Sacrificio (II)

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Jisang e Wonbin guardavano Yongsun, che seduto a terra a gambe incrociate rispondeva alle domande una dopo l'altra. Era impressionante. Wonbin non era arrivato a leggere neanche metà di una frase che Yongsun aveva già risposto ed era passato a quella successiva. L'ammirazione che il maknae provava nei confronti dell'altro ragazzo cresceva di giorno in giorno.

Anche Jisang era strabiliato, perché per quanto sapesse che Yongsun era un mezzo genio, dato che si classificava nelle graduatorie nazionali studiando poco o niente, non l'aveva mai visto all'opera. Più lo conosceva, più pensava che sarebbe stato difficile essere paragonato a lui costantemente. Sarebbero stati confrontati in tutto: chi fosse più attraente, chi cantasse meglio, chi ballasse meglio, chi sapesse rispondere meglio ai giornalisti, chi interagire con i fan... In una situazione normale ogni membro avrebbe eccelso in qualcosa, ma nel loro caso Yongsun si sarebbe trovato in cima a tutte le classifiche di gradimento. Se fino a quel momento era riuscito a non invidiarlo troppo, perché nonostante fosse il tipico talento multi potenziale aveva avuto una vita tutt'altro che facile, non era sicuro di cosa avrebbe provato quando il mondo gli avrebbe ricordato quotidianamente che Yongsun era meglio di lui in tutto. La complessa situazione familiare del compagno era qualcosa di cui non parlavano mai, perché non avrebbero dovuto neanche esserne a conoscenza. Hajoon aveva sentito manager Lee raccontarlo a un altro manager, e non aveva avuto dubbi che fosse meglio che anche gli altri membri ne fossero a conoscenza, in modo da non mettere Yongsun in difficoltà con certe domande. Avevano notato che non amava parlare né della sua famiglia adottiva né del passato, e da quando si era trasferito nel dormitorio nessun parente era venuto in visita. Sapere che Yongsun era solo al mondo aveva sempre aiutato Jisang a tollerare il suo comportamento aggressivo e spesso egoista. Era per il madhyung evidente che l'altro ragazzo avesse dovuto tirare fuori gli artigli perché la vita non era stata clemente con lui.

«Grazie, Yongsun-a. È forse l'unico modo per uscirne» commentò Jisang dopo un po'. «E tu» aggiunse rivolto al maknae. «Non finisce qui, dovrai riguadagnarti la nostra fiducia.»

L'aver fatto fronte unito davanti al più giovane del gruppo fece sperare a Jisang che lui e Yongsun potessero riappacificarsi. Negli ultimi giorni l'altro trovava sempre un motivo per contraddirlo, soprattutto davanti agli altri ragazzi. Era evidente che Yongsun non fosse disposto a sottomettersi tanto facilmente alla sua leadership, e quel comportamento era il modo di ricordarglielo costantemente. Essere d'accordo su qualcosa, dopo tanto tempo, anche se si trattava di una situazione spiacevole, era una gran bella sensazione.

Dopo un po' Yongsun si alzò in piedi per restituire i fogli a Wonbin. «Per prima cosa non ti azzardare a portarli di nuovo in giro. Lasciali a casa, memorizzali il prima possibile e poi liberatene, per favore.»

Wonbin annuì con foga.

«Poi,» continuò Yongsun, «convinci quell'idiota di Choi Daepyo a non copiare pari pari.»

«Non so chi sia questo tuo amico, Wonbin-a, ma è arrivato il momento di scegliere a cosa tieni di più: a noi, ai tuoi membri, o a questo Daepyo a cui chiaramente non importa niente del tuo futuro. O del suo, suppongo.»

Wonbin era affezionato a Daepyo, l'unica persona che considerava veramente un amico a parte Yongsun, e non voleva rinunciare alla loro amicizia, ma conosceva fin troppo bene l'opinione che l'altro aveva degli idol. Daepyo non perdeva occasione di criticare la sua scelta e di certo non avrebbe rinunciato a copiare per non rovinare la sua carriera.

«Le persone che scegliamo di avere accanto possono aiutarci a crescere o possono affossarci, Seon Wonbin» disse ancora Jisang. E, nell'esprimere quel concetto a voce alta, l'immagine di una ragazza in uniforme con i pugni alzati e il volto sorridente, gli attraversò la mente come una scossa elettrica. "Fighting! Fighting!" Come poteva ricordare ancora tanto bene la sua voce, dopo mesi che non la sentiva?

IDOL: Nightmare Bloom [completata]Where stories live. Discover now