Sacrificio (V)

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Seon Wonbin posò lo sguardo su quelle domande che ormai conosceva meglio dei testi delle loro canzoni. Le aveva memorizzate giorni prima e aveva continuato a ripassare ossessivamente le risposte per essere sicuro di non mandare all'aria tutto. Due banchi davanti a lui Choi Daepyo era chino sui fogli. Wonbin l'aveva convinto ad attuare la stessa strategia, ma per l'amico sarebbe stato più difficile, perché nessuno l'aveva aiutato a preparare le risposte in modo da ottenere un voto coerente con i risultati delle ultime prove d'esame. Wonbin temeva che se il voto di Daepyo fosse risultato sospetto gli insegnanti avrebbero dubitato della legittimità del suo esame. Finché nessuno avesse saputo che il server della scuola era stata hackerato, non ci sarebbe stato bisogno di cercare un colpevole e ciò lo rassicurava. Non poteva che sperare che il ragazzo a cui si erano affidati fosse abbastanza in gamba da non aver lasciato tracce.

I due amici si scambiarono due parole subito dopo la fine dell'esame, davanti a un sandwhich. Daepyo sembrava sicuro di aver fatto un buon lavoro. «Ho puntato a una D per il rotto della cuffia. Ho fatto bene i calcoli, Wonbin-a, stai tranquillo!»

Erano molte le circostanze in cui Seon Wonbin avrebbe messo la sua vita nelle mani di Daepyo, a tal punto si fidava di lui, ma non se ci fossero state di mezzo le sue capacità matematiche. Erano entrambi alquanto scarsi a scuola, ma Wonbin almeno sapeva di avere un'ottima memoria, dato che ricordava con facilità sia i versi delle canzoni che i passi di danza. Daepyo, invece, era distratto, confusionario e aveva un rifiuto per tutto ciò che richiedeva concentrazione.

I due ragazzi si separarono poco dopo perché Wonbin aveva l'ultima prova costume prima delle riprese del music video. Non aveva mai indossato un completo tanto elegante prima di quel momento, e non si sentiva nella sua pelle soprattutto per via del mantello di velluto. Negli ultimi giorni aveva provato la coreografia con un mantello sostitutivo per abituarsi ed evitare che gli intralciasse i movimenti. Aveva sperato in un concept del video meno fantasy, convinto che avrebbero potuto trasmettere alla perfezione il contenuto del testo anche nei panni di un gruppo di skater in un quartiere malfamato o di un gruppo di studenti rinchiusi in un riformatorio, ma Song PD aveva preferito l'alternativa più banale: cinque damerini in un cimitero.

Davanti alla porta girevole dell'agenzia incrociò una delle loro stiliste. Si trattava di una tirocinante che non poteva avere più di una ventina d'anni, l'unica persona dello staff con cui Wonbin era entrato in confidenza. Di solito non si apriva facilmente con gli sconosciuti, ma con lei era stato abbastanza naturale, forse perché a differenza degli altri adulti dell'agenzia non lo trattava come un ragazzino.

«Nuna

«Wonbin-a, ciao» rispose lei soffiando il fumo che aveva appena aspirato.

«Pensavo che avessi deciso di smettere» commentò il ragazzo.

«Prima o poi, prima o poi» sorrise malinconicamente l'altra. «Mi raccomando, non cominciare mai.»

Seon Wonbin non sapeva se entrare o se aspettarla, ma dato che era in anticipo decise di farle compagnia mentre finiva la sigaretta. Non poteva di certo confessarle che aveva provato a fumare per la prima volta due anni addietro.

«Oggi avevi l'esame di fine anno, vero?» domandò dopo un po' lei.

L'altro annuì. «Dovrei aver superato l'anno... che era il mio obiettivo.»

«Bene» sorrise lei. «Neanche io sono mai stata molto studiosa e appena ho potuto ho cominciato a lavorare. Anche se non ero giovane come te...»

Il ragazzo avrebbe voluto essere più spigliato, ma non gli veniva in mente nessuna risposta arguta. Sentì la mancanza di Yongsun, che sapeva sempre come intavolare una conversazione senza però oscurare chi gli era accanto.

IDOL: Nightmare Bloom [completata]Where stories live. Discover now