Capitolo 6: Siamo dentro.

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Il lunedì mattina é sempre traumatico per tutti. Quel lunedì 1 Maggio invece no. Le scuole erano chiuse e nessuno lavorava. Era la giornata perfetta per mettere in pratica tutto ciò che aveva letto la ragazza il giorno precedente su un nuovo libro intitolato "La monta dolce di Monty Roberts" che aveva acquistato di recente online. 

- Ciao bellissimo! Oggi lavoro in libero! Niente filetto e sella.- 

Lil sentiva che con lui sarebbe potuta andare da lì in Italia senza finimenti. Mise la capezza al cavallo e lo legò fuori nel porticato. Il pelo nero era lucido e Lily si chiedeva perché fosse l'unico cavallo a non sporcarsi senza coperta in box. Gli diede una strigliata veloce e lo condusse nel rettangolo piccolo coperto, così da non rischiare un'insolazione, ma neppure occupare l'arena grande che serviva per gli allievi più giovani che quel giorno facevano i pony games. Tolse la capezza al cavallo e si allontanò nel centro del campo. prese la frusta lunga da addestramento lì per terra e gli fece segno di avanzare. Il cavallo fece qualche giro al passo, senza né capezza né longe, poi la ragazza lo incalzò al trotto e poi al galoppo e in uno spazio semi aperto rimase in circolo intorno a lei. 

- Oo, Oo... steady... passoooo-

disse con tono calmo Lil. Si voltò dando le spalle al cavallo e aspettò che venisse da lei. Il frisone le si avvicinò con il collo in distensione e le mise la testa sotto al braccio, si inginocchiò per farla salire. Lei salì e subito il cavallo si rizzò sulle zampe. La ragazza aveva ancora la frusta lunga in mano e la posò a terra. 

- Avanti, hop!- 

Il cavallo iniziò a trottare e poi prese galoppo a mano destra. Lily lo condusse in serpentine, cambi di mano e riuscì anche a fargli fare il passage. Si teneva alla sua criniera e usava le gambe per guidarlo. Come la prima volta che lo aveva cavalcato cadde in trance.

 Come la prima volta che lo aveva cavalcato cadde in trance

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-Scusa posso rivedere il video?- 

Erano tutti nell'ufficio di Jeremia, il padre di Yuri, e stavano vedendo le registrazioni delle telecamere del campo dove Lily aveva cavalcato fino a mezz'ora prima assieme anche ai suoi genitori.

-Certo- 

disse l'uomo schiacciando il pulsante play. Tutti rimasero allibiti per la seconda volta. Il video non mentiva. La ragazza aveva cavalcato senza finimenti e nulla e aveva addirittura affrontato un piccolo percorso ostacoli da lei montato. Lily si mise a ridere. 

-Che ti ridi?-

le chiesero tutti all'unisono

  - Rido perché il bello é che non mi ricordo di aver fatto nulla di tutto ciò-

 -Spe, in che senso non ricordi nulla?-

lei sorrise 

- Beh in realtà é già la seconda volta che succede. Quando ho il battito cardiaco in sincrono con quello del cavallo cado come in trance e non ho coscienza di quello che faccio.- 

-Quindi anche alla gara di dressage non sapevi ciò che facevi?-

- No, lì ero cosciente e non mi ero accorta della giuria solo perché ero concentrata.-

Jeremia sospirò

- Beh, non c'è dubbio che questa ragazza abbia un talento enorme, quel cavallo non si fa avvicinare da nessuno che non sia lei e non é neppure addestrato... riguardo alla lettera di invito di cui abbiamo discusso prima se io fossi in voi la manderei all'Accademia. Sono disposto a regalarle il cavallo, che a me ha causato solo problemi...- 

disse poi l'uomo rivolgendosi ai genitori di Lil.

-Allora, analizziamo la situazione: il cavallo se diventasse di proprietà di mia figlia non ci costerebbe nulla perché andrebbe alla Scuola Nazionale e di conseguenza le spese andrebbero a carico dello stato; Durante l'estate però bisognerebbe tenerlo qui in scuderia e di conseguenza bisognerebbe pagare l'affitto. Quanto verrebbe a costare?-

chiese suo padre

  - Beh vedi, io di norma faccio 500€ al mese tutto compreso ma vista la convenzione del maneggio con la KNHS anche le spese estive in caso di partecipazione alla Squadra Nazionale sarebbero coperte. Non vi costa nulla.- 

concluse il proprietario giocherellando con una biro. Lily guardò i suoi genitori con aria supplichevole e loro annuirono. Sorrise e disse rivolgendosi a Jeremia 

- Bene, signor Jeremia Jansen, prepari il contratto che mi sa che metterò una firmetta!- 

- Bene, signor Jeremia Jansen, prepari il contratto che mi sa che metterò una firmetta!- 

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Lily uscì di corsa dall'ufficio e si diresse verso il box del cavallo 

-Finalmente sei mio!-

gridò andandolo ad abbracciare. Il cavallo la abbracciò a sua volta con il collo e alla ragazza scese qualche lacrima di gioia. Pensò a quanto fosse fortunata e felice per l'acquisizione di Harleem e l'entrata nella squadra u16.

  -Siamo dentro.-

Un cavallo di nome HarleemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora