Capitolo 56

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Stive si è appena seduto facendo la parte dell'indifferente. Rido a quell'espressione ma poi ci ripensa, prende il suo bicchiere e si rialza.

«Scusatemi mi ero distratto, ovviamente ad ogni matrimonio c'è anche lo sposo, anche se non conta molto in un matrimonio.»

Neytan non riesce a zittirsi:
«Infatti Stive, ad ogni matrimonio c'è sempre il coglione di turno.»
Tutti ridiamo.

«Ok ok Neytan, quando arriverà il tuo turno dirai le solite cazzate.»

«Sono anni ormai che conosco lo "sposo" e devo dire che di cazzate ne ha fatte, anzi mi correggo: ne abbiamo fatte.
Ma scegliere di sposare Desy è stata la cosa più sensata che abbia mai fatto in tutti questi anni.
Non ho mai avuto dubbi sui tuoi sentimenti per lei, i miei dubbi erano fondati su altro, ma con il tempo ho avuto modo di osservarti, e oggi amico posso dirti che mi sbagliavo. Voglio chiederti scusa per non essermi fidato di te.»
Alzo il suo bicchiere.
«Tantissimi auguri fratello, che tu e Desy possiate avere tutto quello che desiderate, perché in fondo te lo meriti.»
Lo avvicina a sé dandogli un caloroso abbraccio e sussurrandogli: «ti voglio bene Neyt.»

Gli ospiti man mano lasciano la location, ed io ne sono davvero felice perché sono sfinita.

«Signor Carter, va via?»
«Ehi tesoro, ti stavo cercando.
Volevo ringraziarti per aver capito mio figlio Neytan, so che non sarà stato facile, sicuramente ti avrà dato filo da torcere per tutto il tempo, ma oggi ho visto il Neytan di un tempo: quello dolce, affettuoso, generoso, quello che sua madre ha cercato sempre di insegnargli, e ci è riuscita finalmente.
So bene che non sono stato un buon padre per lui, e per questo mi odierà di sicuro, ma spero che con il tuo aiuto possa cambiare idea e perdonarmi per tutto il dolore che gli ho recato. Se ci sei riuscita tu con lui anch'io ho buone speranze no?»
Sorride ma non di gioia, bensì di speranze.

Mi accarezza il viso, il suo sguardo mi chiede di aiutarlo.
«Ok Signor Carter ci proverò, promesso.»
Neytan ci raggiunge.
«Ehi tutto bene?»
«Sì Neyt tuo padre mi è venuto a salutare.»
«Ragazzi complimenti, è stato un bellissimo matrimonio, vi faccio i miei più sinceri auguri.»
Sì gira per andarsene ma si fermo.

Che sbadato, se ne stava di nuovo dimenticando.
«Questo è il mio regalo di nozze, spero con tutto il cuore che ne farete un buon uso.»
I suoi occhi lo guardano come non facevano da molti anni:
«Neytan se tua madre fosse stata qui sarebbe stata fiera di te e della tua sposa.»

«Desy!»
«Sì Signore?»
«Da oggi Josh, chiamami Josh.»
Rido a quelle parole, lo guardo mentre si incammina per uscire dalla location.

«Dannazione ragazzi ma come mai ancora qua?
Dovreste stare già su in camera a fare chissà cosa, ma che problemi avete? Oggi siete marito e moglie.»

Ridiamo a come Jen riesca a scherzare dopo una giornata lunga come questa.
Ci sediamo ad un tavolo per rilassarci tutti e quattro.
«Dannazione queste scarpe mi stanno uccidendo!»

Le tolgo e guardo i miei piedi che toccano l'erba, finalmente prendo aria.

«Ci mancherete ragazzi, come faremo io e Jennifer senza di voi?»
Sorridiamo alle parole di Stive.
«È qui che ti sbagli amico, voi due verrete con noi, è già tutto pronto: domattina si parte...»

«Cosa?»
«Sì Jen.»
«Nooo voi siete matti! È la vostra luna di miele.»
«Infatti, è vero: noi saremo in luna di miele, ma quando non saremo nella nostra stanza "a fare chissà cosa" faremo pazzie e senza amici non ci sono pazzie, giusto Jen?»

Pochi secondi di silenzio e poi il delirio; ci abbraccia, anzi ci tortura in quell'abbraccio e lì capisco che l'abbiamo resa felice.

Finalmente siamo nella nostra stanza, devo dire che anche questa come tutto il resto mi ha lasciata a bocca aperta. Dopo essermi fatta un bagno metto la mia camicia da notte, entro nella camera e tutto sembra magico.

«Neyt ma come...»
«Ti piace?»
«Certo, come fa a non piacermi?»
La camera è piena di candele profumate, non so come abbia fatto in così poco tempo. Il letto è coperto di lenzuola bianche di seta con centinaia di petali di rose rosse, su un tavolino dello champagne con fragole, panna e cioccolato.
«È perfetta!»
«No amore tu lo sei.»
Mi stringe forte, le nostre labbra si incontrano e ci abbandoniamo a quel bacio come se fosse stato il primo di ogni cosa.

Tutto è così delicato, la voglia è tanta ma i gesti sono calmi e puliti, mi lascia cadere delicatamente sul letto e i petali cadono sul pavimento.
Continuiamo a baciarci, ci guardiamo come se volessimo dire qualcosa, ma silenzio, solo silenzio.
La mano di Neyt lascia scivolare la bretella della mia camicia per scoprire i miei seni nudi, il desiderio aumenta e la voglia di andare sempre più oltre non ci permette di fermarci. Lui guarda la mia nudità e io gli sorrido.

Si posa sulle mie labbra, poi si ferma, si scosta di poco e continua a guardarmi.
«Amore sei pronta?»
Lo guardo ma non capisco a cosa si riferisce.
«Pronta! Pronta per cosa?»
Sorride alla mia domanda, e io continuo a non capire.
«Questa è la nostra prima volta insieme, da marito e moglie.»
Lo guardo meravigliata di quelle parole, ma pensandoci bene non ha tutti i torti.

Rido, mordendomi il labbro. Appoggio la mia mano dietro al suo collo, e i suoi capelli scivolano tra le mie dita. Li stingo tra le mani e lo avvicino alle mie labbra, i suoi occhi brillano a quel piacere che so che proverà tra qualche minuto.
Lo bacio come non ho mai fatto prima.

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