-Tu....-

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Buona lettura! :)

Ps: in questo capitolo sono presenti pensieri suicidi, quando vedrete questa emoji 📍 vuol dire che saranno iniziati e se vedete questa ♦️ saranno finiti, quindi se volete potete pure saltare quella parte

Il weekend passò tranquillamente per Izuku, che anche se non lo ammetteva, era felice del cambiamento del suo amico d'infanzia e delle sue scuse.
Come ogni singolo giorno prese a prepararsi con il suo tempo e andò verso scuola.
Non appena si ritrovò davanti alla sua scuola un colato di vomito fece fare una piccola smorfia al verde che appoggiò una mano davanti alla sua bocca. Quella scuola da quando aveva litigato con Akio.... non faceva altro che metterli ansia , quindi entrare era quasi come un parto.
Fece il primo passo, un senso di pesantezza, ne fece un secondo, il respiro si bloccò, ne fece un terzo, giramenti di testa, si bloccò prendendo piano piano aria.
Dopo che fece un sospiro alzò la testa e analizzò bene la scuola come se la stesse vedendo per la prima volta, fece un grosso respiro ed iniziò a camminare ignorando completamente quelle brutte sensazioni che lo inseguivano.

C'è l'aveva fatta.

Izuku era dentro la scuola, e per sua fortuna era calmo, così andò in classe tranquillamente trovandoci giusto qualcuno che guardava il telefono o che dormiva.
Si siese al suo posto e prese i libri che li sarebbero serviti per le ore successive attendendo l'inizio delle lezioni.
Osservò tutti i suoi compagni che arrivavano, tutti i loro difetti, tutti i loro comportamenti, li piaceva analizzare le persone perché lo calmava, ma non appena una chioma riconoscibile fra mille fece capolinea agli occhi di Izuku, quello che era un piccolo sorriso scomparve immediatamente. Come l'acqua spegne il fuoco.
Akio era entrato in classe senza nemmeno girarsi verso il suo vecchio amico, sentiva lo sguardo del verde su di sé ma lo ignorò completamente andandosi a sedere il più lontano possibile.
Izuku abbassò la testa deluso, ma non deluso da Akio, ma da se stesso, doveva assolutamente chiedere scusa ,il senso di colpa lo stava divorando e non sarebbe resistito ancora per molto.
Le lezioni iniziarono ma il verde ascoltò ben poco perché troppo impegnato nei suoi pensieri "Mid-" non capiva, perchè tutto a lui "Mido-" voleva delle risposte ."Midoriya!" Fece un piccolo sobbalzo spaventato "A quanto vedo sei tornato tra noi, che ne dici di venire alla lavagna e completare questa operazione?" Disse il professore puntando l'esercizio con il piccolo gesso bianco alla lavagna.
Il verde si alzò sentendo lo sguardo divertito di tutti, con piccoli passi arrivò davanti all'oggetto verde e il professore li porse il gesso, lo prese tra le mani e lo appoggiò alla lavagna pensando a come risolvere l'esercizio. Prese a scrivere vari numeri e non appena finì riconsegnò il gessetto al professore e pulì le sue mani, l'adulto lo guardava sorpreso mentre Izuku si rimise seduto tranquillamente. Ma quello che il professore non sapeva era che nella testa del ragazzo c'era l'inferno.
'Mi stavano guardando tutti..'
'Stavano ridendo..'
'Stavano ridendo di me..'
'Parlavano..'
'Parlavano di me'
Pensava senza riuscire ad interrompere queste brutte frasi create esclusivamente dalla sua testolina.
Prese a torturarsi le mani togliendo più pellicine finchè del sangue non sporcò il suo quaderno bianco. Izuku osservò il suo sangue, il sangue che stava uscendo dal suo dito con uno sguardo assente, come se non li importasse ma qualcuno li perse un piccolo fazzoletto bianco "Stai bene?" Sussurrò il suo compagno "Si sto bene, grazie" Rispose con freddezza prendendo il panno e coprendosi completamente il dito sottile macchiato di rosso.

