Ten.

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Chiuse forte gli occhi, sentiva un dolore lancinante alla schiena e al ginocchio farsi sempre più forte.
Si maledì per essere stata così distratta, i suoi lamenti erano come sussurri mentre cervava di alzarsi, non ottenendo nessun risultato.
-Webster- si sentì chiamare da una voce roca, chiaramente di un ragazzo.
Magdaleine si stupì quando vide il volto di Lucifer avvicinarsi al suo corpo, preoccupato come non mai.
Non rispose, semplicemente rimase a contemplare la sua genuina bellezza.
I suoi capelli biondi sembravano splendere più del solito e si soffermò ad osservare come l'anellino nero si muoveva sotto i suoi denti bianchissimi. Indossava una camicia di flanella suoi toni del nero e del verde, la trovò perfetta per la sua pelle chiara.
Aveva sempre più voglia di scoprire il suo nome, era più forte di lei.
-Cosa hai combinato?- esclamò lui, notando la ragazza contorta su se stessa.
Si abbassò alla sua altezza, dandole un aiuto ad alzarsi.
-Sono caduta- mugugnò con una smorfia sul viso.
Lui alzò le sopracciglia sarcastico, ma poi decise di non rispondere.
-Mag- la voce affannata di Journey arrivò alle orecchie della mora, che si girò verso di lei.
-Mag, come stai? Devo chiamare il pronto soccorso?- cominciò a tartassarla con le sue domande, troppo preoccupata per pensare a qualunque altra cosa.
Forse ci teneva un pò a Magdaleine, era solo difficile ammetterlo.
-No, sto bene. Fa male solo un pò qui- si indicó il polpaccio superficialmente.
Era abbastanza distratta dalla mano del biondo nella sua, i loro corpi erano così vicini che poteva sentire il petto del ragazzo alzarsi e abbassarsi per respirare.
Era rimasta talmente imbambolata che non si accorse del dialogo che avevano iniziato Journey e Lucifer.
-La accompagno io, non ti preoccupare- sentì dire da lui, mentre salutò distrattamente la sua amica.
-Dove andiamo?- i suoi occhi erano ridotti a due fessure.
-A scuola c'è un infermeria, andiamo lì così ti controllano- alzó le spalle, Lucifer, incurante.
-Va bene, e poi?-.
-Cosa?- il ragazzo sbuffò, camminando piano.
-Cosa facciamo dopo?- domandò lei, facendo solo confondere il biondo, che si chiese se ci era o ci faceva.
-Non lo so, credo ti daranno una pomata o qualcosa di simile-.
-Ah- annuì lei, trovando qualche difficoltà a piegare il ginocchio -cosa ci facevi in giro tu?-.
-Non puoi stare un pò zitta?- esplose lui, trovando il comportamento di Magdaleine irritante.
-No, come ti chiami?- insistette ancora guardandolo, quasi vide una vena gonfiarsi sul collo. Inoltre, erano arrivati anche nel corridoio: era arrivata per l'ennesima volta in ritardo a scuola.
Il ragazzo si fermò e la guardò penetrante negli occhi, -se te lo dico stai zitta?-.
-Sì, diavoletto- sorrise Mag prendendolo in giro, mentre cominciava già ad esultare dentro.
-Bene- fece finta di non aver sentito il nomignolo -Piacere, Luke Hemmings- le tese la mano, che venne prontamente afferrata.
-Cosa sta succedendo qui?-.
Si girarono entrambi verso la persona che aveva parlato, o meglio, urlato; si trattava semplicemente di uno dei collaboratori scolastici.
Spiegarono velocemente la situazione in modo da poter essere accompagnati nell'infermeria senza ricevere nessun richiamo.
A differenza di Luke, che aveva mantenuto sempre la stessa espressione atona, la mora non riusciva a non essere entusiasta.
In un certo modo si sentiva soddisfatta di se stessa perchè era riuscita a far parlare quel bel ragazzo, non poteva nascondere che le sarebbe piaciuto tantissimo averlo anche solo per amico.
Sapeva perfettamente che quel ragazzo nascondeva qualcosa, doveva solo riuscire a farlo aprire completamente con lei.
Perché oramai non era una novità che quegli occhi celavano qualcosa di misterioso ed estremamente attraente all'anima ribelle e curiosa di Mag.

Do you care about me?
Do you think I don't bleed?
Are you trying to hide behind a stupid lie
When the truth is in your eyes?

Lucifer. // Luke Hemmings.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