre la madre lo raggiungeva velocemente ma nessuno dei tre uomini che si erano presentati alla loro porta erano suo padre.

-Rhys non aprire la porta agli sconosciuti quante volte te l'ho detto?- disse prontamente la donna per poi tirarsi il figlio dietro le gambe in modo da fargli da scudo -chi siete?-

-guardia reale- disse uno dei tre mostrando lo stemma sullo spillone che teneva fermo il mantello nero -siamo qui per Tobias-

-mio marito è a lavoro da ieri e non è tornato- disse prontamente la donna storcendo la bocca per niente felice di quella visita improvvisa.

-non siamo qui per cercarlo ma per avvisarla che suo marito insieme ad altri complici sono stati portati nelle prigioni di pietra e che non usciranno da li fino a quando non saranno morti-

-come ti permetti!- urlò la donna cercando di coprire le orecchie al figlio -mio marito non ha mai fatto del male a nessuno-

-e accusato insieme ad altri dell'assassinio della regina Rexha e il tentato assassinio del re Erdote- continuò la guardia -volevamo solo avvisarvi- concluse il discorso l'uomo andandosene con gli altri due proprio come era arrivato.

-mamma- disse Rhys con gli occhi nero pece lucidi per le lacrime -papà è cattivo?-

-no tesoro- disse la donna abbassandosi e abbracciando il bambino -papà non ha mai fatto niente di male, è solo stato incastrato- e sussurrò anche lei quelle parole per non scoppiare a piangere davanti al figlio.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now