Capitolo 10: Per voi niente cena.

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Avete presente quando senti quella gioia e quel dolore dentro di te? Quando non vuoi vedere nessuno e non hai le forze per fare nulla? Lily si sentiva così. Era sdraiata sul letto a fissare il soffitto da tutto il pomeriggio. Era arrabbiata con sé stessa per come aveva trattato Milàn, ma il suo orgoglio non le permetteva di ammettere che aveva sbagliato in pubblico. Cosa faccio ora? Esther e Nat sono in piscina, Jess é in biblioteca, Mar é con Den nella sala gaming che staranno giocando a FIFA... Chissà perché  anche se sono fantini hanno la passione per il calcio. Beh in effetti io non posso parlare... Milàn invece non so dove sia. Non ho molta voglia di parlargli ma dopotutto ho sbagliato anche io... Mi sembra ora di alzarmi e uscire un po'! Dove ho messo le scarpe da calcio? E la borsa da sport? Oddio! Non la trovo! Lil iniziò a cercare nel suo armadio poi in quelli dei suoi compagni di squadra. Ognuno era molto particolare e personalizzato. I ragazzi ci avevano appeso all'interno foto, poster, portafortuna e coccarde. Quando aprì quello di Milàn trovò un quadernino. Iniziò a leggerlo e scoprì essere una specie di diario di viaggio di quando era in accademia. Rileggendo le pagine scritte dal ragazzo le riaffiorarono ricordi di giornate strampalate e ridicole che alle volte vivevano.

- "Oggi, venti ottobre, sono scappati i cavalli del pascolo grande e la squadra u13 ha dovuto recuperarli nel bosco da cross! Sono troppo teneri..." Ah ah ah ah! Me lo ero scordata! Mio dio come era stato divertente vederli in faccia quando hanno visto il cancello aperto! "... La cosa più bella che é successa oggi non é stato essere premiato per l'Equestrian Award, la cosa più bella é stato poter passare questa bellissima serata con i miei amici e la mia fidanzata. É una ragazza fantastica non so come farei senza di lei! ". Milàn che ci devo fare con te, eh? Vedo che trovi sempre il modo di farti perdonare. Oh, ecco il borsone... era sotto al letto.... mamma mia se sono cieca quando cerco le cose!-

Dieci minuti dopo era giù al campo che tirava in porta di sinistro mentre ascoltava la musica. Era migliorata moltissimo e Milàn le aveva addirittura insegnato l'italiano. Lily era sempre stata eccellente nelle lingue. Parlava perfettamente Inglese, Tedesco, Italiano, Spagnolo e Francese, oltre che la sua lingua madre, l'Olandese. Anche se conosceva già sei lingue voleva iniziare corsi online di Russo, Albanese, Portoghese e Mandarino. In casa l'avevano soprannominata "Google Traduttore". 

- Guarda chi si vede! Cavolo non sapevo giocassi a calcio! Quando ti abbiamo vista non credevamo ai nostri occhi chica!-

Lei si girò é guardò i due alzando le mani in segno di resa.

- E va bene, mi avete scoperta! Volete fare una partita?-

- Si... ma ci manca un giocatore. Milàn!!!-

Lil non s'era accorta minimamente che fosse nel campo affianco e che, probabilmente, l''aveva guardata per tutto quel tempo.

- Si arrivo!-

- Martijn smettila di guardarmi! Sembri uno scemo!-

L'amico scosse la testa come per svegliarsi, poi si girò verso Milàn che si trovava dietro di lui ed esclamò:

- La tua ragazza é uno schianto bello!-

- Tieni gli occhi a posto Martijn! Ti tengo d'occhio!-

Gli rispose scherzando con quel suo mezzo sorriso che usa quando fa il fenomeno. Alla sua ultima frase tutti si misero a ridere. Mentre Mar e Den andavano ad appoggiare zaino e felpa Lil si avvicinò al fidanzato con la faccia da cane bastonato. Non era mai stata brava a chiedere scusa alle persone e così sperava che con le sue espressioni almeno si sarebbe capito quanto ci teneva a essere perdonata.

