Capitolo 21

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-devi dirmi qualcosa che ti sei forse dimenticato di dirmi?- domandò Rhys osservando attentamente il padre mentre era seduto su quello che era uno dei due letti presenti nella camera che era loro alla locanda di Greg da quelli che erano tre giorni. Ci aveva provato Rhys a non pensare minimamente a quello che gli aveva detto la figlia di Greg, che aveva anche scoperto si chiamasse Millicent, ma non ci era riuscito. Ogni volta che incontrava la ragazza anche perché era lei la cameriera che portava loro i pasti non faceva altro che pensare a quelle parole e chiedersi se il padre non gli avesse nascosto tutta la verità.

-a cosa ti riferisci?- domandò Tobias quasi non ascoltandolo e Rhys sospirò nuovamente.

-a questo posto, a come lo conosci e come mai Greg ha un debito nei tuoi confronti- disse il moro al padre sperando che in quel modo indirettamente uscisse anche l'argomento prigionia.

-non tutti vengono da una famiglia rispettabile Rhys- rispose sinceramente Tobias -io ero un bandito e ho assalito parecchia gente quando avevo la tua età-

-ma eri una guardia reale- sussurrò confuso Rhys -o hai mentito alla mamma?-

-tua madre non sapeva da dove venivo visto che mi ha conosciuto quando facevo parte della guardia reale del re Jacob, il fratello del padre dell'attuale re- specificò Tobias voltandosi verso il figlio -ci sono entrato solo perché aveva bisogno di assassini provetti e io ci ho solo guadagnato denaro e rispetto-

-quindi...- a Rhys morirono le parole di bocca mentre realizzava che davvero Millicent gli aveva detto la verità e che quindi lui aveva seriamente liberato l'assassino della nonna del suo ragazzo.

-si ho ucciso la regina Rexha e ho quasi fatto fuori Erdote- confermò con un ghigno Tobias -e tu sei proprio come me-

-questo non è vero io non ho mai ucciso nessuno!- sbottò Rhys maledicendosi per aver salvato il padre da quella che infondo era davvero una prigionia giusta.

-ma mi hai aiutato a scappare falsificando la lettera di rilascio. Sei come me fattene una ragione, sei mio figlio e sarai sempre come me- e Rhys si morse il labbro inferiore iniziando a pensare realmente quelle cose e soprattutto di non meritare per niente Jedd. Jedd al quale liberando il padre aveva fatto probabilmente il peggiore dei torti visto che aveva liberato l'uomo non solo che aveva ucciso la nonna ma che aveva tentato di uccidergli il padre. Jedd non lo avrebbe mai perdonato e con quel pensiero tutta la buona volontà di ritornare dal suo ragazzo andava a farsi friggere visto che era certo che non sarebbe riuscito a guardare il suo ragazzo negli occhi.

-non mi lascerai mai tornare al castello vero?- sussurrò allora Rhys realizzando che probabilmente non avrebbe più rivisto Jedd.

-per fare cosa? Lavorare alla mercé di quei pomposi quando possiamo avere tutto quello che vogliamo qui?- Tobias rise di gusto -ci dobbiamo solo organizzare e poi vedrai come ci divertiremo insieme, ti renderò l'uomo che dovevi essere già da anni prima che mi imprigionassero- Rhys annuì leggermente distogliendo lo sguardo dal padre dandosi dello stupido ancora una volta e ringraziando di essere stato abbastanza pronto dal proteggere Millicent dalla furia del padre mentendo all'uomo su quello che aveva realmente detto la rossa. Anzi doveva chiedere scusa a Millicent per non averle creduto subito. -devi farmi un favore- disse poco dopo Tobias osservando il figlio.

-cosa vuoi? Al momento non ho tanta voglia di aiutarti detto sinceramente- sbuffò Rhys.

-devi dirmi se mai quella rossa fa qualcosa di male o se lei e il padre cercando di organizzare qualcosa alle mie spalle-

-non si fidano nemmeno di me perché sono tuo figlio- gli fece notare Rhys alzando un sopracciglio.

-sei un ragazzo fa finta di innamorarti di lei, la metti incinta e vedi come sarà buona con te- Rhys assottigliò gli occhi per quelle parole ma rimase completamente in silenzio perché non aveva nessuna intenzione di dire altro sulla sua vita al padre. Avrebbe fatto finta di fare quello che gli aveva chiesto il padre cercando di tenerlo buono ma allo stesso tempo aiutando Millicent e Greg.

-vado a vedere cosa posso fare- si decise a dire Rhys intenzionato ad avvisare immediatamente Millicent e il padre di quello che stava succedendo anche per avvisarli che era dalla loro parte. Forse all'inizio i due non gli avrebbero minimamente creduto, ed era anche giusto visto di chi era figlio, ma avrebbe fatto di tutto per far si che si fidassero di lui fino alla fine.

-bravo renditi utile che non sei nemmeno buono a togliermi velocemente dai guai-

-per come stavano andando le cose stavi rischiando che ci mettessi molto di più di tre anni per aiutarti- ringhiò Rhys -devi ringraziare che io ci sia riuscito ma sembra che tu pretenda solo da tutti- concluse quel discorso Rhys andandosene velocemente da quella stanza anche perché aveva davvero paura che il padre potesse in qualche modo continuare quell'argomento facendolo innervosire ancora più del dovuto. Infatti in realtà il moro sentì chiaramente dal corridoio che il padre stava urlando il suo nome per richiamarlo all'interno della camera ma Rhys lo ignorò arrivando al piano inferiore dove al momento erano presenti solo Millicent e Greg visto che era quasi notte fonda.

-che vuoi?- sbottò Millicent guardandolo male -non puoi dormire?-

"sono dalla vostra parte" disse invece Rhys usando la lingua dei segni e attirando completamente l'attenzione dei due "mio padre vuole che vi controlli, soprattutto quando usate la lingua dei segni"

-perché ce lo stai dicendo?- sussurrò Greg osservando il ragazzo sorpreso da quel comportamento.

"perché ho appena scoperto chi è realmente mio padre e non mi piace" continuò il ragazzo con gli occhi ossidiana leggermente lucidi "odio quello che ha fatto e odio me stesso per aver creduto alle parole di mia madre quando diceva che l'uomo che aveva sposato non era un criminale". E Millicent non poté far altro che sorridere dolcemente verso il ragazzo dopo aver compreso a pieno il significato di quelle parole.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now