38 - Finale|| Benvenuta

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8 settembre 2023, Napoli- Posillipo, 22:00

Beppe era appena rientrato in casa, aveva appena finito di sistemare il giardino dal matrimonio. Paola, Massimo e Sofia lo avevano aiutato a pulire ma si era fatto tardi, quindi lui dovette sistemare i tavoli e alcune decorazioni.

Sofia era già nel letto, stremata, era quasi all'ottavo mese e non poteva sforzarsi più di tanto. Quel giorno in particolare non si sentiva per nulla bene. Aveva avuto dei crampi molto forti e sensazioni dal suo punto di vista preoccupanti. Non aveva detto nulla a Beppe o agli altri, non voleva rovinare la giornata.

Quando Beppe la raggiunse nel letto Sofia avvertì un crampo fortissimo e non poté fare a meno di urlare. "Cazzo..." Disse subito dopo, toccandosi la pancia. "Cosa succede Sofì, tutto apposto?" Disse Beppe preoccupato. "Niente, è da oggi che ho sti crampi, ma credo sia normale." Disse lei per tranquillizzarlo. "Andiamo all'ospedale?" Disse lui. "Ma figurati, credo sia normale." "Un 'credo' non mi basta...vestiti che andiamo." Disse lui agitato. Sofia fece per alzarsi e raggiungere. "Ma figurati, Beppe sto benissimo...AAAHHHH." Urlò lei. Una pozzanghera rossa si creò sotto di lei.

Beppe rimase inorridito di fronte alla scena, capendo istantaneamente che qualcosa di grave stava accadendo. "Oh mio Dio, Sofia! Sta' calma, ti aiuto!" disse, afferrandole la mano e cercando di sollevarla dal letto. "Andiamo all'ospedale, non possiamo rischiare!" esclamò agitato. "Ma non è presto per partorire?" Disse Sofia, in preda al panico e al dolore. "A quanto pare no."

Sofia, in preda al dolore, acconsentì e insieme si affrettarono verso l'auto. Entrambi erano terrorizzati e preoccupati per la salute della bambina non ancora nata. Mentre Beppe guidava verso l'ospedale più vicino, cercava di mantenere la calma nonostante il panico che lo avvolgeva. Sofia continuava a provare dolori intensi e l'angoscia cresceva ad ogni momento che passava.

"Resisti, Sofia, siamo quasi all'ospedale", disse Beppe cercando di rassicurarla. "Dobbiamo farcela, pensa alla bimba", continuò, con la voce carica di apprensione. Sofia annuì con fatica, stringendo la mano di Beppe.

Finalmente, dopo un tragitto che sembrava interminabile, arrivarono all'ospedale. Sofia venne immediatamente presa in carico dal personale medico, che la portò nella sala parto. Beppe, sconvolto, si sedette in una sala d'attesa, desiderando che tutto andasse per il meglio.

Il tempo sembrava scorrere lentamente mentre Beppe aspettava notizie sulla condizione di Sofia e del loro bambino. Aveva il cuore in gola e una paura insopportabile lo affliggeva. Poi, finalmente, un medico si avvicinò a lui.

"Signor Beppe, sua moglie ha avuto un'emorragia, ma siamo riusciti a stabilizzarla", disse il medico, cercando di essere il più rassicurante possibile. "la bambina è prematura, ma è nata e stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci che riceva le cure necessarie", continuò.

Beppe si sentì sollevato nel sentire che Sofia era stabile, ma l'emozione si mescolava al dolore per la situazione della bambina. "Posso vederli?", chiese con voce tremante.

Il medico annuì e guidò Beppe nella stanza dove Sofia si stava riprendendo dal trauma dell'emorragia. La donna sembrava esausta, ma Beppe notò un debole sorriso di incoraggiamento sul suo viso. Si avvicinò al suo letto, prendendole delicatamente la mano.

"Sofia, come stai? E la bambina?" chiese Beppe, la voce ancora carica di preoccupazione.

Sofia sorrise debolmente, cercando di trasmettere tranquillità. "Beppe, è nata. È veramente nata... Elena", disse con affetto, le lacrime scivolando sulle sue guance.

Beppe si commosse, stringendo la mano di Sofia con amore. "Elena... benvenuta nel mondo, piccola guerriera", sussurrò, cercando di trattenere l'emozione nella sua voce.

In quel momento, nonostante le avversità, Beppe e Sofia trovarono la forza e la gratitudine di avere la loro bambina al mondo. Anche se la strada sarebbe stata difficile, erano pronti ad affrontarla insieme, con amore e determinazione.

Beppe e Sofia si guardarono negli occhi, consolandosi l'un l'altro e promettendosi di affrontare ogni sfida per proteggere e crescere la loro piccola Elena. Insieme, avrebbero dato vita a un nuovo capitolo della loro famiglia, colmando la loro casa di amore, speranza e resilienza.

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9 Settembre 2023, Ospedale di Napoli, 11:00

La coppia di neo sposi si era precipitata all'ospedale dopo essere stati informati della nascita. Sia Paola che Massimo erano felicissimi, nonostante la storia dietro a quella nascita fosse triste, Elena aveva portato gioia nei cuori di tutti a sole 12 ore di vita.

"Congratulazioni...vecchio mio, adesso sei nel club."Disse Massimo abbracciando il suo migliore amico. Paola si avvicinò alla culla vicina la letto di Sofia e osservò piccola, sentendo un goccio d'invidia perché quell'emozione lei non l'avrebbe mai potuta provare. "È bellissima, ha i tuoi occhi Sofia." Disse guardandola. "Paola...grazie. Lo so che non è facile per te e ti ringrazio di essere venuta lo stesso." Disse Sofia guardando l'amica negli occhi. "Volevo chiederti...se volessi essere la sua madrina per il battesimo. Ci sei sempre stata per me mentre ero incinta nonostante tutto quello che ti ho fatto...hai avuto il coraggio di perdonarmi e solo questo prova il cuore d'oro che hai. Penso che non finirò mai di doverti delle scuse e di esserti grata." Paola sorrise. "Sono contenta che tu possa essere madre Sofia, è una delle cose più belle al mondo, quando avevo Futura mi sentivo così e anche con Pietro. Si è vero, tu hai fatto delle cose terribili, ma come tutti, non lo hai fatto per cattiveria. Pensavi fosse la cosa giusta...almeno nella tua visione distorta dalla rabbia e dalla tristezza. Ora hai capito e hai avuto la forza di redimerti ed è quello l'importante. Io non sarei qui se non fosse stato per te."

Le due donne si abbracciarono. Da lì sarebbe nata una bellissima amicizia, duratura e potente, che le avrebbe legate per sempre. "Lo sai Sofia? Non sei poi così male."

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleWhere stories live. Discover now