Capitolo 3: I miei occhi sono viola

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Lily pensava solo a cosa era successo il giorno precedente. Come era stato bello cavalcare per la prima volta! A scuola tutti la definivano strana, altri troppo sfacciata o fanatica dei cavalli. Era solo invidia. Lei era una ragazza come tutti, forse solo un po' più distratta.

- Bene ragazzi! siamo in seconda superiore e tra poco inizierà il progetto di scambio culturale con i ragazzi tedeschi di Norderney, nelle Isole Frisone. Quindi, vi chiedo nell'ora che seguirà di scrivere una lettera alla persona che vi verrà abbinata a estrazione. Vieni Nick, sarai il primo a pescare.-

La prof gli agitò il suo strano cilindro che neanche indossava pieno di bigliettini sotto gli occhi. Il ragazzo pescò e così fecero tutti i suoi compagni. Quando giunse il suo turno Lil sperò con tutto il cuore che le uscisse una ragazza. Che ansia... Ecco lo sapevo! pensò Un ragazzo! Mah... 'ste Isole Frisone mi convincono poco... il ragazzo si chiamava Milàn Shmidt. Non ci sarebbero stati molti problemi a scrivergli perché parlavano anche olandese dalle sue parti. Prese rapidamente un foglio e iniziò a scrivere.

Ciao Milàn, mi chiamo Lily, Lily Van Leween. Ho quindici anni e vivo a Zandvoort, un paesino di appena 17.560 abitanti che probabilmente non troverai neanche sulle cartine di vent'anni fa. Almeno é bello qui; la spiaggia, le riserve naturali e tutto il resto. Ma non ti ho ancora spiegato chi sono. Eccomi qui, alta un metro e sessantacinque e abbastanza magra da farsi sentir domandar se mangio. Ho i capelli castani e "ricci" (se così si può dire) , e adoro i colori giallo, nero e verde militare. Ho anche un'altra particolarità: i miei occhi sono viola. Ma non quel viola scuro o viola-verdino , proprio viola malva puro. Ad ogni modo, cosa ti piace fare? Io suono il pianoforte e vado a cavallo. In verità non ci vado da molto... i cavalli sono sempre stati la mia passione ma non ne avevo mai visto uno dal vivo fino a l'altro ieri. Ieri però é successa una coso strana: ho portato il mio battito cardiaco in sincrono con quello di Harleem (un frisone che viene dalle vostre parti ;-P) e sono andata come in trance, quando mi sono "svegliata" ero in un posto diverso ed ero vestita da cavallo. Ho fatto la prima cosa che mi passava per la testa e sono montata in sella a Harleem, pur non sapendo minimamente cavalcare. Beh, dopo questa piccola parentesi sugli equini torniamo a parlare di me. Io adoro praticare la "stregoneria bianca" ovvero predire il futuro, interpretare i sogni e fare piccoli incantesimi. Spesso sogno cose che sono o diverranno vere. Per esempio, una notte ho sognato che Papa Benedetto XVI era morto e qualche giorno innanzi ci ha lasciati. Il problema é che l'ultima volta che ho sognato qualcuno morto era Zelensky... speriamo che sia uno dei rari casi in cui i sogni non si avverano. E tu? Hai una vita movimentata come la mia o sei uno di quei ragazzi che stanno tutto il giorno a giocare ai videogiochi e/o provarci con le ragazze? Fammi sapere. Ti allego alcune foto che ho scattato e fatte stampare di recente. Ciao, Lily.

- A te chi é capitato?-

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- A te chi é capitato?-

domandò Lil a Jenny, la sua migliore amica

- Mah, una ragazza che si chiama Emma Muller. A quanto mi ha detto la prof é lontanamente parente della Von der Lyen... una di classe insomma...-

Lily guardò la compagna. Non era per nulla una di classe! Era una delle classiche ragazze che si vestono sempre (a prescindere dal meteo) in jeans, top e scarpe bianche, e si truccano sempre con l'eyeliner un po' troppo marcato... Nonostante tutto era simpatica ed era sua amica. Lil si guardò. Si sentiva diversa. Era esattamente il contrario: pantaloni sportivi neri e lunghi tutto l'anno, felpe o maglie lunghe e stivali. Solo stivali o scarpe da ginnastica come si deve. Trucco? Mah... Lei si truccava solo se andava fuori a cena o si dipingeva la bandiera della squadra di calcio che tifava sugli zigomi quando andava a vedere le partite a casa degli amici. Alle coetanee non interessava lo sport. In realtà neppure ai genitori e così da un giorno a l'altro Lily si stufò e iniziò a diventare tifosa con gli amici maschi. Lei adorava stare con i maschi! Sosteneva che le femmine fossero pettegole e irritanti come delle galline in un pollaio, a quell'età. I ragazzi invece erano stupidi e divertenti. La facevano sentire a proprio agio tra di loro. I suoi migliori amici erano Adriaan, un fanatico di calcio italiano; Douglas, un ragazzo molto filosofico e Lukas, un mezzo pazzo che Lil aveva anche frequentato per un paio di mesi. Avevano addirittura le maglie della squadra di calcio che tifavano con. il loro nome! Quando Lil era con loro tutto le sembrava più ovvio e semplice, come fosse sulle nuvole.

 il loro nome! Quando Lil era con loro tutto le sembrava più ovvio e semplice, come fosse sulle nuvole

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Un cavallo di nome HarleemWhere stories live. Discover now