Un cavallo di nome Harleem

Capitolo 12: un semplice isolamento collettivo

- PASSA!!! PASSA!!!-

- LIBERO!-

-OH!OH! QUESTO É FALLO!!!-

- Si, rigore!-

La palla toccò il dischetto bianco dipinto sul manto erboso del campo di gioco. Caldo. Troppo caldo. Ed erano solo a Febbraio. Si respirava l'aria umida delle sei di sera. Fischio, scatto, calcio.

-GOALLLL!!!!!!-

Era come la sera in cui i ragazzi erano stati rimproverati dal vice; gioia, stanchezza, adrenalina e ritardo. Liliana si sciolse dall'abbraccio della squadra e li fissò uno ad uno con volto terreo.

- Ce lo siamo scordati...-

Disse in un filo di voce. Anche i ragazzi si guardarono spaventati per poi fiondarsi in due millisecondi sui loro borsoni. Stavano imprecando tutti i santi per non farsi scoprire in ritardo. erano le sei e ventisette. Tre minuti per raggiungere l'aula magna con un aspetto decoroso. Diciassette ragazzi e una ragazza intenti a cambiarsi velocemente indossando vestiti puliti e scarpe normali. Un gruppo di adolescenti che corre per le grandi scalinate e che fa irruzione nella sala. Due piccole squadre di calcio che prendono posto velocemente e che tirano un sospiro di sollievo. Tutta la sala era rivolta verso il plinto vuoto dove si posizionò la presidente. Era così ogni settimana: annunci, reclami, novità... 

-Cari studenti, siamo lieti di annunciare la partecipazione prossima delle squadre u17, u18 e u13 ai Tre Giorni di Rotterdam dell'anno a venire! Congratulazioni!-

Tutta la sala esplose in un applauso e come da abitudine le squadre chiamate raggiunsero il palco e strinsero la mano ai vari mister, al vice e alla presidente. Poi il suo volto cambiò espressione diventando preoccupato.

- Calmi, calmi. Ho una notizia spiacevole da comunicarvi: non potremo uscire dall'accademia per un periodo indefinito a causa del nuovo virus che sta attaccando pian piano anche l'Europa oltre che al resto del mondo. Il governo ci ha concesso un semplice isolamento collettivo così da non rischiare nulla. Le gare verranno sospese fino a giugno. Mi dispiace...-

Si levò un brusio generale e tutta la squadra u17 si stava guardando preoccupata finché la presidente non riprese la parola.

-... verranno però organizzate gare di ogni tipologia dentro alle mura della tenuta così da potervi esercitare come foste in competizione.-

La notizia di poche ore innanzi aveva sconvolto tutti. Dennis era steso sul letto. E ora che si fa? Si chiedeva. Ci alleneremo e basta per i prossimi tre mesi? E i miei genitori, la mia sorellastra, quando li rivedrò? Ooh... 'sta cosa mi sta facendo uscire di testa. Guardiamola dal lato positivo... sono con i miei amici, Monte Carlo sta benone, avremo l'occasione di esplorare tutti i territori della Accademia, potremo fare dei tornei di calcio o completo... La testa di ogni ragazzo faceva gli stessi ragionamenti. 

Il giorno seguente era sabato, il giorno di San Valentino. I cuochi avevano preparato tutti i pasti in tema. Durante la notte la cavalla di Esther aveva partorito e si era unito a loro Valentino, il puledrino marroncino con la lista bianca dell'amica, che purtroppo non aveva ereditato dalla madre il mantello puntinato, bensì quello del padre, uno stallone di una studentessa della squadra seniores u21. "É tenerissimo!" dicevano tutti. Est e Lily in occasione della festa postarono i loro cavalli e in tutta risposta lo fece anche Martijn taggandole:

Milàn e Dennis (che intanto si era fidanzato con Nathalie) invece avevano pensato l'impossibile. Quella mattina si erano svegliati più presto del solito, avevano preso in braccio le loro fidanzate stando attenti a non svegliarle per poi portarle velocemente sulla barchetta a remi che si poteva utilizzare per raggiungere l'isoletta in mezzo al lago ove c'era una sorta di tempietto-portico. Le due quando si svegliarono erano stese su delle amache e ancora in pigiama. Quando notarono che erano stati i due ragazzi a portarle lì e a preparare la colazione per lor quattro non fecero altro che sorridere.

-Certo che abbiamo proprio il sonno pesante eh Lily?-

-Già Nat!-

-Sappiate che non é stato facile portarvi fin qui!-

Scoppiarono tutti in una sonora risata. Nathalie era una ragazza magrolina , quasi sembrava anoressica, ma era forte come un marinaio. Aveva i capelli biondo cenere e delle pozze blu cobalto al posto degli occhi. Le era sempre andata a genio, forse per il suo spiccato senso dell'umorismo o forse per la sbadataggine in cui anche lei si rivedeva. Dennis invece era alto, abbastanza muscoloso e aveva i capelli rossi, mentre gli occhi erano verdi smeraldo. Assieme a Nat formavano la coppia perfetta. Si completavano a vicenda e non litigavano in pratica mai.

La giornata si completò con un mini concorso organizzato dai più grandi in cui Jessica arrivò prima (conquistandosi un bacio da parte di un ragazzo più grande per cui aveva un debole). La sera ci fu il "Ballo di San Valentino" ma la squadra decise di non prenderne parte vista la stanchezza che li accomunava. Lily prese in mano il telefono e notò una notifica da Lukas, sul gruppo chat che condivideva con Douglas e Adriaan, allorché gli rispose.

L: Ciao bella come va? Ti diverti?

     Molto grazie ho passato una giornata stupenda!🥰 :L

L: Mi fa piacere, buon San Valentino!💛

A: Buon San Valentino a tutti! 💙

Grazie e a voi 😘 :L

D: Che festa di schifo però se non hai la fidanzata...😢

Dai ce l'avrai anche tu un giorno, basta continuare a provarci 👍🏼:L

Fu così che tutti si addormentarono felici. L'indomani per Lily e Martijn sarebbe stato un giorno più speciale di quello appena trascorso.