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Beidou li attende a bordo, con le mani sui fianchi e una faccia seriosa in modo eccessivo.

Kuni attraversa il ponticello per primo, senza fiatare, ancora con i vestiti strappati e la benda su un braccio. La guarda di sfuggita, con la sua classica espressione di noncuranza stizzita, e per lei è chiaro che sia meglio non chiedere. Subito dietro, Layla ha la mano nella sua e gli si affretta appresso, salutando con un sorriso imbarazzato.

Poi, Kazuha. "Scusaci per il ritardo" le dice subito. Lei fa un cenno. "Sono successe... delle cose."

"Immaginavo, scricciolo."

Ma alle sue spalle c'è Heizou, che resta ad attendere prima del ponticello a braccia conserte.

Beidou l'ha già visto, ovviamente. A ogni loro viaggio a Inazuma, quel ragazzo si presenta come un fidanzato puntuale. Le sfugge un sorriso, verso di lui, perché chi vuol bene a Kazuha è famiglia, e del resto poco importa.

Heizou la saluta con un gesto veloce, appena accennato, come un breve saluto militare: le dita che toccano la fronte e se ne allontanano.

"Il tuo amico... viene con noi?" chiede Beidou a Kazuha, che prima di rispondere abbassa lo sguardo e diventa rosso.

A quel punto, inizia a preoccuparsi.

"Va tutto bene? Che succede?"

"Uhm, io... dovrei parlarti di una... situazione."

Sembra in imbarazzo sul serio. Non le è mai capitato di vederlo così. "Che avete combinato? Hai bevuto di nuovo, Kazuha?"

"Eh?" La guarda alzando il mento di scatto. "Ma no! Non è niente di brutto."

"Ah, e allora perché tutte queste cerimonie?"

Heizou si schiarisce la voce, entrambi si girano verso di lui. "Posso avvicinarmi?"

"Ma certo."

Kuni non sa nulla di quel che dovrebbero dirsi, ma pensa di poter approfittare del momento. "Vieni?" chiede a Layla, e la trascina via. Lei si lascia condurre.

Non vanno lontano; solo nella cabina di lui, che subito richiude la porta. Gli è mancato quello spazio. Ormai lo sente familiare, sa che ne conserverà il ricordo.

Torna a guardare Layla.

"Devo chiederti una cosa."

Lei inclina la testa, sembra prepararsi ad ascoltare. "Dimmi."

Era più facile immaginare di dirlo, ma ok. "Uh, volevo chiederti... cosa hai sentito, di quel che io e Raiden ci siamo detti."

Lei ci pensa su, e questo è già una risposta.

"C'è qualcosa che non avrei dovuto sentire?" gli chiede, cauta.

"No, no. Cioè, dipende. Non ne ho idea."

"Non credo che ci sia."

"Va bene, ma..." Kuni si gratta una guancia, così, per far qualcosa. "Sono questioni piuttosto complicate per me, e vorrei capire cosa hai capito tu, se ti va."

"Mh..."

Esita. Allora dev'esserci qualcosa che non va.

Oh. Allora davvero qualcosa non le piace. Allora forse quel che ha sentito la disgusta, lo rende indegno di stare con lei. Kuni abbassa lo sguardo e si rassegna, prima di capire, perché del resto stava andando tutto troppo bene, chiaro, mancava Raiden a rovinare tutto, come ha potuto non aspettarselo?

"Kuni..." continua Layla, dopo una pausa troppo lunga. "A dire il vero, ho paura di dire le cose sbagliate. Scusami. Non so come potrei parlarne senza..."

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