Capitolo 8

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Passò la settimana, Will non mi scrisse, non che mi aspettassi che lo facesse. Anche se l'avesse fatto, dal modo in cui era esploso così in fretta, non sembrava il tipo di persona con cui volessi stare.

Da un lato, non aveva esattamente torto. Non sapevo perché pensavo che gli appuntamenti sarebbero stati facili mentre vivevo con Zack. Non che io avessi bisogno di uscire con qualcuno per sopravvivere ma era bello avere l'opzione.

Era quasi mezzanotte e dopo una giornata imbarazzante di lavoro con Will, avevo bisogno di un po' di conforto.

Vivevo con il mio ex. Uscivo con il mio collega. Quando avrei iniziato a prendere decisioni sensate?

Scuotendo la testa, riscaldai una pentola d'acqua sul fornello e tirai fuori il mio ramen di pesce piccante preferito. Mi piacevano i miei noodles leggermente crudi e usando il coperchio della pentola come una sorta di ciotola il sapore era migliore. Mi venne l'acquolina in bocca mentre mi sedevo a tavola.

Stavo per prendere il morso perfetto quando sentii, "Hai fatto il ramen? Aspetta, fammi fare un morso."

Stringendo la presa sulle mie bacchette, avvicinai la pentola a me mentre Zack afferrava le sue bacchette e si sistemava accanto a me.

"No, stai lontano," dissi, spingendolo via.

"Dai, Amelia."

Colpii le sue bacchette con le mie. "Le tue braccia non funzionano? Fattelo da solo."

Allungò una mano e mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La sua mano indugiò sulla mia pelle mentre diceva, "Per favore?"

Sbattei le palpebre. Poi allungai una mano e gli spinsi la fronte con due dita. "Scio."

"Lo farò la prossima volta," propose. "Dai, prima che si raffreddi."

"Ugh, ti odio," dissi, spingendo il piatto al centro. 

Cominciò a divorare i noodles. Ero io che gli avevo insegnato a usare le bacchette ma in qualche modo le usava come un professionista. 

"C'è il kimchi?" chiese, prendendo un morso di dimensioni assurde.

"Sono tua madre?" scattai.

Ero sempre io quella che che gli avevo fatto conoscere il kimchi. E ora guardatelo.

Roteò gli occhi. "Spero di no," disse, alzandosi e aprendo il frigo. "Dannazione, non c'è." Fece una smorfia, chiudendo il frigorifero e prendendo invece dell'acqua. Dopo essersi rimesso a sedere, mi mise davanti una tazza.

"Bevi. È salato."

"Grazie," borbottai, prendendo la tazza.

Mi guardò, non mangiava più. "Quindi presumo di aver rovinato il tuo appuntamento?"

Mi fermai a metà masticazione. "Non è stata colpa tua."

"Eri comunque fuori dalla sua portata," disse Zack. "Che si fotta."

L'angolo del mio labbro si sollevò in un tentativo di sorriso. Fallì rapidamente.

"Scusa," disse piano. "Doveva piacerti."

Alzai le spalle. L'unico suono erano le mie bacchette contro la pentola ma la mia mente era piena di pensieri.

Mi fermai a guardarlo. "È strano che ne stiamo parlando?"

I suoi occhi furono nei miei. "Ti senti strana?"

"Un po'," ammisi, scuotendo la testa. "Aveva ragione. Come posso aspettarmi che a un ragazzo vada bene che io viva con il mio ex?"

"Deve solo fidarsi sul fatto che mi hai davvero dimenticato."

Girai i noodles nella pentola. "Sì," sussurrai. Ci fu una lunga pausa. "Ma... non è strano vedermi con altri ragazzi?"

I miei occhi rimasero attaccati alla pentola mentre aspettavo la sua risposta.

"Come mi sento non dovrebbe importare," disse piano.

Continuai a guardare in basso. "Be', sto solo chiedendo"

Con la coda dell'occhio, riuscii a distinguere Zack che mi fissava. Sembrava che stesse aspettando che lo guardassi di rimando, ma non potevo. Il suo sguardo vacillò verso il basso. "No, non mi dà fastidio."

Il mio corpo si fermò. Mi morsi il labbro, posando le bacchette. Il mio cuore si sentì più pesante di quanto avrebbe dovuto. 

"Sì, lo pensavo," dissi, iniziando ad alzarmi. "Puoi avere il resto. Sono un po' stanca."

"Amelia, aspetta," mi fermò. La sua mano mi afferrò il polso.

"Che cosa?" chiesi, girandomi.

Esitò. Poi distolse lo sguardo. "Portati via l'acqua."

Strinsi le labbra. "Non ne ho bisogno."

O lui mi lasciò andare o io scappai per prima, non ne ero sicura di come fosse andata. Andai dritto in camera mia e chiusi la porta dietro di me.



S/A.

Portati via l'acqua. ☠️


The End Zone ▪︎✔️ (Italian Translation)Where stories live. Discover now