La quindicenne Liliana Van Leween, soprannominata Lily, é una ragazza olandese che incontra
per destino un frisone nero: il cavallo le si fa subito amico e i due stabiliscono un legame intenso. In seguito a una proposta allettante da parte della KNH...
- Lily ti voglio alla prossima competizione nazionale!-
- É tutto grazie al suo allenamento da campioni!-
-Sei stata pazzesca!-
- Nah, non é stato nulla ma grazie Esther.-
Tutte le ragazze erano in camera. La camerata era unica per maschi e femmine della stessa squadra, c'erano due bagni enormi simili a quelli dei ristoranti o degli aereoporti ma con docce e scaffali per le proprie cose, e ogni ragazzo aveva un letto da una piazza e mezzo, una scrivania e un armadio. I ragazzi erano in bagno che facevano la doccia e le compagne intanto si stavano cambiando per andare a cena.
- Vado un secondo in bagno, fare quel percorso ostacoli con un frisone mi ha messo sete!-
Lily fece scattare la maniglia del bagno e richiuse la porta dietro di lei.
-Dio mio che spavento! Che cavolo ci fai qui?-
Milàn era nel loro bagno con solo i boxer e in mano teneva la boccetta di profumo della ragazza. La guardò con la faccia "scoperto".
-Eh...ecco...-
-Mh, dammelo dai e esci.-
Lui le fece una faccia maliziosa in cui gli occhi parlavano da loro in aria di sfida: E se invece non te lo volessi dare? Lei lo fulminò con lo sguardo. Non costringermi a farlo. Milàn iniziò a guardarla male mentre lei lo inseguiva cercando di tenerlo per le braccia per riprendersi l'essenza. Lily era così intenta a lottare amichevolmente con il ragazzo e a guardarlo negli occhi che non s'accorse neppure che aveva già messo a posto l'amato oggetto.
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Lily distraendosi si trovò al muro con le mani bloccate e il suo fidanzato che la fissava.
- Adesso é meglio che torniamo di là! Chissà cosa staranno pensando i ragazzi...-
La prese di peso e spalancò la porta del bagno buttandola sul letto e girandosi soddisfatto verso gli altri. Lily scoppiò a ridere.
- Ma la vostra faccia!-
Disse tra una risata e l'altra diventando rosa scuro mentre gli occhi le si facevano sempre più lucidi. La risata fu contagiosa e tutti si misero a ridere. Parecchie risate insensate dopo il gruppo si avviò a cena.
- Ragazzi voi andate io devo un secondo finire di fare una cosa.-
- Va bene ciuffo-
Commentò Dennis alla frase di Milàn. La cena fu squisita: zuppa di verdure, salmone grigliato e patate al forno; e per dolce biscotti scozzesi.
- Ragazzi devo andare in bagno, Nat mi daresti le chiavi per favore?-
-Ce le ha Mar-
-Tieni Lil. Aspettaci su ci vediamo dopo.-
-Grazie, ciao.-
La ragazza corse in camera ma non riuscì a arrivare in bagno che qualcosa attirò la sua attenzione. C'era una scatola nera sul suo letto. La aprì. Il contenuto non aveva senso: un paio di scarpe da calcio gialle. Sul fondo scorse una busta A5 nera. Si sedette sul letto e la aprì. Dentro vi era un biglietto nero con stampato il simbolo della Juventus. Sul retro c'era una scritta bianca:
"Stasera alle nove e mezza nel campetto da calcio. Pantaloni al ginocchio e calze alte. Il tuo nuovo istruttore"
e un cuoricino scarabocchiato a penna affianco. Lil conosceva perfettamente quella mano nel disegnare. Era sicuramente Milàn.
Si vestì come da indicazione, nascose le scarpe sotto al cuscino e si infilò fino al naso sotto le coperte. Fece finta di dormire e i ragazzi quando tornarono in camera la lasciarono stare.
- Cavolo era così stanca che non s'è neppure struccata. Lavala senza svegliarla Jessica.-
Sussurrò Martijn. L'amica prese una salvietta e si inginocchiò al buio che si era fatto nella stanza affianco al letto di Lily. Notò quasi subito l'abbigliamento sportivo e le mormorò nell'orecchio:
- Appuntamento?-
La ragazza annuì flebilmente facendo ancora finta di dormire.
Le 21:20. Lily si drizzò sul letto e lasciò a tentoni la stanza avviandosi furtivamente, ancora scalza, verso l'area sportiva dell'accademia, una delle poche aree non destinate ai cavalli. Si sedette su una panchina e si infilò le scarpette tacchettate gialle della Nike. Chissà dove le avrà prese... ma piuttosto come faceva a conoscere il mio numero di scarpe... pensò. Qualcuno accese i faretti e il campo si illuminò rivelando al centro Milàn.
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Il ragazzo teneva in mano uno spesso libretto.
- Ciao recluta. Wow! vestita così sembri una vera calciatrice! Ti manca solo la maglia con il numero!-
Lily si guardò. In effetti sembrava molto professionale.
- Grazie-
mormorò avvicinandosi al fidanzato.
- Cos'è?-
Disse poi indicando il volume.
- É una storia lunga... ci ho scritto cosa facevo a ogni allenamento di calcio. Vorrei insegnarti e ho pensato che il piano di allenamento già lo avevo...-
-Mi piacerebbe moltissimo! Ho sempre avuto anche la passione del calcio, ma non ci ho mai giocato se non con i miei amici perché i miei genitori non volevano.-
- Bene! Allora iniziamo subito. Siediti qua e ascoltami.-
Lily eseguì e lo guardò nel suo splendore. É bellissimo vestito da calciatore... é meglio di quando va a cavallo...
- Allora, per prima cosa facciamo riscaldamento poi vedrò cosa sai fare.-