2||Domanda a sorpresa

205 10 2
                                    

IPM di Napoli, 12:30

Per tutta la mattinata le cose procedettero normalmente, ma Sofia non riusciva a togliersi dalla testa il fatto che Massimo la stesse fissando, per una volta la sua solita indifferenza era stata superata dalla curiosità.

Per quanto lei fosse sempre riuscita a inquadrare fin da subito le persone che aveva davanti, con lui era diverso, non riusciva a farsi un'idea chiara; Subito lo riteneva un'idiota, molto impulsivo e che credeva nella favoletta che tutti i ragazzi che entravano lì dentro si potessero salvare con i vizi e le coccole, poi con il tempo si rese conto che il suo metodo non era poi così sbagliato; ma la cosa che non riusciva a mettere bene a fuoco era cosa pensasse di lei, se la odiasse per la storia di Paola o se gli fosse già passata, visti i suoi comportamenti più "gentili" delle ultime settimane.

Vista la lunga mattinata di lavoro, decise di sgranchire le gambe e schiarire la mente alzandosi dalla sue poltrona per guardare il mare dalla finestra dell'ufficio, mostrando un raro momento di debolezza e spensieratezza. Poi raggiunse il collo con una mano e afferrò il suo ciondolo che sempre aveva con se. Un piccolo medaglione dorato con una 'E' incisa su entrambe le facce, lo aprì per rivelare la foto di sua sorella, probabilmente l'unico motivo per cui fosse lì.

*toc toc* Si udì un bussare sulla porta. "Posso entrare?" Disse una voce maschile che lei conosceva bene.

Sofia fece un salto per la sorpresa, chiuse il ciondolo e si girò. "Entra pure".

Beppe si fece avanti e si grattò la testa mentre sporgeva la sua domanda." Senti, io e Massimo stavamo andando a prendere un caffè al bar qui fuori, vuoi per caso qualcosa?".Di certo non si aspettava questo tipo di domanda, anche perché comunque non aveva legato con nessuno del personale, almeno, non così tanto, ma comunque rispose con un tono misto tra insicuro e serio. "Ehm, non ho molta fame ma comunque mi farebbe piacere un cornetto, vieni che ti do-" Venne interrotta." No, no stai tranquilla, offriamo noi, te lo porta su Massimo tra un po'." Sofia accennò un mezzo sorriso."Grazie."Poi fece una delle sue solite facce un po' schive e tornò a sedersi.

_______

Massimo stava salendo le scale dell'ingresso che un sacco di buste in mano, ciascuna con il nome del destinatario.

Maddalena, Lino, Mario.......Sofia.

Appena lesse il nome si bloccò per un nano instante, non era molto contento di dover interagire con lei, specialmente dopo lo scambio di sguardi di qualche ora prima, non voleva cadere in qualche conversazione imbarazzante, ma conoscendo la nuova direttrice e la sua indifferenza probabilmente se ne era già scordata.

Scorse la donna guardare il cellulare seduta sul divano presente nell'ufficio e dopo un sospiro si decise a bussare.

Dopo aver ricevuto il permesso di entrare si avvicinò al divano e scosse le spalle di Sofia."Ecco la tua brioche."La donna la prese e lo ringraziò con un tono molto abbastanza freddo.

Dopo un veloce scambio di sguardi il comandante prese per ritornare alla sua postazione e mangiare il suo pranzo quando venne colto da una mossa inaspettata di lei." Perché oggi mi stavi fissando?" Chiese la direttrice mentre apriva l'involucro del cibo con molta tranquillità. Massimo congelò, non si aspettava minimamente questa domanda."Di cosa sai parlando?"L'uomo fece finta di niente e si finse sorpreso dalla domanda."Lo sai benissimo, oggi mentre stavo lavorando ho alzato lo sguardo e ti ho beccato a guardare nella mia direzione, e non è neanche la prima volta. Perché, Massimo?" Sofia rispose sicura di se. Massimo rimase sorpreso dal fatto che non lo avesse chiamato 'comandante' come aveva sempre fatto, aveva da poco smesso di dargli del lei.

"Lo vuoi proprio sapere?" Disse lui con aria rassegnata."Si, mi hai incuriosito sai, ora non puoi lasciarmi sulle spine." Massimo senza dire nulla si avvicinò e si sedette sulla poltrona davanti a lei e fece "È un abitudine per me guardare da quella finestra di tanto in tanto, è quasi un riflesso automatico, però diciamo che sono abituato a vederci qualcun'altro." Sofia colse immediatamente il punto e fece una faccia più dolce del solito. "Ti manca così tanto?... Nel senso, nel periodo in cui sono stata qui ho sempre visto che eravate molto legati..." Disse con tono interrogativo e poi serio, per un secondo si era lasciata scappare un momento di debolezza e per non darlo vedere cercò di rimediare con un tono più disinteressato, ma Massimo se ne accorse.

"Si eravamo molto legati..." Disse Massimo sospirando con un mezzo sorriso sul viso, alzandosi e lasciando Sofia lì, perplessa e con la sua brioches in mano.

Finalmente era riuscito a confermare la teoria di quella mattina, aveva intravisto il lato di Sofia che non era mai trasparito fino a quel giorno.

A.n

Probabilmente ho scritto male brioches ma sono troppo pigra per cercare come scriverlo correttamente.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleWhere stories live. Discover now