-Non lo so..-

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ATTENZIONE
In questo capitolo ci saranno atti di bullismo e violenza. Detto questo. Buona lettura!! <:

Eccoci qua, la scuola era finita e l'estate era appena iniziata. Il verde dopo quella nottata aveva deciso di farsi una passeggiata così si alzò molto presto, verso le sei per evitare che suo padre li dicesse qualcosa di prima mattina. Cercando di fare il meno rumore possibile si vestì con un pantaloncino in demin e una maglietta bianca semplice, ma ci ripensò un attimo. Con la maglietta a maniche corte tutti avrebbero visto i tagli e lui non voleva, così si mise una felpa non troppo pesante,' essendo mattina non fa un caldo atroce' pensò il verde mentre si stava mettendo le sue solite scarpe rosse, non aveva per niente fame quindi uscì senza neanche fare colazione. Iniziò a camminare per le strade completamente vuote, certo.. Ogni tanto passava una macchina ma per il resto era tutto deserto, e al verde andava bene così. Il silenzio e la pace che era presente fece smettere di pensare per un attimo al verde. Tutti i problemi non esistevano più. Suo padre, Kacchan, i tagli, i disturbi alimentari..... Erano come spariti, nella testa di Izuku si trovava il vuoto, quello che chiamava pace, ma quel bellissimo momento venne interrotto da delle voci che il piccolo riconobbe subito. Sgranò gli occhi ed iniziò a respirare affannosamente come se avesse appena fatto una maratona. Un braccio sulle sue spalle lo fece risvegliare da quell'attacco di panico che stava avendo "Ma guarda chi abbiamo qui..... Midoriya come stai?" Il verde rivolse lo sguardo verso il ragazzo che aveva parlato, un amico di Kacchan. Dietro di lui c'era quell'altro suo amico con le ali rosse. "Beh.... Che ne dici se ci divertiamo un po'?" Aggiunse lui, e tutto iniziò così, lo trascinarono contro la sua volontà in un vicolo dove iniziarono a picchiarlo. Il verde venne spinto al muro dove subito li arrivò un pugno in faccia che li fece sanguinare il naso ricoperto di lentiggini, lo tirarono per i cappelli mentre Izuku continuava a dimenarsi "No! Ti prego!" Ma le sue preghiere non vennero ascoltate. Quel ragazzo con le ali lo prese saldamente per i capelli e li fece sbattere più volte il viso contro il freddo cemento della casa dove prima era stato spintonato. Del sangue iniziò a uscire dalla sua testa che si mischiò con le sue dolci lacrime...

"Un inutile quirkless come te non dovrebbe neanche parlare!" Disse il ragazzo mentre lancò nuovamente il viso del povero Izuku contro quel muro ormai imbrattato di sangue. Dopo che ebbero finito lo lasciarono lì mentre tremava ancora. Perchè li stava succedendo tutto quello... non lo meritava.... Ma allora perchè? Beh nemmeno il verde sapeva rispondersi. Decise di provare ad alzarsi ma fu una pessima scelta visto che continuava a barcollare. Ma ad un certo punto una persona che passava lì per caso lo vide e corse subito in suo soccorso. Quella persona stava parlando ma il povero Izuku non riusciva a sentirlo e non distingueva nemmeno l'immagine di quella persona a lui completamente sconosciuta. Sentì delle grosse braccia abbracciarlo e finalmente, dopo tanto tempo si sentì a casa. Venne preso in braccio per essere portato chissà dove, chiuse gli occhi fidandosi cecamente di quella persona....

Il verde si risvegliò ma con un terribile mal di testa che continuava ad offuscarli la vista. Si tirò su il busto con l'aiuto dei suoi gomiti ma una mano sul suo petto lo fece ristendere subito "Fermo, non ti muovere rischi di farti male...." Finalmente Izuku riusciva nuovamente a sentire ma non riusciva a capire di chi era quella voce, così fece come richiesto e si rimise su quel materasso comodo socchiudendo gli occhi. Ad un certo punto sentì un panno umido sulla sua fronte mentre veniva coccolato sulla sua mano destra.
Dopo vari minuti si addormentò di nuovo con quella sensazione di casa che per tutto quel tempo non l'aveva lasciato.
Quando però riaprì gli occhi non era più in quel letto comodo ma nel suo solito letto. Quella sensazione di casa era completamente scomparsa. Si alzò guardandosi attorno confuso, la testa non doleva quasi più quindi riusciva a camminare tranquillamente. Aprì la porta sella sua camera, scese le scale e trovò sua madre seduta sul divano che non appena si era accorta della presenza del verde si lanciò su di lui preoccupata "Tesoro, sta bene?" Disse lei preoccupata mentre metteva le sue dolci mani sulle guancie del verde "Si mamma..... non ti preoccupare...... dov'è papà?" Rispose Izuku guardandosi attorno, sperando che come risposta avrebbe avuto che suo padre era uscito "È uscito...." Disse la madre abbassando lo sguardo, un sospiro fece strada dalla bocca del verde. La madre era consapevole di quello che li faceva ma non riusciva mai a fare chissà che cosa, e Izuku non gliene faceva una colpa.
Il verde si mise seduto sul divano per una volta rilassato "Tesoro ti preparo qualcosa da mangiare..." Midoriya annuì e basta, non aveva nemmeno le forze per aprire bocca ormai. Prima era sull'orlo delle lacrime ma non lo fece notare a sua madre. Chiuse gli occhi mentre l'unico rumore udibile era l'acqua che bolliva in cucina.
Il verde continuava a pensare a quella persona che l'aveva aiutato ma proprio non capiva chi era, e così passarono dieci minuti dove Izuku era sommerso nei suoi pensieri. "Tesoro è pronto vieni a mangiare " A interrompere I suoi pensieri fu sua madre per dirli che era pronto. Si alzò dal divano che li fu sembrato più comodo del Solito per dirigersi in cucina dove si mise seduto sulla sua solita sedia e iniziò a mangiare il piatto di pasta che la madre li aveva preparato gentilmente e che fu gradito molto, era da ormai quasi due giorni che Izuku non mangiava qualcosa di 'completo', sia perchè non aveva fame, ma sia perchè suo padre non glielo permetteva. Infatti il colpo del verde non era dei migliori. Era molto magro quasi scheletrico anche se non sembrava, proprio per questo sua madre si stava impegnando per farli mangiare il più possibile in questa estate in modo che nel periodo di scuola non avesse avuto troppi problemi.
Dopo che Izuku finì il piatto si alzò e andò a lavarlo al lavandino "Lascia stare tesoro.... faccio io...." Disse la madre ma Izuku si rifiutò. Non amava quando le persone facevano troppo per lui ,perché poi si sentiva in colpa, proprio per questo era un ragazzo molto solitario.
Dopo che ebbe finito andò verso la sua camera ma prima che potesse salire le scale la porta di casa fu aperta. 'Non ora... ti prego...' Pensò Izuku supponendo già chi stava per entrare in casa...


'Me lo merito?'
'No...'
'Allora perchè?'
'Non lo so..'

-ANGOLO AUTRICE-
Buonasera come state??? Ho letteralmente scritto questo capitolo con il mio gatto che dorme sulla mia povera pancia TT
Spero vivamente che questa storia( per le poche persone che la stanno leggendo) stia piacendo visto che ci sto mettendo tutta me stessa :)
Eh niente al prossimo capitolo!!

Domani probabilmente pubblicherò un capitolo di -Non lasciarmi mai- scusate la pausa ma la scuola chiama :(

༄𝑻𝒐𝒓𝒏𝒂 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒎𝒊 - ᵇᵃᵏᵘᵈᵉᵏᵘWhere stories live. Discover now