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L'atmosfera non è proprio delle migliori: Kaveh è già ubriaco e ha preso a blaterare di Alhaitham, con cui ha avuto l'ennesima discussione; Tighnari, piuttosto infastidito dalla musica ad alto volume, se ne sta con le braccia incrociate, in silenzio; Cyno tenta di non bere troppo, perché sembra che serva qualcuno sobrio e responsabile a quel tavolo; Layla è stretta nelle spalle e si impegna a occupare meno spazio possibile.

Lui sta provando a ubriacarsi, in effetti. Il suo corpo è minuto, dovrebbe servire poco. Un tempo funzionava; oggi, per qualche ragione, è già al quinto bicchiere colmo, ma ancora non si sente brillo.

Ne riempie un altro.

"Non stai esagerando?" gli chiede Cyno.

"No, papi. Sono sobrio. E tu?" Lo riempie anche a lui.

"Be', magari un altro..."

Tighnari lo guarda male, ma non parla.

"E allora gli ho detto..." biascica Kaveh. "Gli ho detto... ma perché dovremmo dar per scontato che io non possa trovarmi una brava ragazza e sposarla, e scappar via da questa casa?"

"Esatto" gli dice, anche se non ha ben presente l'inizio del discorso. "Dovresti, Kaveh." Beve. Scambia uno sguardo con Cyno, sorride. "Layla, bevi?"

"No, grazie..."

"Dai, solo un bicchiere. Offro io."

"Mh... allora ok, ma solo uno..."

"Non devi bere per forza" le dice Tighnari. "Stasera sono tutti un po' troppo allegri, mi sembra."

"Perché non prendi un bicchiere anche tu? Non morirai, se per un giorno ti ubriachi. Che noioso."

Tighnari sta per rispondere, ma Cyno lo ferma con un gesto.

Come se volesse dirgli: lascialo perdere.

Che fastidio. Ha solo un po' voglia di far casino, niente di pericoloso. Quegli imbecilli pensano di uscire insieme come fossero degli studenti adolescenti... e poi nemmeno bevono abbastanza. Solo Kaveh sa come ci si diverte.

"Appunto" sta dicendo Kaveh, intanto, a chissà chi di loro. "Voglio dire, chi ha deciso, poi, che io sia gay?"

"Esatto, diglielo. Qui mi pare esista un'ossessione, al riguardo." Si china sul tavolo verso Kaveh, che lo osserva con occhi lucidi; è totalmente andato. Che carino.

"Già. E tutti pensano che io non possa..." Si ferma, ci pensa. "Che io non possa trovare qualcuno che non sia lui, capisci? Come se fosse... l'unico."

"Infatti."

"Vorrei solo un'opportunità di provare qualcosa di diverso, ogni tanto. Ci si stanca, lo sai, a sopportarlo ogni giorno, ogni giorno..."

"Senza dubbio."

"Non prenderlo in giro" dice Tighnari a bassa voce. "Kaveh, vuoi che ti riaccompagniamo a casa? Secondo me sei stanco."

C'è un sapore amaro, nell'aria. Forse è perché anche lui ha bevuto troppo, e finalmente starà facendo effetto; oppure è una tristezza che aleggia intorno a loro, senza motivo, e va scacciata. Va distrutta.

"Ma del resto" dice ancora Kaveh, senza ascoltare, "dove trovo qualcuno che possa volere... uno come me?"

Layla, che gli siede accanto, si gira e si porta una mano sul petto. "Oh no, Kaveh, cosa dici? Tu sei adorabile, non pensare queste cose!"

"Dai, portiamolo a letto" insiste Tighnari, e Cyno sta per alzarsi ed eseguire.

Il momento perfetto.

"Kaveh, scusa se te lo chiedo... Sei mai stato con qualcuno?"

House of MemoriesWhere stories live. Discover now