Twenty.

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Un tuono ruppe il silenzio di quella mattinata proprio nel momento in cui Magdaleine si chiuse alle spalle la porta di casa; decise di aprire l'ombrello e avviarsi verso scuola prima che il temporale fosse degenerato.
Guardò il cielo completamente grigio e accennò un sorriso; la pioggia era sicuramente la sua cosa preferita in inverno.
Le piaceva quando passava intere serate sotto le coperte a vedere film e bere cioccolata calda, con in sottofondo il rumore dell'acqua che si infrangeva sull'asfalto del marciapiede.
Mag, quel giorno, era tranquilla. Forse era perchè con Luke le cose andavano bene, o magari perché il giorno precedente aveva chiarito la situazione con Journey, che le aveva chiesto scusa per qualunque cosa avesse fatto. Il fatto era che lei non aveva detto nulla di male, solo che Magdaleine non l'avrebbe mai ammesso.
Evitò per poco una pozzanghera, quando una macchina l'affiancò durante il suo cammino.
-Ehy, bambola, hai bisogno di un passaggio?- una voce familiare le fece girare il volto, precedentemente coperto dal cappuccio del cappottino e dall'ombrello.
-Calum?-.
-Oh, Webster! Scusa, non pensavo fossi tu, non ti avevo riconosciuto...- lo vide ridacchiare scuotendo la testa. Avendolo conosciuto bene, pensò Magdaleine, si stava dando dello sciocco.
-Stai tranquillo, posso salire o ritiri l'offerta?- quasi ne approfittò, ma aveva le sue ragioni. Per quanto amasse quel tempo freddo e ventilato, il calore di una macchina all'avanguardia non le dispiaceva.
-Sali, dai-.
Si sedette e venne accolta dall'inizio di Can't Feel My Face, sicuramente una delle sue canzoni preferite; sorrise sorniona e canticchiò per un po', fin quando Calum ruppe il silenzio.
-Allora? Che mi racconti?-.
La vide scrollare le spalle, odiava quando lo faceva, -niente di che, la vita va bene ultimamente-.
Si perse un attimo ad annusare l'odore cattivo che emanava l'oggetto appeso allo specchietto: il classico pino verde che vendono dai benzinai.
-Va meglio di quando c'ero io?-.
-Sicuramente- disse fredda, subito dopo la domanda. Non aveva dubbi, Calum le aveva rovinato la vita e a volte compariva per stravorgerla ancora di più.
La cosa che più le dava fastidio era che lui non aveva mai cercato di riappacificarsi con lei, aveva sempre tenuto le distanze come se non fosse mai successo nulla.
Questa storia accendeva in Magdaleine la rabbia, poche volte il dolore; era quando, da masochista che era, apriva il maledetto diario che era stato testimone dei suoi dolori che lasciava la sua anima sofferente uscire fuori.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, tra il rumore del motore bagnato e il respiro pesante del moro.
Lo vide sospirare sconfortato, -scusa, scusa per tutto-.
Mag indugiò un attimo, -Delle semplici scuse non cancelleranno dalla mia mente tutto il male che mi hai fatto, Calum-.
-Posso cercare di rimediare!- alzò la voce, quasi implorandola, -puoi fidarti di me, adesso sono cambiato-.
Erano oramai fuori il cortile della scuola; gli occhi grandi e profondi di Calum su di lei ed il motore ancora acceso, assieme al rumore fastidioso che produceva.
E dovette cedere a quelle iridi imploranti, in fondo Calum non era mai. stata una cattiva persona, forse solo fin troppo possessiva.
-Va bene, ma non pensare che adesso siamo amici- scherzò, sorridendogli e facendogli l'occhiolino.
Calum sorrise radioso, scendendo dalla macchina accompagnato dall'ombrello, pronto ad aprire lo sportello della ragazza mora.
-Grazie per il passaggio-.
-Se vuoi ti accompagno in classe- le accarezzò il braccio, ma lei scosse la testa, aprendo il suo ombrello blu. Aveva visto Luke sotto al portone del cortile, sicuramente la stava aspettando.
-Mi dispiace ma...- guardò il biondo passarsi una mano fra i capelli umidi per la pioggia. Calum la seguì con lo sguardo e sorrise, -tranquilla, ho capito-.
Il ragazzo era davvero contento della loro relazione, se si poteva definire tale; Magdaleine faceva bene a Luke, lo si poteva notare dal fatto che la vita del biondo era più tranquilla da quando la ragazza era al suo fianco.
Si salutarono velocemente e la ragazza corse subito da Luke, che le rivolse un piccolo sorriso.
-Ciao- mormorò appena la vide, lui, lasciandole un bacio sulle labbra e facendola arrossire leggermente.
Magdaleine si diede della stupida; non poteva arrossire per queste cose futili, soprattuto dopo avergli fatto anche un bel lavoretto alle parti basse.
-Ehy- ricambiò il saluto, assaporando a pieno le labbra rosee del biondino.
E per quanto Magdaleine non avesse mai voluto ammetterlo, Luke era una delle cose più belle che le fossero mai capitate, una sorta di vittoria per tutte le guerre che aveva dovuto combattere.


Show me your broken heart and all your scars
Baby, I'll take you as you are

Lucifer. // Luke Hemmings.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz