18.I'm not crying. I just have tears in my eyes.

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Il petalo di una rosa maledetta,
sfioriva bruciato dai sospiri
di un amore destinato
a diventare cenere.
E cadeva,
e cadevo.

TALYAMOON

Riaprii gli occhi a fatica, sbattendo le palpebre ripetutamente per abituarmi alla luce. Una sagoma sfocata, sopra la mia testa, allertò ogni senso. Ma poi il suo profumo speziato mi invase le narici e la tranquillità tornò a regnare sovrana.

Ero sdraiata su qualcosa di morbido, il suo letto presunsi. Tentai di rialzarmi di scatto, ma un braccio mi tirò nuovamente giù, bloccando le mie azioni.

<<Stai buona Miller...>> mi ammonì la sua voce, seria e imperturbabile. Con calma mi afferrò, permettendomi di mettermi a sedere. Portai una mano sulla fronte, strizzando gli occhi. Le tempie pulsavano e tutte le forze sembravano avermi abbandonata.

<<Cos'è successo?>> riuscii a chiedere in un flebile sussurro, non rammentando alcun ricordo dopo il nostro incontro sulle scale. <<Dio, credo di aver battuto la testa>> mi lamentai poi, a causa del male che percepivo.

<<Non avrei permesso che succedesse, sei svenuta tra le mie braccia Alis. Sapevo di farti un certo effetto, ma questo è troppo persino per uno come me>> sdrammatizzò, strappandomi un piccolo sorriso. Era raro poter godere di questi momenti insieme a lui. L'ilarità però svanì, non appena ricordai tutto ciò che era accaduto prima che avessi una sincope.

<<C'è qualcosa che ti turba?>> Chiese lui, accorgendosi del mio cambio d'espressione improvviso. Mi sentii nuovamente travolta, per questo motivo mi alzai di scatto dal suo letto, guardandomi intorno. Gli sarei sembrata una pazza.

<<Io...no non c'è niente che mi turba. Perché me lo chiedi?>> avevo il respiro accelerato, la sua domanda aveva risvegliato tutte le mie preoccupazioni e paure.

Si avvicinò di qualche passo, studiandomi attentamente, mentre io non riuscivo a calmare il mio corpo, che sembrava essere sul punto di un altro crollo.

<<Calmati, Grace, o sverrai di nuovo.>> si raccomandò. Io, senza rifletterci su come al solito, trovai rifugio tra le sue braccia. Gli avvolsi il torace, mentre lui, inizialmente sorpreso da questo gesto avventato non ricambiò la stretta.

Dopo qualche istante di silenzio, percepii la sua mano poggiarsi sul fondo della mia schiena, mentre l'altra prese posto dietro la nuca. Ero immersa nel suo profumo, circondata dal suo corpo virile, caldo e rassicurante. Mi venne da piangere, e nonostante tentassi di trattenermi, le lacrime iniziarono a rigarmi le guance, incontrollate.

<<Non sto piangendo>> borbottai poco dopo <<ho solo gli occhi che lacrimano>> chiarii. Mostrarmi debole davanti a lui non mi sembrava poi così sbagliato, tuttavia non avevo certezze sulle sue future reazioni, per questo preferivo negare qualsiasi passo in avanti mosso verso di lui.

D'improvviso, fece in modo che staccassi la testa dal suo petto, obbligandomi a guardarlo. Tirai su col naso, sperando che il trucco non fosse colato in modo imbarazzante sulle guance.

<<Vogliamo farli smettere?>> Chiese, pizzicandomi di poco il fianco. Urlai e risi, presa alla sprovvista. Mi asciugai con i palmi delle mani, mentre lui intrecciò le braccia, avvolgendomi la vita.

FORBIDDEN SECRETS [The deadly sins series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora