Capitolo 44

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Dopo essermi ripresa rientro nel locale e vedo Neytan parlare animatamente al cellulare, mi trascino con le gambe al nostro tavolo per sedermi subito dopo.

«Ehi Desyrè tutto bene?»
Jennifer attira la mia attenzione ma non le rispondo, sono ancora presa dai miei pensieri e da quello che era successo pochi minuti prima.
«Ehi ma cos'hai? Ti senti male? Sei pallida.»
«Tranquilla Jennifer sto bene!»

Dopo pochi minuti vedo Stive avvicinarsi a me con aria preoccupata.
«Ehi Desy cos'hai? Jen mi ha detto che non stai bene!»
Sposta i capelli che cadono sul mio visto e cerco di tranquillizzarlo con un sorriso, ma lui non tarda a capire che sto mentendo perché lui come Neytan mi conosce troppo bene, e sa che non va per niente bene.

Siamo in macchina per rientrare. Devo dire che Jen è molto dolce, mi tiene la mano già da un po' e ogni volta che Stive e Neytan mi guardano lei la stringe nella sua per farmi capire che oltre a loro due c'è anche lei.

Ovviamente lei non sa niente di tutto ciò e questa cosa non mi piace per niente, si è dimostrata una vera amica e mi ha raccontato della sua vita, di come il suo ex ragazzo l'ha mollata pochi mesi prima di portarla all'altare. Se ci penso a volte il destino gioca brutti scherzi, è un po' come è successo a Stive anche se ci sono piccole differenze in alcuni dettagli.

Rientriamo a casa, Stive e Neyt non fanno altro che farfugliare da un po', e la cosa non mi piace per niente, sicuramente c'è qualcosa che non mi hanno detto perché è da giorni che li vedo strani.

Mi alzo dal divano e li vedo lì quasi come se si stessero abbracciando da quanto sono vicini, per far sì che io non senta la loro conversazione.
Mi avvicino e mi posiziono in mezzo a loro come una furia.

«Ora voi due mi spiegate cosa sta succedendo perché questa situazione proprio non mi piace.»
Loro mi guardano ma poi Neyt guarda Stive e da lì capisco che mi nascondono qualcosa, qualcosa di  grosso che non hanno il coraggio di dirmi. Li guardo e dai loro sguardi mi rendo conto che sono terrorizzati da quello che hanno da raccontare.

«Amore calmati, ma che dici siamo solo preoccupati per te dopo ciò che è successo, tutto qua.»

Sono davvero incazzata nera.
«Non chiamarmi amore, con me questi giochetti non attaccano Neyt!
Sono giorni che tu e lui siete strani, ma credete che sia davvero così stupida da non accorgermi che state confabulando alle mie spalle da giorni ormai?!»
Continuo ad urlare ma questa volta attiro anche l'attenzione di Jennifer che mi guarda come se fossi impazzita. Beh, forse lo sono davvero.

Loro mi guardano con gli occhi increduli per la mia reazione sicuramente esagerata, ma ormai sono piena, non ne posso più di tutto questo. Neyt cerca di tranquillizzarmi ma fallisce, anche Stive cerca di farmi calmare ma fallisce anche lui provocandomi ancora più rabbia, tanto da farmi scappare nella mia camera e restare sola, lontano da loro e da tutto ciò che mi circonda.

Dopo mezz'ora circa sento bussare alla porta della mia camera.
«Ehi Desy sono io Jen, posso?»
Apro la porta e vedo la sua immagine indifesa e innocente con un sorriso sulle labbra. Mi fa capire che se voglio, di lei mi posso fidare.

La faccio entrare e noto subito che nelle sue mani ci sono due tazze di caffè che non esita a passarmi, l'odore che emana mi fa sorridere facendomi dimenticare della mia rabbia.

Oh Dio anche lei sa quanto amo il caffè, sono come una drogata che senza la sua dose non riesce ad andare avanti. 
Ci sediamo sul letto sorseggiando i nostri caffè e subito prendo aria al primo sorso. Lei sorride, e per la sua espressione rido anch'io, come due bambine che hanno appena ricevuto le caramelle, mi dimentico di tutto il resto.

Decido di raccontare tutto, tutto quello che c'è da dire perché dopo mesi che la conosco posso assicurarmi che ormai di lei mi posso fidare.

Credevo che mi avrebbe presa per una pazza dopo il mio racconto, ma invece mi sbagliavo, dai suoi occhi  vedo lacrime che non esitano a scendere sul suo viso, mi sono meravigliata della sua reazione perché chiunque al suo posto avrebbe detto "questa è fuori di testa", ma invece lei no: ha ascoltato ogni minima cosa senza mai distogliere lo sguardo dal mio, e ad ogni aneddoto che le raccontavo tirava su col naso e il viso le si riempiva di lacrime.

« Oh Desy non puoi immaginare quanto mi spiace di tutto quello che hai dovuto passare, dalla morte di tua nonna, e infine quella di tua madre. Ma tranquilla adesso hai Neytan, Stive, e ovviamente ci sono io, sempre se tu lo vuoi!»

Dopo quelle parole la guardo negli occhi, il suo colore blu scuro è diventato più chiaro.
La stringo tra le mie braccia il più forte possibile, facendole capire quanto io abbia bisogno di lei.
Spero davvero che lei per me ci sarà sempre, in ogni momento, come io ci sarò per lei in ogni instante.

Torniamo di là in cucina, ma dove sono finiti quei due?
Dopo pochi minuti li vediamo entrare dalla porta con dei cartoni di pizza e birre tra le mani.
Jen urla sbattendo le mani dalla felicità, abbracciando e baciando Stive per le pizze che ha appena comprato.

«Ok ok questa me la segno, se questo è l'effetto che hai quando compro la pizza da oggi in poi mangeremo solo questa, giuro.» dice mettendo le mani in segno di preghiera.

«Ehyyy togli le mani dalla mia pizza.» tutti guardiamo Jen con gli occhi sgranati tanto da farci saltare dallo spavento: «è mia, tu hai avuto la fetta più grande!»

Ridiamo a quelle parole, ma lei continua a mangiare come se nulla di strano fosse accaduto.
Mi alzo dal tavolo per prendere altre birre continuando a ridere di come Stive e Jen litighino per una fetta di pizza, quando sto per prendere le birre una mano mi ferma e subito vengo attirata nelle sue braccia. Mi stringe a sé e mi guarda con dispiacere. Si avvicina tanto da farmi sentire il suo splendido profumo che oramai è parte di me.

«Perdonami amore, da oggi in poi nessun segreto te lo prometto.» lo guardo e dai suoi occhi vedo sincerità, mi avvicino per baciarlo e mi accorgo che il nostro bacio è quello di sempre. Continuiamo a baciarci assaporando ogni minimo sapore e da lì capisco che questa è la droga più potente che io abbia mai conosciuto.

Nulla Può SuccedertiWhere stories live. Discover now