Capitolo 19

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Greg sorrise istintivamente in direzione della porta della sua locanda visto che il campanello che aveva messo vicino alla stessa aveva preso a suonare indicando l'ingresso di nuovi clienti anche se era ormai notte fonda. Il suo sorriso però andò piano piano a scomparire quando si accorse chi fosse realmente l'uomo che era appena entrato.

-papà?- domandò Millicent osservando il volto teso dell'uomo per poi osservare a sua volta verso l'ingresso dove erano ancora presenti i due novi arrivati che si erano appena tolti i mantelli fradici per via della pioggia che si stava scatenando all'esterno.

-non fare un movimento Mil- sussurrò l'uomo cercando di farsi sentire solo dalla figlia -l'uomo è lo strozzino di cui tua madre ti ha parlato- aggiunse poi mentre la ragazza sgranava gli occhi completamente terrorizzata iniziando anche a capire perché il padre fosse così tanto teso.

-Greg- disse il moro con un sorriso che sembrava più un ghigno mentre si avvicinava al bancone -da quanto tempo-

-tu non dovresti essere in prigione Tobias?- domandò cercando di stare calmo l'uomo mentre teneva anche sotto controllo il ragazzo che era arrivato con Tobias e che era certo di non aver mai visto prima.

-no, non ho fatto niente di male infondo- ridacchiò Tobias -mi fermo da te-

-per quanto?- Greg non lo voleva nella sua locanda, ma proprio per niente, solo che sapeva perfettamente di non potersi rifiutare.

-fino a quando non mi riorganizzo e mi rimetto in forze. Sono stato in prigione per sedici anni- rispose sinceramente Tobias per poi osservare attentamente la ragazzina accanto a Greg -è tua figlia?-

-lasciala stare- disse serio Greg -e non ho posto-

-come sta la tua gamba destra?- domandò quasi con non curanza il moro mentre Greg storse la bocca.

"stronzo bastardo lo sai benissimo come sta la sua fottuta gamba!" Millicent guardò furiosa in direzione di Tobias mentre Greg malediceva mentalmente la figlia pregando che Tobias non conoscesse la lingua dei segni. Perché sua figlia era sempre così avventata? Tobias dal canto suo aveva preso ad osservare confuso la ragazzina che aveva gesticolato freneticamente non capendone il significato con Rhys che si era avvicinato i tre con lo sguardo fisso sulla rossa.

-che cazzo fai? Tua figlia ha gli spasmi?- domandò Tobias in direzione di Greg che sospirò di sollievo per un secondo.

-no è la lingua dei segni-

-e che ha detto? Qualcosa di male su di me per caso?- domandò ancora Tobias furente.

-ha detto che sono pieni e che anche volendo non hanno un posto- si intromise nella conversazione Rhys attirando su di se lo sguardo di tutti.

-e tu come lo sai?- ringhiò Tobias in direzione del figlio che sembrava essere apparentemente tranquillo in quella situazione anzi stava protestando anche meno di come aveva fatto durante la loro settimana di viaggio e molto probabilmente il tutto era dettato dal fatto che stesse piovendo a dirotto.

"ma è stupido?" disse nella lingua dei segni Millicent al padre "non credo capisca un cazzo di quello che ho detto quindi perché si è inventato quella risposta?"

-vuoi smetterla?- ringhiò Tobias avendola notata mentre Rhys sospirava -che c'è non sai parlare?-

-mia figlia lo fa come riflesso involontario per via di mia moglie Tobias- cercò di calmarlo Greg.

"guarda che ti capisco perfettamente, mio padre potrebbe dare di matto perché è irrequieto e non voglio creare problemi" disse invece Rhys attirando nuovamente lo sguardo sconvolto di Millicent e Greg.

-che cazzo fai pure tu!- sbottò Tobias verso il figlio.

-ho chiesto se ci potevano dare un posto dove dormire anche se sono pieni per questa sera visto che fuori sta diluviando- mentì ancora Rhys lanciando un lungo sguardo ai due per fargli capire di reggere il gioco.

-dove avresti imparato la lingua dei segni tu? Non credo che tua madre ti abbia mai insegnato qualcosa del genere-

-al castello papà- rispose sinceramente Rhys chiudendo un momento gli occhi nel ripensare a Jedd -il principe Jedd è muto e per poter lavorare al castello bisogna assolutamente conoscere la lingua dei segni-

-tuo figlio ha lavorato al castello di Yentari?- domandò sconvolto ancora di più Greg, non solo perché aveva appena scoperto che Tobias avesse un figlio ma anche perché non si aspettava che al figlio di qualcuno del genere fosse stato permesso di lavorare in quel castello.

-per un po' d'anni. Non sapevo che quel coglione del principe fosse muto. Che cazzo di erede sarà se non sa parlare- e dopo quelle frasi a Rhys salì così tanta rabbia che dovette mordersi con forza il labbro inferiore per non urlare contro l'uomo che il suo ragazzo era il perfetto erede per quel regno. Aveva visto con i suoi stessi occhi quanto Jedd si stava impegnando per essere il degno re un giorno e nessuno poteva dire il contrario, nemmeno suo padre.

"tutto bene?" gli domandò Millicent che era stata l'unica ad accorgersi del suo stato e Rhys riuscì solo ad annuire leggermente a quella domanda anche se non era propriamente la verità.

-lasciando perdere questioni inutili come questa Rhys noi rimarremo qui per tutto il tempo necessario e non solo per un giorno quindi...- Tobias tornò a guardare verso Greg -dovete trovarci una camera dove vivere, possibilmente la più grande che avete-

-viene quindici monete d'argento a notte quella camera- disse Greg, o almeno ci provò.

-oh no Greg, ti ricordo che hai un debito nei miei confronti e quindi o ho la mia camera gratis e cibo gratis per tutto il tempo che rimarrò qui con mio figlio oppure salderai il tuo debito adesso-

-ti ho già saldato quel debito anni fa-

-non abbastanza- ridacchiò Tobias fissando con insistenza la ragazzina rossa per far capire che se non avesse fatto come aveva appena chiesto sarebbe successo qualcosa di brutto. Il tutto sotto lo sguardo vitreo di Rhys che non riusciva realmente a riconoscere in quell'uomo quello che era stato suo padre.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now