-Ehi... Scusa per stamattina, quando sono sotto pressione tendo a essere molto tesa e nervosa. Non dovevo reagire così, so che può capitare di prendere brutti punteggi ma non essendomi mai capitato dopotutto non potevo capire. Scusami.-

Tenne lo sguardo basso per non fargli notare gli occhi che andavano pian piano bagnandosi di lacrime, fallendo. Il ragazzo le prese il viso tra le mani e la guardò preoccupato.

- Ehi, ehi calmati! Guardami. Stai calma é tutto a posto.-

La strinse in un abbraccio che lei ricambiò. Era un gesto liberatorio e le infondeva sicurezza e protezione.

- Non mi arrabbio con te per cavolate del genere.-

- Stai dicendo che dico cavolate signorino?-

- Solo quando sei tesa e nervosa signorina!-

- Dai mettiamoci in posizione sennò 'sti due se ne approfittano e fanno goal.-

- Ti devo ricordare chi delle due coppie ha più esperienza?-

La partita finì con una vittoria per i fidanzati che segnarono ben sette gol in rete, a loro si unirono anche i ragazzi che facevano calcio in accademia. Erano tutti più grandi e lei era l'unica femmina. Si sentiva un po' a disagio ma poi iniziarono a giocare e non ci pensò più. Si stava scurendo il cielo e le prime stelle iniziarono a distinguersi tra le poche nuvole. 

Destro, sinistro, passaggio, gol! Grande Martijn!!! I compagni di squadra di Liliana e Martijn li accerchiarono sollevandoli per aria di peso

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Destro, sinistro, passaggio, gol! Grande Martijn!!! I compagni di squadra di Liliana e Martijn li accerchiarono sollevandoli per aria di peso.

- GRANDISSIMIIIIII!!!!!!!-

Si sentì un fischio assordante. Sapevano tutti da chi proveniva e si pietrificarono dov'erano con ancora i due tra le braccia.

- Ragazzi siamo a un accademia di equitazione non a uno stadio, e se volete giocare fatelo nel tempo libero dopo gli allenamenti o nel weekend, non quando dovreste essere a cena!-

Lily si fece avanti distaccandosi dal gruppo. Aveva più midollo di tutti i maschi messi insieme, che a differenza sua avevano paura del mister Åkerberg, il vice direttore.

- Ci scusi...non era nostra intenzione arrivare in ritardo mister, ci é scappato l'orario. Ora mettiamo le nostre cose in ordine e veniamo a cenare.-

Lil lo fissò negli occhi e lo ascoltò risponderle con quel suo scandire le parole insopportabile.

- Sarà meglio. Ma non servirà a nulla. Per voi niente cena. E tu, signorina, mi stupisci. Hai del fegato a giocare con i maschi da sola.-

- Faccio solo ciò che mi piace oltre ad andare a cavallo signore.-

- Beh, per punizione al ritardo te e i ragazzi stasera sarete tenuti a pulire le stalle.-

- Tutte?-

- Tutte. Anche se non sono i vostri box. Buon lavoro.-

Un quarto d'ora dopo il gruppetto calcistico era in sala attrezzi che si armava di carriole, forconi e palette per pulire da tutti i bisogni dei cavalli.

- Sei stata mitica Lil! É incredibile come sai parlare cordiale e formale con gli adulti e invece con noi usi toni confidenziali e da leader, ma anche parolacce e insulti!-

Lily era diventata come una eroina da quando aveva "affrontato" il vice e tutti i ragazzi le facevano complimenti di quel tipo.

- Dai raga, bando alle ciance! Che 'ste stalle non si puliscono da sole!-

Un cavallo di nome HarleemWhere stories live. Discover now