Capitolo 8: Allenamento da campioni!

Comincia dall'inizio
                                    

- Lily ti voglio alla prossima competizione nazionale!-

- É tutto grazie al suo allenamento da campioni!-


-Sei stata pazzesca!-

- Nah, non é stato nulla ma grazie Esther.-

Tutte le ragazze erano in camera. La camerata era unica per maschi e femmine della stessa squadra, c'erano due bagni enormi simili a quelli dei ristoranti o degli aereoporti ma con docce e scaffali per le proprie cose, e ogni ragazzo aveva un letto da una piazza e mezzo, una scrivania e un armadio. I ragazzi erano in bagno che facevano la doccia e le compagne intanto si stavano cambiando per andare a cena.

- Vado un secondo in bagno, fare quel percorso ostacoli con un frisone mi ha messo sete!-

Lily fece scattare la maniglia del bagno e richiuse la porta dietro di lei.

-Dio mio che spavento! Che cavolo ci fai qui?-

Milàn era nel loro bagno con solo i boxer e in mano teneva la boccetta di profumo della ragazza. La guardò con la faccia "scoperto".

-Eh...ecco...-

-Mh, dammelo dai e esci.-

Lui le fece una faccia maliziosa in cui gli occhi parlavano da loro in aria di sfida: E se invece non te lo volessi dare? Lei lo fulminò con lo sguardo. Non costringermi a farlo. Milàn iniziò a guardarla male mentre lei lo inseguiva cercando di tenerlo per le braccia per riprendersi l'essenza. Lily era così intenta a lottare amichevolmente  con il ragazzo e a guardarlo negli occhi che non s'accorse neppure che aveva già messo a posto l'amato oggetto.

 Lily era così intenta a lottare amichevolmente  con il ragazzo e a guardarlo negli occhi che non s'accorse neppure che aveva già messo a posto l'amato oggetto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Lily distraendosi si trovò al muro con le mani bloccate e il suo fidanzato che la fissava.

- Adesso é meglio che torniamo di là! Chissà cosa staranno pensando i ragazzi...-

La prese di peso e spalancò la porta del bagno buttandola sul letto e girandosi soddisfatto verso gli altri. Lily scoppiò a ridere.

- Ma la vostra faccia!-

Disse tra una risata e l'altra diventando rosa scuro mentre gli occhi le si facevano sempre più lucidi. La risata fu contagiosa e tutti si misero a ridere. Parecchie risate insensate dopo il gruppo si avviò a cena.

- Ragazzi voi andate io devo un secondo finire di fare una cosa.-

- Va bene ciuffo-

Commentò Dennis alla frase di Milàn. La cena fu squisita: zuppa di verdure, salmone grigliato e patate al forno; e per dolce biscotti scozzesi. 

- Ragazzi devo andare in bagno, Nat mi daresti le chiavi per favore?-

-Ce le ha Mar-

-Tieni Lil. Aspettaci su ci vediamo dopo.-

-Grazie, ciao.-

La ragazza corse in camera ma non riuscì a arrivare in bagno che qualcosa attirò la sua attenzione. C'era una scatola nera sul suo letto. La aprì. Il contenuto non aveva senso: un paio di scarpe da calcio gialle. Sul fondo scorse una busta A5 nera. Si sedette sul letto e la aprì. Dentro vi era un biglietto nero con stampato il simbolo della Juventus. Sul retro c'era una scritta bianca:

"Stasera alle nove e mezza nel campetto da calcio. Pantaloni al ginocchio e calze alte. Il tuo nuovo istruttore"

e un cuoricino scarabocchiato a penna affianco. Lil conosceva perfettamente quella mano nel disegnare. Era sicuramente Milàn.

Si vestì come da indicazione, nascose le scarpe sotto al cuscino e si infilò fino al naso sotto le coperte. Fece finta di dormire e i ragazzi quando tornarono in camera la lasciarono stare. 

- Cavolo era così stanca che non s'è neppure struccata. Lavala senza svegliarla Jessica.-

Sussurrò Martijn. L'amica prese una salvietta e si inginocchiò al buio che si era fatto nella stanza affianco al letto di Lily. Notò quasi subito l'abbigliamento sportivo e le mormorò nell'orecchio:

- Appuntamento?-

La ragazza annuì flebilmente facendo ancora finta di dormire.

Le 21:20. Lily si drizzò sul letto e lasciò a tentoni la stanza avviandosi furtivamente, ancora scalza, verso l'area sportiva dell'accademia, una delle poche aree non destinate ai cavalli. Si sedette su una panchina e si infilò le scarpette tacchettate gialle della Nike. Chissà dove le avrà prese... ma piuttosto come faceva a conoscere il mio numero di scarpe... pensò. Qualcuno accese i faretti e il campo si illuminò rivelando al centro Milàn.

 Qualcuno accese i faretti e il campo si illuminò rivelando al centro Milàn

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il ragazzo teneva in mano uno spesso libretto. 

- Ciao recluta. Wow! vestita così sembri una vera calciatrice! Ti manca solo la maglia con il numero!-

Lily si guardò. In effetti sembrava molto professionale.

- Grazie-

mormorò avvicinandosi al fidanzato.

- Cos'è?-

Disse poi indicando il volume.

- É una storia lunga... ci ho scritto cosa facevo a ogni allenamento di calcio. Vorrei insegnarti e ho pensato che il piano di allenamento già lo avevo...-

-Mi piacerebbe moltissimo! Ho sempre avuto anche la passione del calcio, ma non ci ho mai giocato se non con i miei amici perché i miei genitori non volevano.-

- Bene! Allora iniziamo subito. Siediti qua e ascoltami.-

Lily eseguì e lo guardò nel suo splendore. É bellissimo vestito da calciatore... é meglio di quando va a cavallo...

- Allora, per prima cosa facciamo riscaldamento poi vedrò cosa sai fare.-

Un cavallo di nome HarleemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora