1.Oh, won't you stay with me?

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I don't want you to leave,
will you hold my hand?
Oh, won't you stay with me?
'Cause you're all I need.

SAM SMITH- Stay with me

Quattro anni prima...

Grace pov's

«Grace, è pronto!» mi avverte mia mamma dal piano di sotto, ricordandomi che sono passati ben quasi tre quarti d'ora dall'inizio della mia doccia.

«Arrivo!» grido di rimando avvolgendo un asciugamano intorno al corpo e ai capelli, per poi dirigermi in camera a vestirmi.

Quando entro noto la stanza vuota e un'espressione di confusione si fa spazio sul mio volto. Non può averlo fatto di nuovo... Con la bile in gola, afferro il cellulare e una volta arrivata al contatto di mia sorella aziono la chiamata.

«Heaven dove diamine sei?» tuono cercando di calmarmi.«Scusami davvero tanto Gingi, puoi...» non le lascio finire la frase sapendo già le parole che usciranno dalla sua bocca. «Questa volta non ti copro Heav, non so nemmeno che scusa inventarmi»dico alzando gli occhi al cielo esasperata.

È lei la sorella maggiore e invece di accudire me e di pormi dei limiti succede l'esatto contrario. «Ti prego, ti prego, ti prego!» dice e già me la immagino a mettere su il classico labbruccio pur sapendo che io non posso vedere la sua faccia da cucciolo bastonato attraverso il telefono.

«Heaven...» dico con rimprovero il suo nome «E dai Grace, è l'ultima volta. Lo giuro» faccio un sospiro passandomi una mano sulla fronte in segno di frustrazione. «E va bene» cedo infine «ma che sia l'ultima per davvero.» aggiungo tirando fuori l'intimo dal cassetto, e una maglia con il pantalone della tuta come pigiama dall'interno dell'armadio. «Certo, certo! Ti amo, ti amo, ti amo!» sorrido nel sentire il suo entusiasmo e scuoto la testa dicendo un "stai attenta" prima che lei riattacchi.

«Insomma Grace, si sta freddando tutta la cena!» mi richiama mia madre spalancando la porta della mia stanza. «Ecco, mi stavo solo finendo di vestire»dico dirigendomi verso di lei.

«Dov'è Heaven?» chiede riducendo gli occhi a due fessure, e allacciando le braccia davanti al petto in attesa della mia risposta. Odio profondamente doverle mentire.

«Ti ricordi di Dixie?» chiedo imprecando dentro di me per il nome stupido che mi è uscito fuori. «Dixie?» chiede non smuovendosi dalla sua posizione.

«Si, la ragazza che ha conosciuto un mesetto fa quando siamo andate in spiaggia.» dico sperando che ci caschi «Beh ecco, lei sta avendo alcuni problemi con i genitori e necessitava di un'amica. Quindi Heav è accorsa subito. Sai com'è fatta.» le poggio una mano sulla spalla per dare più enfasi alle mie parole e vedo l'attesa scintilla nei suoi occhi, mi ha creduto.

«Strano, non l'ho vista uscire...» riflette con sé stessa per poi scuotere la testa e rivolgermi un sorriso
«Dopo cena la chiamo e le dico di non fare tardi» dice iniziando ad avviarsi al piano di sotto. «Certo» le do retta scendendo insieme a lei le scale e salutando papà prima di sedermi a tavola.

«Heaven?» chiede quest'ultimo confuso. «È andata da una sua amica, penso che tornerà in tarda serata. Una volta finito di cenare la chiamo.» risponde mia mamma iniziando a mangiare.

Adoro il pollo arrosto con le patate che lei prepara. Sono la fine del mondo e l'inizio del paradiso per le mie papille gustative. Mangiamo nel quasi completo silenzio, tranne per qualche domanda sull'imminente rientro a scuola da parte dei miei genitori.

FORBIDDEN SECRETS [The deadly sins series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora