Grace Miller è il nome della ragazza che vittima di una tragedia accaduta nella città natale, si trasferisce con la madre a Miami, alla ricerca di un nuovo inizio che le permetta di andare avanti.
Innamorata dell'arte e di un mondo che guarda second...
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La guardavo dormire, con il petto che si alzava e abbassava in maniera perfettamente ritmica. Il suono del suo respiro cullava il sempiterno e caotico silenzio che solitamente affondava le sue velenose radici nella stanza.
Espirai un'altra nuvola di fumo tossico, ripensando a ciò che era accaduto prima che crollasse tra le mie braccia. Era stressata, gli ultimi avvenimenti si erano susseguiti con celerità, impedendole di riuscire ad immagazzinarli ed elaborarli nella sua mente. Guardai il viso, baciato dalla fioca e perlata luce lunare che si estendeva fino sull'arco della schiena nuda.
La luna bacia i rari, Alis.
Lasciai che i miei pensieri vertessero su un'unica direzione, chiedendomi quando sarebbe arrivato il momento della resa dei conti con l'anonimo. Esistevano collegamenti che fuggivano alla mia logica, e che apparivano insensati dinnanzi a essa.
Perché Grace era divenuta un suo bersaglio? Se i miei sospetti erano giusti, e Javier aveva preso parte al piano, non ne vedevo il motivo. La nostra vicinanza tantomeno spiegava l'accaduto, i messaggi minatori li aveva ricevuti ancor prima che tra noi si consolidasse un legame fraintendibile. Feci un altro tiro e la guardai, ancora.
La bambinetta era testarda, e desiderava essere informata riguardo gli sviluppi; ma non l'avrei mai condannata al fardello di questi pensieri che stavano divorando la mia mente. Non avrei permesso che vivesse con un gravame sul petto talmente voluminoso da impedirle di respirare.
Sei un angelo, Grace. E il diavolo ti protegge e ti disprezza, perché gli hai riportato tra le mani un pezzo di quell'anima che si era venduto per il trono di tenebre. E la nasconde, proprio a te che l'hai trovata, perché se altri la vedessero, non esiterebbero a colpirla per spodestare il re. Non farmi luce con le tue candide ali, perché resistere alle tentazioni, è difficile anche per il Diavolo stesso.
Sospirai profondamente, la sveglia posizionata sul comodino dalla mia parte del letto, segnava ormai le quattro del mattino, e non avevo chiuso occhio. Dormire rendeva le mie difese mentali più deboli, permettendo alle ombre di oscurare la lucidità che ero riuscito a guadagnare. Non avrei permesso che accadesse con Grace distesa accanto a me, che avrebbe potuto vederle e soprattutto che avrebbe potuto vedere me, risucchiato da un vortice oscuro e distruttivo.
Ti proteggo anche da me stesso, bambinetta testarda.
Spensi il mozzicone ormai consumato della sigaretta premendolo contro il fondo del posacenere, e indossai una tenuta sportiva per allenarmi. Non volevo mi trovasse qui al suo risveglio, ciò l'avrebbe spinta ad andarsene e soprattutto avrebbe ristabilito la distanza necessaria che negli ultimi tempi avevamo ignorato. Grace non sapeva scindere le pulsazioni del suo corpo da quelle del suo cuore, e questo sarebbe potuto diventare un problema per entrambi.
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