10) Perché fa così male?

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Recupero le due merendine dal distributore automatico e, furiosa come non mai, mi dirigo verso l'aula in cui avrei avuto la seguente lezione. Mi siedo vicino a Sarah, che mi sorride non appena le porgo la barretta, ma poi mi guarda preoccupata quando nota la mia espressione alterata.

-Mi sono persa qualcosa?- chiede cauta.

-No.- sibilo a denti stretti, mantenendo lo sguardo verso la cattedra ancora vuota.
-Ok, mi sono decisamente persa qualcosa.-
Un ringhio strozzato abbandona le mie labbra. -Dio, non lo sopporto. Lo detesto con tutta me stessa. Come osa mettere nei casini mio fratello e poi pretendere che io ne stia fuori?- mi giro verso di lei con sguardo esasperato, come se sperassi in una risposta in grado di farmi vedere le cose in maniera più razionale, ma l'unica cosa che ottengo è un'espressione confusa.
-Stiamo parlando di Aidan?-
-Ovviamente. Ogni volta che succede qualcosa di brutto quel ragazzo ne è sempre responsabile.-

Sarah rimane in silenzio per qualche secondo, forse ragionando sul come rispondere. -Mi hai detto che James non lo ritiene responsabile per la situazione in cui sono. Sei sicura di non addossare troppe colpe a quel ragazzo? Magari ne è anche lui in qualche modo vittima.-

La guardo scandalizzata. -Ma sei impazzita? Lo difendi pure tu, ora? Sarah, ascoltami, quel ragazzo è un teppista. Ha debiti con persone pericolose per chi sa quale fatto ed ha avuto la fantastica idea di chiedere ad un buon cuore come James di aiutarlo. Adesso sono tutti nella merda e non sanno come uscirne. Non mi sembra difficile da capire.-

L'espressione di Sarah non è per nulla convinta, anzi, mi guarda quasi infastidita.

-Cosa c'è?- chiedo.

-Sembra, quasi, tu voglia sia per forza lui il responsabile. L'odio ingiustificato che provi per Aidan ti porta a non ragionare a mente lucida.-

-Come potrebbe essere il contrario? Ma li hai visti l'altra sera? Mio fratello potrebbe perdere la vita in una di quelle stupide gare, per colpa di quel cretino! Stiamo parlando di una cosa seria, Sarah. E la cosa che mi fa andare fuori di testa è che Aidan gli ha coinvolti lo stesso, sapendo che poi non avrebbero più potuto uscirne fino a quando il debito non sarebbe stato estinto. Non sappiamo nemmeno di quale cifra stiamo parlando! Potrebbe aver combinando di tutto. Ed adesso mio fratello e i suoi amici sono obbligati ad aiutarlo.- la mia voce risuona un po' più alta del previsto e alcuni ragazzi si girano infastiditi verso di me. Faccio un cenno di scuse e mi calmo, cercando di fare un respiro profondo.

-Non mi sembra che James sia tanto pentito di quello che sta facendo, anzi, mi sembra si sia divertito a correre. E inoltre non credo sia così stupido dal non capire di correre dei rischi.-

-Tu non capisci.- ringhio. -Se mio fratello muore, sarà tutta colpa sua. Ieri ho fatto una ricerca su internet e quello che ho trovato mi ha fatto rimanere scioccata: sai quante persone rimangono ferite, o peggio perdono la vita, partecipando a gare automobilistiche clandestine? No? Te lo dico io: un sacco, Sarah.-

-Capisco il tuo punto di vista e comprendo la tua preoccupazione, ma non è nemmeno giusto che tu ti comporti in questo modo. Sono adulti, Ollie. Aidan, James e gli altri sanno quello che fanno.-

-Perché ho quasi il presentimento tu sappia qualcosa che io non so?- la guardo diffidente e lei arrossisce, abbassando lo sguardo.

-Devi dirmi tutto quello che sai. Se hai sentito o visto qualcosa, me lo devi dire.- insisto.

-Diciamo che potrei aver approfondito la conoscenza con Samuel, in questi giorni.- sussurra, cercando di celare un piccolo sorriso.

Sto per sorridere come una bambina, ma Sarah mi blocca. -Siamo solo amici, ma...-

Stringimi ancora un po' (Romance)Where stories live. Discover now