-Veramente no, ma possiamo fare un giro intanto che il bucato si lava...

Si arrese, in fondo passare il pomeriggio davanti ad una lavatrice non era allettante, stare in sua compagnia sarebbe stato sicuramente più divertente.

-Ma ti avviso... oggi devo andare al lavoro alle cinque quindi non avrò tutto il pomeriggio libero.

Presero il vialetto che li riportò sotto casa sua, lui aprì la macchina e si fermarono un paio di minuti li a parlare

-Quindi stasera non posso cenare con te...

Kyra rise per espressione che aveva sul viso

-Non hai qualcun'altra da molestare?

Rise anche lui, poi si fece serio

-Certo ma con te mi diverto di più! Visto che non posso avere la cena... porterò una pizza per pranzo... preferenze?

-Niente caramello e panna montata!

Rise di nuovo come un bambino, si sporse e le diede un bacio sulla guancia molto meno imbarazzato della sera precedente.

Salì in auto e partì mentre lei apriva il portone.

Accese la musica appena entrò in casa aprì tutte le finestre, preparò la sacca del bucato da lavare e si infilò sotto la doccia Approfittò del resto della mattinata per riordinare le stoviglie pulire casa, tutto ciò che avrebbe fatto quel pomeriggio con calma lo concentrò in quelle ore. Fu comunque soddisfatta di aver sistemato tutto prima del suo arrivo, non dovendo cucinare si rilassò sul divano leggendo il suo libro.


Stava attendendo che gli consegnassero la pizza formato famiglia quando vide su una moto due paparazzi passare veloci, pensò che probabilmente stavano seguendo qualcuno perché non li vide guardarsi attorno come di solito facevano quando erano a caccia di vip. Sollevato di essere ancora all'interno di quel locale l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quei giorni era qualche fotografia che facesse saltare in nervi a Susan. Pagò la pizza e le due birre, percorse pochi isolati e svoltò nella via, fece un breve colpo di clacson per avvisare Kyra, in quel palazzo sui campanelli c'erano i numeri degli interni e non i nomi, non avrebbe proprio saputo a chi suonare, ma il clacson funzionò, Si affacciò e rientrò così in fretta che non ebbe il tempo di dire nulla, chiuse l'auto e sentì il portone scattare ed aprirsi.

-Interno 5.

-Ecco questo mi avrebbe fatto comodo saperlo prima...

Entrò posò il cartone ed il sacchetto con le birre sulla penisola, le infilò il suo cappello in testa e lasciò il giubbino appoggiato sul bracciolo del divano.

-Mi lavo le mani!

-Fa come fossi a casa tua!

Disse lei sorridendo mentre posava il cappello sullattacca panni all'entrata.

-Pranziamo su?

-Perché no...

Lo precedette e si avviò con la pizza fuori e salì gli scalini fino ad arrivare in terrazza, Bob si intrattenne solo un secondo per prendere il cellulare dalla tasca del giubbotto e poi con le birre in mano la raggiunse.

Pranzarono con calma, il sole era caldo e piacevole

-Adesso bucato? Sei sicura?

Le chiese mimando un no con la testa mentre si sedeva sul divano

-No, prima ci vuole un buon caffè...

-Ottima idea... un caffè è proprio quello che ci vuole!

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