bonus track - 02 - You can try to smooth me down

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Quando entra nella sala, i tacchi cozzano con il marmo del pavimento. Fanno troppo rumore. Aveva già pensato, in effetti, che quelle scarpe siano troppo rumorose. Troppo appariscenti.

Nahida ha un'espressione seria, e questo le dice già tutto quel che serve sapere.

"Conosci già il motivo per cui ti abbiamo convocata qui, Layla?" le chiede.

Abbiamo. Un plurale che include Cyno, alla sua sinistra, e Alhaitham, a destra. Layla guarda entrambi, prima uno e poi l'altro, in fretta. Torna al centro e annuisce, poco convinta.

"Credo..."

Cyno fa un passo in avanti. Ha un'aria fin troppo formale, non è abituata a vederlo così; è successo solo un'altra volta. Quando Kuni ha quasi...

Oh, già. A questo non bisogna pensare.

Ops. Scusa.

"Sappiamo che non è un momento semplice e non c'è nessuna intenzione di crearti problemi, quindi facci sapere se preferisci interrompere il discorso, in qualsiasi momento. Va bene?" le dice Cyno.

Fosse così facile.

Annuisce.

Se potesse, lo avrebbe chiesto fin da prima. Fin da subito. Fin dal giorno della sua nascita, forse. No, non nel senso che preferirebbe non essere mai nata; solo nel senso che avrebbe voluto poter dire a tutti di... star zitti. Di andar via. Di lasciarla stare, di non parlarle.

Ma a che servirebbe?

Lui continua. "Abbiamo... constatato che la tua retta per l'Akademiya non è stata pagata, da qualche tempo. Volevamo dartene notizia con calma, senza fretta, ma... visto quel che è successo..."

Si ferma. La osserva. Attende.

Layla stringe un po' gli occhi, decisa a mostrarsi in grado di sostenere quella conversazione. "Sì, capisco."

Ovvio. La manderanno via, non possono tenerla lì senza che nessuno paghi. E lei non ha niente. Non ha assolutamente nulla, se non i vestiti e i pochi libri nella sua stanza. Non potrà mai più studiare, non potrà far altro che perdere ogni cosa.

Anche se non è colpa sua.

O magari lo è. Magari lo è e non lo ricorda. Magari qualcosa le sfugge. Magari lo merita.

Si sente... confusa.

Cyno si gira verso Nahida, prima di proseguire. "Allora abbiamo pensato che, visti i tuoi risultati, in effetti non potremmo fare a meno di un'astrologa capace come te. Il futuro di Rtawahist è nelle tue mani. Serve qualcuno che, una volta completati gli studi, divenga insegnante, e porti la scuola al livello che aveva decenni fa."

Dovrebbe reagire, ma non lo fa. Non ci riesce.

"Vorremmo..." aggiunge Cyno, "chiederti se ti andrebbe di continuare comunque, fino a quando potrai contribuire con l'insegnamento."

Nahida solleva una mano, un dito verso di lei, il viso allegro. "E a Sumeru tutti i dipendenti dell'Akademiya hanno diritto a un'istruzione gratuita. In pratica, ti assumerei soltanto qualche anno in anticipo."

"Tecnicamente, non ti assumerebbe. Non ancora" dice Alhaitham, a braccia conserte e occhi socchiusi. "Però potresti svolgere qualche lavoro per noi."

Ed è... tremendo. Non si è accorta di aver stretto i pugni. Non li sta guardando, non potrebbe. Può solo fissare il pavimento, il marmo.

Chiaro, elegante e perfetto.

"Io..." mormora. "Non so... cosa dire."

Nahida rilassa le spalle, la scruta. Poi le si avvicina in fretta, le prende le mani fra le sue. La porta a guardarla. "Lo so, è strano. Ma non è soltanto per Kuni, che te lo propongo. Sei preziosa sul serio, Layla. Ti prego, rimani."

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