26 || Richieste impossibili

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25 Marzo 2023, Napoli, 19:30

La convivenza di Paola e Massimo andava benissimo, ormai la loro famiglia era perfettamente costituita e solida. Il benefico maggior quello di Paola, mente Massimo aveva già avuto l'esperienza di avere una famiglia, per lei quello era un mondo completamente nuovo, non aveva mai avuto l'occasione di avere una famiglia normale e tutto quello la riempiva di gioia.

Come tutte le sere stava preparando la cena, lei di solito rientrava prima di lui, quindi faceva cena per lei e per Pietro per poi lasciargli qualcosa da scaldare. Anche se a volte il comandante le faceva una sorpresa e cucinava lui, ed era di sicuro meglio di lei.

Ad un certo punto si sentì toccare i fianchi da dietro. "Ma sei già qui?" Chiese lei sorridendo. "Sono rientrato prima perché volevo farti una sorpresa, ma mi hai preceduto." Disse lui, dandole un bacio per poi togliersi la giacca. "Bene, allora può iniziare a tagliare le cipolle comandante." Paola gli porse un tagliere con tutto l'occorrente. "No, le cipolle no." Rise lui prendendolo e poggiandosi sul mobile della cucina. "Oh, cipolle si." Paola lo guardò divertita mentre lui faceva una smorfia scherzosa. "Va bene, va bene. Taglio io le cipolle questa volta."Disse Massimo, prendendo un coltello affilato dal tagliere. Iniziarono a preparare la cena insieme, ridendo e scherzando come facevano sempre.

Mentre tagliavano le verdure e si scambiavano occhiate compiaciute, Paola si sentiva grata per aver trovato Massimo. Era un uomo premuroso, dolce e sempre pronto a fare sorprese per renderla felice. Aveva riempito il vuoto nella sua vita, donandole l'amore e la famiglia che aveva sempre desiderato.

Pietro, il figlio di Massimo avuto dalla precedente relazione, era diventato il loro punto di unione. Paola lo adorava come se fosse suo figlio e aveva instaurato con lui un rapporto speciale. Anche Pietro amava Paola e si sentiva parte integrante di quella famiglia felice.

Mentre la cena cuoceva, Paola si avvicinò a Massimo e gli abbracciò la vita da dietro. "Sei il mio eroe, sai?" gli disse dolcemente. "Sei entrato nella mia vita e l'hai trasformata in un sogno. Grazie per tutto quello che fai per noi." Massimo si girò verso di lei, abbracciandola e baciandola con affetto. "Anche tu sei il mio sogno diventato realtà, Paola. Sono felice di averti accanto. Siamo una famiglia perfetta e non cambierei nulla della nostra vita."

Dopo cena Massimo si andò a fare una doccia mentre Pietro e Paola erano sul divano. "Ti va di giocare al nostro gioco?" Chiese Pietro a quella che ormai considerava sua madre. "E me lo chiedi pure? Dai accendi la play io prendo i controller." Disse lei ridendo.

Massimo usci dal bagno per trovarli a giocare come due bambini, e tecnicamente uno dei due lo era, sul divano, mentre esultavano per le loro vittorie. "Posso unirmi a voi o disturbo?" Chiese lui sedendosi tra loro. "Disturbi, io voglio stare vicino a Paola." Disse lui alzandosi e mettendosi vicino a lei, con la testa appoggiata alla spalla. "Grazie eh." Disse lui facendo una faccia scherzosamente  offesa.

"Ok, ok, puoi stare, ma lasciaci giocare." Disse lui. Massimo si posizionò vicino a Pietro, mettendo un braccio attorno alla sua spalla e dando un bacino a Paola.

"Ma lo sapete che la mamma di Cristian è incinta?Avrà una sorellina." Disse Pietro all'improvviso. "Posso averne una anche io? Potete fare un altro figlio?" Disse all'improvviso. Massimo impallidì mentre Paola cercò di cercare un modo intelligente per rispondere. "E perché dovremmo? Abbiamo già te che basti e avanzi, piccola peste. Poi altre teste calde come tuo padre mi farebbero impazzire." Disse Paola ridendo, provando a nascondere la tristezza

La questione morì in fretta, ma una volta in camera da letto, Massimo si avvicinò a Paola. "Tutto bene Pa'?" Disse lui, cingendole la vita con le mani da dietro. "Si, solo un po' scossa per la domanda di Pietro, mi dispiace non poterlo accontentare, io un figlio da te lo vorrei tanto." Disse Paola triste. "Paola, guardami."Paola si girò. "Io ti amo per quella che sei, e quando ho accettato di stare con te ho accettato anche questa condizione, perché non mi importava. Poi c'è Pietro, con lui sei una mamma fantastica, non lo ho mai visto così felice. Tu sei una delle persone più forti che io abbia mai conosciuto, ne hai passate di tutti i colori e ti sei sempre rialzata, più forte di prima, e sei sempre riuscita ad essere la persona amorevole e dolce che sei, e io per questo ti ammiro moltissimo. Non mi importa se non puoi darmi dei figli, non è quello che voglio da te, io voglio che tu sia te stessa, la donna che amo." Paola era in lacrime per le parole di Massimo, e poggio il viso sulla sua spalla, Massimo la abbracciò.

Avevo detto che sarebbe uscita domani? SI.

Non ho resistito a scriverla tutta oggi? ESATTAMENTE



Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleKde žijí příběhy. Začni objevovat