Capitolo 16

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I pareri discordanti dei miei è stato divertente e strano allo stesso tempo.

Il "no" di mio padre ed il "si" di mamma, ci ha spiazziato.

Personalmente mi sarei aspettato l'esatto opposto, perché mamma è sempre stata timorosa, poi non ha preso molto bene la mia rottura con quell'essere.

Papà invece è sempre stato più leggero, ha sempre pensato di lasciarmi libera di farmi viaggiare e di sbagliare.

Ad oggi posso dire di non conoscere al cento per cento i miei.

Probabilmente anche Adrian si aspettava reazioni diverse, la sua faccia stupita parla da sé.

"Come no?"
Domanda mamma, anche lei incredula.
Ha un sorriso stampato in faccia ed ha provato a farci mangiare la crostata con marmellata di more.

Io ho preso una fetta, Adrian è ancora pieno.

Sembra una di quelle scene che si vedono nei film di Natale, il protagonista conosce la sua anima gemella, tempo una settimana annuncia il matrimonio ai parenti nel salotto e tutti gioiscono insieme alla nuova coppia.
Beh, al momento non sta andando esattamente così.

"Tu hai fatto un sacco di vacanze con i tuoi amici, soprattutto con amiche"
O Dio, no ti prego.
Mamma è partita col piede di guerra, puntando il dito contro a papà.

"Ci sono stati anche dubbi sul fatto che tu e Mariella tornaste in tre e non in due.
Quindi argomento chiuso"
Cosa?
Mi sono persa decisamente qualcosa, ma che sta succedendo?

Certo che mamma quando vuole sa uscire gli artigli.

Sono rimasta, senza parole, ho lasciato a metà il dolce.

"Però Adrian, devi promettermi che non la lascerai sola e di non deluderla.
Altrimenti, puoi anche non darti il fastidio di riaccompagnarla"
A parlare è sempre mamma che oggi sta sfoggiando la sua potenza.

Ora comprendo perché papà eviti di farla arrabbiare, dovrebbe evitarlo comunque, ma adesso comprendo di chi avere realmente paura.

"Certo, lo comprendo"
Risponde Adrian, tutto d'un pezzo.

"Si, ma tu?"
Sussurra papà, messo in riga da mamma.
Quest'ultima effettivamente si era dimenticata della mia opinione e si gira verso di me, riaprendo nuovamente l'argomento.

"Io penso di andare, solo che resterò un tempo ridotto rispetto a lui.
Starò via tre giorni e due notti, non vi preoccupate"
Comunico alzandomi per guardare meglio i miei.

Voglio che stiano sereni, so perfettamente che pochi genitori, se non nessuno, riescano a stare calmi, ma voglio far capire che ho in mano la mia vita, so di poter contare su di loro, ma devo essere in grado di fare e andare dove meglio credo.

"Ah e perché non lo dicevi subito.
Tanto fiato sprecato per niente"
Sottolinea mamma, alzando una mano per aria e se ne va in cucina.

"Ciao Adrian, mi raccomando torna presto"
Si perché non apri il divano letto e lo ospiti già che ci sei.
Mamma deve aspettare, non sono ancora pronta, o almeno spero.

Grazie veramente ed io che mi son fatta problemi sulla loro reazione, a quanto pare per pochi giorni posso sloggiare.

Mio papà inventa una scusa e segue la moglie.

Restiamo soli, a guardare le decorazioni della stanza, fino a quando d'istinto apro bocca.

"Cosa mi consigli di portare?"
Domando, pensando alla valigia e magari dovrei chiedere un parere a chi va spesso lì ed ha chiaramente più esperienza.

Magari non c'è nulla di male nel farlo salire in camera, o forse è meglio evitare?

Dio!
È frustrante, non sapere cosa fare, ma la cosa preoccupante è che io da molti anni che non mi preoccupo della "cosa giusta" , ma di ciò che mi fa stare bene, non nuoce alla mia salute e al benessere degli altri.

Questo è il mio stile di vita racchiuso in una frase.

"Personalmente non porto molti vestiti, la maggior parte sono già li, ma porto un paio di libri dell'università, così da non perdere il ritmo.
Un buon libro per il volo, le auricolari, una lista di cose da prendere che sono magari più facili da trovare ed ovviamente una serie di musei da visitare"
Ma questo ragazzo sa cosa significa istinto?

A volte penso che lui si sia bruciato molti più di me, è solamente una supposizione, non ho prove.

Questa mania nel pianificare ogni cosa e nel controllo della sua vita, non mi piace, vorrei vederlo più sereno e libero di sé stesso.

Potrebbe anche essere il suo stile di vita ed io vado molto in là con la fantasia.

"Si va bene, hai tutto già pronto.
Messaggio recepito"
Sospiro, sentendomi in difficoltà per questa enorme differenza.

"Senti, ti va di aiutarti con la valigia?
Ma ti avverto, non sono una tipa semplicemente e non è nemmeno facile convincermi.
Tu, consiglia, poi fammi fare"
Lo avverto mentre gli faccio strada.

"Non mi hai detto niente di nuovo, che non fossi facile, lo avevo già intuito"

Girl Power.Where stories live. Discover now