8.Midnight blue

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Ti lasci toccare solo da chi ha l'anima
più in fiamme della tua. Gli permetti anche di toccarti il cuore. Gli permetti tutto.

Charles Bukowski

Non avrei saputo dire cosa mi passasse per la testa quando proposi quell'accordo ad Hayden, con molta probabilità ero impazzita.
Questo lavoro mi serviva, non potevo permettermi di litigare con il figlio del proprietario, conscia del fatto che mi avrebbe fatta cacciare. Non sarebbe stata la prima volta in cui accadeva qualcosa del genere, la ragazza prima di me era stata licenziata per lo stesso motivo.
Mi conoscevo, e sapevo quanto potevano diventare bruschi i miei modi di fare, sarei stata capace di rispondere con un bel calcio in mezzo alle gambe.

Hayden era possente, virile, magnetico e autoritario. Questo traspariva anche attraverso un semplice sguardo, e sarebbe bastato a fare in modo che mi liberassi della presenza soffocante di Jonas.
Fortunatamente nessuno ci aveva colto in flagrante mentre parlavamo nel bagno riservato alle donne, e ognuno di noi era ritornato indisturbato ai suoi precedenti impegni.

Il locale iniziò a riempirsi sempre di più, i piedi mi dolevano a causa del tempo prolungato in cui avevo camminato avanti e indietro fra i tavoli senza fermarmi un istante. Hayden, Jaxon ed Ethan erano andati via quasi un'ora fa.

Era da tutta la sera che pensavo e ripensavo alle parole del ragazzo tenebroso che riusciva sempre ad incantarmi con i suoi modi di fare.
Ripensavo al suono profondo e roco della sua voce.
Al profumo virile e speziato.
Le labbra carnose e rosate.
Le mani fredde, che quasi fossero un ossimoro vivente, riuscivano ad appiccare un incendio che mi bruciava le viscere, ogniqualvolta mi sfioravano.

Avvampai ricordandomi del suo tocco, e cercai di scacciare via quei pensieri dalla mia mente, per evitare che mi distraessi ancora di più. Il mio turno era appena terminato, per questo motivo mi accinsi a raggiungere la saletta in cui avevo lasciato il cambio. Indossai i miei vestiti velocemente, sistemai la borsa sulla spalla e sospirando sollevata uscii.

Non appena avevo superato la porta d'entrata, sentii la voce di Jonas richiamarmi.

<<Grace!>> disse leggermente affannato a causa della corsetta che aveva appena dovuto fare per raggiungermi.

<<Vuoi che ti riaccompagno a casa?>> chiese mentre io lo guardai confusa. Non mi aveva mai fatto una domanda del genere, ciò significava che aveva notato che non fossi venuta in macchina oggi.

<<Ti ringrazio Jonas, ma non ce n'è bisogno>> chiarii cercando di risultare perlomeno vagamente vicina a quello che era il concetto di gentilezza.

<<Permettimi di insistere>> disse portandosi una mano al petto, mentre distese le labbra in un sorriso.

<<L'unica cosa che ti permetto è quella di toglierti dal cazzo>> all'improvviso, la voce di Hayden che sopraggiunse alle mie spalle, mi fece sbarrare gli occhi.

Il suo braccio mi cinse la vita, attirandomi con decisione verso di sé, mentre io presa alla sprovvista mi aggrappai al suo bicipite. Nervosa alternavo lo sguardo tra i due che si stavano fulminando a vicenda.
Gli occhi di Jonas scivolarono sulla stretta della mano di Hayden, fece una smorfia schiarendosi teatralmente la voce.

<<Non mi sembra di conoscerti>> disse, mentre io allarmata cercai di salvare la situazione, prima che il ragazzo accanto a me perdesse la ragione.

FORBIDDEN SECRETS [The deadly sins series]Where stories live. Discover now