•~~~~~~~•

Le lezioni si conclusero ed Izuku stava riponendo i suoi libri con molta fretta per quello che avrebbe fatto dopo.
Akio uscì dalla classe seguito a ruota dal verde che prese a seguirlo fino a una piccola stradina deserta "Smettila di seguirmi... Sembri uno stolker" Interruppe il silenzio Akio fermando il passo "Akio asc-" Cercò di dire l'altro ma venne immediatamente interrotto "Non voglio ascoltarti! Hai detto di odiarmi quando stavo solo cercando di darti una mano.." quasi Gridò coprendosi il volto con il gomito già sull'orlo delle lacrime.
"Akio non era mia in-"
"Non era tua intenzione!? Midoriya smettila di prendermi in giro..."
"Perdonami veramente.." Disse disperatamente Izuku mentre una lacrima cadeva rigando la guancia ricoperta di lentiggini. "No non ti perdono, perché.... perchè anch'io ti odio" il cuore del verde si bloccò come il suo respiro "co-cosa?" Balbettò "Hai capito bene. Io ti odio. Fai sempre la vittima e non aiuti mai gli altri, e come se lì guardassi dall'alto in basso. Ed io odio questo, quindi.... Midoriya Izuku stammi alla larga!" Concluse infine Akio girando di poco il capo osservando Izuku con un solo occhio.

L'aveva perso....

Akio riprese a camminare senza girarsi nemmeno una volta e questo ferì Izuku, perchè voleva dire che ad Akio non li era mai importato veramente di lui. Delle lacrime salate caddero dagli occhi di Izuku che prese a passarsi il suo piccolo polso lungo di essi per fermarle senza riuscirci. Faceva male....
Il verde poteva sentire un dolore lancinante al petto, più esattamente all'altezza del cuore, Izuku strinse la sua maglia scolastica fino a far diventare le nocche bianche, cadde a terra appoggiando violentemente le ginocchia, ma a lui non importava. Non li importava di niente, se in quel momento fosse morto sarebbe stato felice.
Ormai per lui la vita non aveva più significato. Sì... il suo amico d'infanzia li aveva chiesto scusa ma a quale scopo? Alla fine la vita non faceva altro che darli disgrazie e renderlo infelice.
Izuku rimanne lì a piangere per almeno dieci minuti senza che nessuno si fermasse ad aiutarlo o per lo meno a chiederli cos'era successo.
Si rialzò e prese a camminare verso casa sua già pronto alla strigliata che si sarebbe preso da sua padre.
Il tragitto fu silenzioso, il verde veniva osservato dai passanti perché camminava quasi come uno zombie.

📍

Izuku, con la testa bassa e con gli occhi che osservavano le sue scarpe rosse stava pensando nuovamente a quello.

Al suicidio.

Non riusciva a pensare ad altro, se fosse morto, avrebbe posto fine a tutte quelle brutte sofferenze che sembravano perseguitarlo. Forse era la scelta giusta... o forse non lo era.... Nemmeno Izuku lo sapeva, in quel momento voleva solo morire e riposare .

♦️

Il verde arrivò davanti alla sua porta d'ingresso, prese le chiavi e le infilò nella toppa, con un movimento lento le girò e si potè sentire il rumore della serratura che si apriva.
Aprì la porta e la richiuse dietro di lui, l'interno della casa era silenzioso apparte per il rumore dell'orologio che segnava le quattro. Tolse le scarpe e girò casa aspettandosi di trovarci i suoi ma così non fu.
Un sospiro di sollievo uscì dalla bocca di Izuku che entrò in camera sua e posò lo zaino. Si buttò sul letto e prese ad osservare il soffitto bianco della sua piccola camera.
Delle voci nella testa del verde si fecero più alte ripetendoli le stesse cose.
'Fallo..'
'A nessuno importa di te..'
'Forza..'
'Devi farlo..'
Izuku si tappò le orecchie e chiuse gli occhi ma quelle voci non ne volevano sapere di andarsene.

Non ne poteva più .

'Me lo merito?'
'No...'
'Allora perchè?'
'Non lo so..'
'Rispondi'
'L'ho fatto..'
'Kacchan '
'Ti prego..'
'Non lasciarmi..'
'Deku..'
'Io ti amo'
'Tu..'

ANGOLO AUTRICE
Hiiiii come state??? Scusate il ritardo ma sono stata impegnata TT.
Eh niente spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Mi spiace un botto per Izuku ma giuro che questa storia prenderà delle pieghe migliori;)
Al prossimo capitolo!

༄𝑻𝒐𝒓𝒏𝒂 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒎𝒊 - ᵇᵃᵏᵘᵈᵉᵏᵘOnde histórias criam vida. Descubra agora