cincuenta y cinco

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Anita si fermò sulla soglia della classe, interdetta, notando che il banco accanto a Lisa, riservato esclusivamente a lei, era già stato occupato da un’altra persona: Thiago.
“Che ci fai al mio posto?” gli chiese, con tono sprezzante.
“Buongiorno a te” rispose calmo il ragazzo. “Lisa mi ha raccontato tutto e mi ha anche detto di ciò che è successo con Ansu Fati. Avevi ragione, sai: non ha disturbato quel ‘poco’ che c’è tra me e lei.”
“Ascolta, mi dispiace per aver parlato in quel modo” sospirò Anita. “State insieme solo da un mese, non pensavo fosse una cosa seria.”
“Un mese?” domandò Thiago. “Scusa, tu dove vivi? Siamo una coppia dall’estate scorsa, da molto prima che arrivassi tu… ero convinto che te e Lisa vi diceste tutto.”
“Lo credevo anch’io…” si stupì la ragazza. “Quindi, il giorno in cui Manolo venne a parlarmi voi eravate già insieme… voi siete sempre stati insieme e io non me ne sono mai accorta! Allora come mai Lisa mi ha spinta a non accettare la compagnia di Manolo?” chiese ancora. “Mi ha spaventata, accennando di un gran torto fatto dal tuo amico a suo fratello… tu sai cos’è successo?”
“Mh, no” roteò gli occhi lui. “Sai, Lisa è figlia unica.”
Rimasta senza parole, Anita si fermò a riflettere su quell’ultima affermazione: si stava rivelando tutto veramente troppo assurdo.
“Perciò se l’è inventato…” riprese il discorso, dopo una decina di secondi. “Ma perché? Cioè, tu lo sapevi? Eravate d’accordo?”
“Santo cielo! Fino a un minuto fa non ti eri nemmeno resa conto che la tua migliore amica fosse impegnata in una relazione, e adesso pretendi che io collabori con te?” ribatté Thiago.
“Beh, sì” si irritò lievemente la ragazza. “Cos’ha Manolo che non va, per venire denigrato in una simile maniera?”
“Niente” rispose calmo lui. “Solo che Lisa aveva notato un certo luccichio nei tuoi occhi, quando parlavi di Pablo, per cui voleva impedirti di avvicinarti troppo a Manolo, che d’altro canto ha già un sacco di ammiratrici ai suoi piedi.”
“Ah” fu il secco commento di Anita. “E lui lo sa?”
“Chi, Manolo?” chiese il ragazzo. “No, o almeno non credo. Però, forse, Lisa non ha agito nel migliore dei modi… te lo dico senza peli sulla lingua: secondo me, staresti molto meglio a fianco del mio migliore amico che insieme a quel calciatore.”
“Come mai?” decise di informarsi lei.
“Beh, da quello che mi è stato riferito, non è che Pablo ti prenda in grandissima considerazione” spiegò Thiago. “Per esempio, ti ha fatto conoscere la sua famiglia? Oppure, gesto ancor meno impegnativo, sei mai stata a casa sua? Conosciamo già la risposta… riflettici un attimo” concluse.
Anita si allontanò senza proferire parola, prendendo subito in mano il cellulare. Il ragazzo della sua migliore amica le aveva suggerito un paio di interessanti interrogativi.
«Hai un momento?» scrisse al calciatore, tormentandosi un’unghia.
«Certo» fu la repentina risposta di lui.
«Mi chiedevo se prima o poi avessi intenzione di invitarmi a casa tua, oppure di incontrare la tua famiglia»
«Non voglio prendere decisioni troppo affrettate»
«Scusa, mi stavo solo basando su ciò che mi hai detto sabato in discoteca»
«Forse non ci siamo capiti, Anita: io ho bisogno di tempo per queste cose»
«Ti ricordo che appena mi hai chiesto di Pilar te l’ho presentata su un piatto d’argento»
Pablo le lasciò il visualizzato e dopo un paio di secondi il suono della campanella costrinse Anita a dirigersi con aria imbronciata in direzione dell’unico banco libero, proprio quello vicino al tanto chiacchierato Manolo.

Todo lo que quiero - Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora