30 || Situazioni imbarazzanti

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2 Aprile 2023, Napoli, 21:30

Paola entrò in casa esausta, era stata una lunga giornata, l'unica cosa positiva era stata la visita di Sofia, che le aveva tirato sul il morale. Ora doveva in qualche modo scusarsi con Massimo.

Arrivata in casa trovò un tavolo  imbandito in terrazza, con delle candele e dei piatti particolarmente belli. Arrivata in cucina trovò Massimo ai fornelli, che le cucinava una cenetta che solo dall'odore sembrava succulenta. Posò le borse e il bastone sul divano e gli andò dietro. "Comandante ha preparato la cena?" Disse lei abbracciandolo. "Si, dottoressa, e se lei vuole accomodarsi al tavolo, sarà servita tra un secondo." Disse lui girandosi e dandole un bacio.

"Massimo." Disse lei un secondo seria. "Mi dispiace per l'altra sera, sono stata esagerata quando sapevo che la situazione non era proprio colpa tua.". Lui la abbracciò. "Paola, avevi tutto il diritto ad essere arrabbiata, l'errore è stata mio... Sono fortunato che tu mi abbai perdonato, e ti prometto che mai più succederà una cosa del genere. Non posso neanche immaginare come tu ti possa essere sentita...." Disse lui. "Brucia." Disse lei. "Cosa?". "La cena, brucia." Massimo si girò e di fretta spense il fuoco.

"Per un pelo." I due si sedettero a mangiare.

Mentre gustavano la cena preparata da Massimo, Paola e lui iniziarono a rilassarsi e a godersi il momento. Si guardavano negli occhi, con una complicità che aveva resistito a molte prove nel corso del tempo.

"Dobbiamo imparare a comunicare meglio, Massimo," disse Paola, prendendo un sorso di vino. "Le nostre vite sono così frenetiche e spesso ci ritroviamo a lasciare che le tensioni si accumulino. Ma non possiamo permettere che la rabbia prenda il sopravvento."

Massimo annuì, apprezzando la sincerità di Paola. "Hai ragione, Paola. Dobbiamo fare uno sforzo per ascoltarci reciprocamente e affrontare i problemi insieme. Non voglio mai più vederti soffrire a causa mia."

Paola sorrise dolcemente. "Io ti amo, Massimo. E so che tu mi ami. Siamo una squadra, ricordi? Dobbiamo essere uniti per superare qualsiasi cosa la vita ci presenti."

Massimo prese la mano di Paola tra le sue. "Sì, Paola, siamo una squadra. Non importa cosa ci riserva il futuro, affronteremo tutto insieme. E non dimenticherò mai di farti sentire quanto tu sia importante per me."

I due finirono la cena e iniziarono a sbaciucchiarsi. Massimo azzardò e mise una mano sul sedere di Paola. "Ehy....Pietro?" "Dorme....". "Sicuro? Se ci becca glielo spieghi tu che stiamo facendo ginnastica." Massimo iniziò a baciarla, poi la prese in braccio e la portò in camera. 

Iniziò a spogliarla, prima la camicia, poi i pantaloni. Paola ad un certo punto si staccò dal bacio e indicò il petto di Massimo. "Questo non mi piace." Disse con una faccia di finto disappunto. Massimo la posò sul letto e si tolse la camicia, poi si  abbassò i pantaloni e si mise sopra di lei.

Iniziarono  a divertirsi poco dopo ma vennero interrotti da una voce di un bambino. "Cosa state facendo?" Disse Pietro. Paola e Massimo congelarono. " Te lo avevo detto di essere sicuro, ora la risolvi tu." Disse lei sospirando. "Ehm ci stiamo facendo le coccole, tranquillo."Disse Massimo mentre scendeva dal corpo di Paola, tenendosi coperto con il lenzuolo. "E perché Paola faceva rumori strani?" ."Perché mi piacevano le coccole di tuo padre, tutto qua, ma cosa ci fai sveglio a quest'ora?". "Andavo in bagno e ho sentito dei rumori.". "Stai tranquillo, torna  a letto dai, che domani c'è scuola." Disse Paola. "Ok, buona notte Paola." Disse uscendo. 

"Cioè ha salutato te e non me." Disse Massimo un po' offeso. Paola lo guardò e e scoppiò a ridere, seguita da Massimo che le diede un bacio sulle labbra  e poi si posò per dormire. 

OVVIAMENTE ORA CHE HO DUE STORIE NON RIUSCIRÒ A FARE TANTI AGGIORNAMENTI AL GIORNO, AL MASSIMO 1 O 2 PER STORIA.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleWhere stories live. Discover now