treinta y nueve

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"Sei già tornata?" domandò Carlos, avvertendo una presenza alle sue spalle, senza distogliere lo sguardo dai fornelli. "Dove si era cacciata la tua amica?"
"Ehm" si schiarì la voce Anita, abbastanza in imbarazzo: forse la sua non era stata un'ottima mossa.
"Oh" si stupì l'uomo voltandosi. "Ciao... mia figlia è appena uscita a cercarti assieme a uno dei tuoi amici... non dovresti chiamarli per dir loro che stai bene?"
"Sì, dovrei" ammise la ragazza. "Ma ho bisogno di parlare con te: non mi va di spiegare tutto a Lisa, i miei genitori sono a Saragozza e poi non capirebbero, mentre Pilar non deve sapere nulla di questa storia..."
"Che storia?" si allarmò Carlos. "Cos'è successo?"
"No, niente di grave" rispose Anita tirando verso di sé uno sgabello. "Hai presente Pablo Gavi?"
"Ah sì, certo" si rilassò immediatamente l'uomo. "Un uccellino mi ha riferito che state uscendo insieme."
"Più o meno" lo corresse la ragazza con un sorriso amaro. "Diciamo che ultimamente non ci siamo più sentiti e... hai sentito ciò che hanno detto alla tivù?"
"Cosa? Che la primogenita del re Filippo ha messo gli occhi addosso al tuo calciatore?" chiese Carlos.
"Già" confermò Anita. "Tutto questo è successo dopo che io, per una settimana, sono dovuta restare nel mio letto con la febbre, e sai perché? Perché il carissimo Pablo mi aveva portata nella sua spiaggia segreta a fare il bagno."
"Nel mare a novembre!" esclamò il padre di Lisa. "Ci credo che ti sei ammalata! Ma veramente Pilar non ne sa nulla?"
"Beh, ha conosciuto da vicino il mio raffreddore, ma non ha la minima idea di cosa possa averlo causato" spiegò la ragazza. "Però non è questo l'importante: quel fatidico bagno nel mare è stata l'ultima volta che ho visto Pablo, poi lui non mi ha più scritto nemmeno per sincerarsi delle mie condizioni; tuttavia, è venuto personalmente alla porta di Pilar, ovviamente senza farsi riconoscere, per consegnarmi un pacco. Quel pacco conteneva un foglio bianco e una bottiglietta piena di sabbia, che io ho pensato fosse stata prelevata dalla famosa spiaggia di pochi giorni prima, ma sono tutte supposizioni... poi sono arrivati quei pettegolezzi che hanno fatto sapere alla televisione... io non ci sto capendo più niente."
"Mh... le dichiarazioni della principessa hanno soltanto costituito la ciliegina sulla torta, giusto?" domandò Carlos annuendo. "Anita, io credo che tu debba parlare direttamente con Gavi. Dovete capirvi tra di voi, è inutile inserire terzi elementi che mitighino il vostro rapporto. So che queste potrebbero sembrarti le solite banalissime frasi da genitore, e infatti è così, perché anche io, oltre a essere un magazziniere del Barcellona, sono padre... l'unico aiuto che potrei darti potrebbe essere cercare di scoprire, mettendo il naso negli spogliatoi, se il tuo calciatore sta veramente prendendo in considerazione le parole di Leonor o se si tratta solamente di una fake news..."
"Grazie, grazie, grazie!" lo interruppe la ragazza. "Grazie mille, davvero..."
"No, aspetta" la mise a sua volta a tacere l'uomo, senza però risultare troppo aggressivo. "Non sarebbe tutto più semplice se tu mi accompagnassi al lavoro e parlassi direttamente con Gavi? La faccenda si risolverebbe molto più in fretta... dai, adesso perché hai quell'aria così sconsolata? Sarebbe meglio per tutti: una volta scoperta la verità non ti tormenteresti più in questo modo."
"Sì, certo" rispose Anita abbassando lo sguardo. "È che ho paura, tanta paura, di conoscere questa verità..."

Todo lo que quiero - Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora