34 || Guerra e Pace

156 8 4
                                    


25 Maggio 2023, Napoli Posillipo, 20:30

Beppe e Sofia erano appena rientrati a casa, Sofia è stata tremendamente silenziosa per tutto il giorno. Voleva comportarsi in modo indifferente prima del conforto, ma era troppo arrabbiata. Beppe notò subito qualcosa di sbagliato in lei e decise di interrogarla. "Sofi, cos'hai?" Disse lui sfiorandole i capelli delicatamente. "Niente, sono solo un po' stanca." Disse lei, scansandosi bruscamente. "Sai, ho passato un bel po' di tempo nell'archivio, a sistemare dei fascicoli, e mi è capitato tra le mani quello di Kubra."

Beppe guardò Sofia, preoccupato e confuso. "Cosa c'è nel fascicolo di Kubra?" chiese, cercando di comprendere la situazione. Sofia si sedette sul divano, con le mani tra le ginocchia, evitando lo sguardo di Beppe. "Ho scoperto che Kubra è tua figlia, Beppe. Nel fascicolo c'è la prova schiacciante che tu sei suo padre biologico," disse, la voce piena di tristezza e rabbia. Beppe rimase senza parole, un misto di sorpresa, rimorso e paura lo invase. Non sapeva come reagire, cosa dire. "Sofia, ti prego, permettimi di spiegarti," disse Beppe, cercando di avvicinarsi a lei. Sofia alzò lo sguardo, le lacrime rigavano il suo viso. "Spiegarmi? Come hai fatto a nascondermi una cosa così importante? Come hai potuto tradirmi così?" disse con voce rotta. Beppe si inginocchiò di fronte a lei, prendendo le sue mani nelle sue. "Sofia, ti prego di ascoltarmi. Ho commesso un errore enorme nel non dirti la verità, lo ammetto. Ero spaventato di perderla, di nuovo. Prima non eri molto comprensiva e io e Massimo avevamo paura che l'avresti trasferita immediatamente. Ma non è una scusa valida, lo so. Ti chiedo perdono e ti prego di darmi la possibilità di spiegarti tutto."

"Spiegare cosa Beppe?Lo sai che io rischio il lavoro vero? Ma non è quello che mi interessa, avresti dovuto dirmelo. Volevi iniziare una famiglia con me e MIA figlia senza dirmi che ne avevi già una? Ma dai." Sofia fece un lungo sospiro. "Dammi un buon motivo per non chiamare il ministero, hai 5 minuti. Da quanto lo sai? Come lo sai, sopratutto?"

Beppe guardò in basso. "Orami lo so da un bel po', quando è arrivata in carcere ho subito visto che quella ragazza aveva dentro di se una rabbia incontenibile, ho fatto delle indagini e ho scoperto che la madre era Latifah, una donna di cui ero follemente innamorato ma che pensavo mi avesse tradito con mio fratello, l'ho lasciata prima che potesse dirmi che aspettava Kubra. Appena l'ho scoperto l'ho contattata e ha confermato che ero il padre." Beppe sospirò di nuovo e guardò negli occhi la donna che tanto amava. "Lo sai in che condizioni erano? Si era dovuta ridurre a fare la prostituta per mantenere lei e Kubra, però non bastava. Un giorno, in un atto di disperazione, chiese a Kubra di fare lo stesso e lei la accoltellò dalla rabbia, ed è finita in IPM."

Gli occhi di Sofia si illuminarono, per la pena che provava in quel momento, ma non era ancora convinta. Beppe continuò. "Il rapporto tra le due era drastico, ho provato a farle riconcigliare ma nulla da fare. Poi un giorno mi hanno chiamato, più o meno quando sei diventata direttrice, e mi hanno detto che era morta. Sofia, tranne me quella ragazza non ha nessuno, devo essere il padre che non sono stato, e non te l'ho detto perché non volevo perderla,  mi rendo conto di  aver sbagliato, ma ti prego capisci il mio punto di vista."

Sofia si prese un secondo per riflettere, era parecchio scossa dalla storia ma la sua indagine non era finita. "La ragazza lo sa? Chi altro lo sa?" Beppe riprese. "Si, lo ha scoperto da poco e non l'aveva presa bene all'inizio, sa di me e te e dice che le va bene, l'importante che io non venga trasferita e che la supporti sempre. Lo sa Massimo e basta. Paola non ne ha idea perché ho chiesto a Massimo di mantenere il segreto." 

"Beppe, mi serve tempo per elaborare e per pensare, lo stress non mi fa bene e quindi me lo eviterò. Stasera dormo sul divano, siamo a casa tua." Disse Sofia triste e delusa. "Capisco, ma sul divano ci dormo io, tu sei incinta." Disse Beppe per poi alzarsi.


25 Maggio 2023, Tribunale di Napoli, 14:30

Durante la pausa pranzo un uomo in giacca e cravatta si avvicinò all'ufficio di Paola. Bussò e con faccia sorpresa Paola lo fece entrare.

"Lorenzo...che ci fai qui?" Disse lei, seduta alla sua scrivania. Lui aveva un sorriso dolce sulla faccia, come sempre. "Ciao Paola, sto giù a Napoli per lavoro e ho pensato di venirti a trovare, non sapevo fosse al tribunale adesso. Volevo dirti una cosa."

Paola fece u  sospiro."Ho chiesto il trasferimento per stare vicino a Massimo, ora conviviamo e teniamo suo figlio a settimane alterne." Disse lei per rimarcare il fatto che non voleva fare più tentativi. Lorenzo sorrise. "Sono contento che tu sia felice, te lo meriti, e sono contento che tu abbia trovato un uomo che ti fa sentire bene." Disse lui, Paola era sorpresa ma comunque sorrideva. Lui continuò."Sono passato per dirti che mi sposo, è da un po' che frequento una donna, una collega, ed è successo. Mi sembrava corretto dirtelo." Disse lui . Paola tirò un sospiro di sollievo. "Meno male, pensavo tipo ad un 'non posso vivere senza di te', 'mi manchi', 'voglio darci un'altra possibilità':.."Paola si mise a ridere. Anche Lorenzo si mise a ridere. Paola si alzò dalla poltrona, lo raggiunse zoppicando e lo abbracciò."

"Sono così felice che tu abbia trovato qualcuno che ti ami, te lo meriti tutto. Mi dispiace per 2 anni fa...è colpa mia se il nostro tentativo è andato male..." Disse lei un po' triste. "Al cuor non si comanda Paola, lo dicevi sempre tu, e poi se non fosse successo non avrei incontrato Elisabetta, quindi ti devo ringraziare." Disse lui ricambiando l'abbraccio.

I due si strinsero per un po' e poi si lasciarono andare. "Quindi pace fatta?"Disse lui. "Direi proprio di si." I due rimasero a parlare ancora un po', riscoprendo vecchi ricordi e parlando del presente e del futuro. Per fortuna il loro rapporto si era consolidato in un'amicizia.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleWhere stories live. Discover now