Capitolo 15: Yu, ti devo parlare.

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Era il 13 di giugno e dopo il ritorno dall'accademia Liliana s'era data molto da fare per reprimere il senso di vuoto che accomunava un po' tutti i membri della squadra equestre. Le giornate soleggiate passavano lente tra le cavalcate sul litorale e le varie faccende da svolgere. Aveva preso a lavorare per il bar dello Strandpaviljoen Thalassa, un ristorante sul mare in cui l'avevano assunta vendendosi per un bar quando invece erano un locale molto di moda e affollato ma allo stesso tempo raffinato e ben frequentato. All'inizio ci mise un po' ad abituarsi  all'ambiente, ma imparò in fretta a comporre cocktail, servire al tavolo e prendere le ordinazioni. Ci passava le serate e le piaceva molto ascoltare i discorsi della gente. Quella mattina sarebbe tornata nella scuderia dove tutto era iniziato e avrebbe rivisto Harleem dopo quattro lunghi giorni. Erano le sette di mattina e Lily si vestì con la divisa da allenamento estiva arancio e grigia della KHNS, infilò gli stivaletti bassi di cuoio e mise casco e ghette nello zaino pronta per quella mattinata all'insegna della fatica. Bevve in un sorso il suo bicchiere di limonata e addentò alla veloce un biscotto mentre prendeva il suo mazzo di chiavi e si dirigeva verso la sua bicicletta color Blu Savoia e prendeva velocemente a pedalare verso il maneggio.

*LILY'S POV*

Non vedo l'ora di arrivare in maneggio!!! Allora ricapitoliamo le cose che devo fare... Tirare fuori la roba dal cassone, spazzolare e coccolare un po' il cavallo, montarlo per almeno un ora e mezza... Pulire la grooming box! Che me lo scordo sempre! Poi... Ah, che pizza... Devo chiedere a Jeremia di farmi i ferri anteriori! Mamma mia che stupida potevo farli fare al maniscalco in accademia l'ultimo giorno! Vabbè dai per oggi va bene così anche perché non li ho rovinati tanto nell'ultimo mese visto che ho solo fatto allenamento su sabbia ed erba...
Eccoci arrivati!

*OUT VOICE'S POV*

Lily scese dalla bici e si diresse al cancello che l'aveva fatta paralizzare l'anno precedente. Lo sorpassò e si addentrò poi nella stalla tra le familiari corsie di rovere e metallo grezzo di cui profumo tanto le piaceva. Percorse la prima, soffermandosi alcuni secondi a sfiorare il naso dei cavalli affacciati fuori dai box, ed arrivò alla seconda, quella dove c'era l'alloggio del suo frisone. Si sentiva in un film. Uno di quelli dove c'è un incontro che ti manda in pappa il cuore dalla adrenalina.
Ed eccolo lì, il suo cavallo. Che la guardava con gli occhi scuri e dolci che si ritrovava, che incatenava il suo respiro con quello della ragazza, e successe come la prima volta. Lily non controllava quella trance. Era una forza troppo potente rispetto a quelle in cui cadeva durante le gare. Quelle erano a comando. Questa era spontanea e irrefrenabile.
Fu così che la ragazza si risvegliò due ore dopo, seduta su una balletta di fieno di fianco al box dell'animale già dissellato.

- Non capisco.-

Disse smarrita.

- Devo vedere le registrazioni... ora però ti devo lasciare un attimo bello perché devo andare ad avvisare Yuri e Jeremia che sono tornata. A dopo.-

Concluse poi alzandosi e iniziando a camminare verso l'ufficio. Bussò alla porta di legno e la voce profonda dell'uomo le disse:

- Avanti!-

- Permesso...-

Sussurrò aprendo lentamente la porta. Non la spalancò neanche del tutto che Yuri le saltò addosso abbracciandola.

- Sei tornataaaaaa!!!-

- Ti voglio bene anche io ma così mi strozzi!-

Esclamò tra una risata e l'altra mentre l'amico si staccava sorridendo.

- Bentornata nanetottola!-

Le rispose scompigliandole i capelli sciolti. Non che lei fosse bassa, anzi, ma lui con il suo metro e ottanta tre rispetto ai suoi un metro e settanta due era un gigante.

Un cavallo di nome HarleemWhere stories live. Discover now