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Harry's pov

Una settimana dopo chiedemmo a Dory se fosse d'accordo col nostro piano, e lei disse che 'sí, ci sarebbe stato davvero da divertirsi'. Henry le parló e decisero di rimanere esattamente com'erano, solo non piú 'fidanzati' agli occhi di tutti. Non lo erano mai stati, perché fingere ancora? Ne avevano abbastanza entrambi. Dory disse che avesse giá capito che, prima o poi, avrebbero dovuto smetterla, ma non avessero mai avuto l'imput per farlo.
Due settimane dopo, quando ormai inizió a far caldo, decidemmo che fosse il momento giusto per mettere in atto il piano. Dory affittó la casa ed invitó le amiche con la scusa di una rimpatriata, nonostante avessi scoperto che l'ultima volta in cui ci erano andati fosse stata durante le ferie estive dell'anno precedente. Le amiche accettarono, addirittura chiedendo se Henry sarebbe venuto. Sembrava che l'avessero fatto di proposito, ed invece erano ignare di tutto.
Cosí, un venerdì sera, partimmo alla volta della casa sul lago. Avremmo fatto un week-end lungo: venerdí sera arrivo, domenica sera partenza. Le previsioni avevano dato bel tempo, ma Louis disse che non ci avrebbe creduto finché non fosse successo realmente, quindi mi fece mettere in valigia di tutto. Dal costume da bagno al piumino. Il suo solito pessimismo e catastrofismo avevano colpito ancora. Ci demmo appuntamento a casa di Dory, perché ci mostrasse la strada. L'avremmo seguita in macchina, ma lei disse che fosse meglio partire tutti in Jeep, per risparmiare benzina ed inquinamento, cosí partimmo tutti insieme. Henry sembrava davvero di buon umore. In quelle tre settimane eravamo diventati molto più amici, e.. bhé, anche piú intimi, per quanto potesse essere possibile. Henry aveva perso un po' di timidezza, ed era diventato leggermente più consapevole del proprio fascino.
Il viaggio duró poco, perché Dory ebbe il piede pesante sull'acceleratore. Quando arrivammo, mi ritrovai davanti ad un bel paesaggio. Il lago, in mezzo ad alcune montagne, non era ampissimo, ma faceva comunque effetto. La casa, invece, era enorme. Dieci stanze, un salotto, cucina, quattro bagni, il famoso scantinato ed addirittura un pontile per facilitare l'accesso al lago.
-"Dory, mi dici quanto spendete per affittarla?" Le chiesi, curioso.
-"A dire il vero... non tanto. Ci vengono in pochi, anzi, pochissimi, quindi ogni cliente é super coccolato. É lontana dalla città, nessuno vuole venirci, nonostante sia bellissima. Ed il prezzo.. poi dividiamo per sedici."
-"Saremo in sedici?"
-"Sí, le mie amiche sono dodici."
Ora capivo perché Henry fosse terrorizzato...dodici?! Erano in un bel po'. E lui era l'unico ragazzo. Mi chiesi come mai si ostinasse a ritornarci tutte le volte, ma immaginai che fosse per la sua incapacitá di dire di no. A proposito, nel frattempo, era migliorato anche sotto quell'aspetto. Era diventato piú deciso, sicuro di sé, e, forse, era anche più felice. Sorrideva spesso, non aveva quell' espressione costantemente terrorizzata e sospettosa che teneva continuamente prima che lo conoscessimo. Eravamo riusciti a fargli cambiare qualche capo del guardaroba, e fargli buttare via tutti quei boxer piccoli. Ne trovammo un paio con delle coccinelle veramente inguardabili che, probabilmente, erano da bambino, ma lui si ostinava a metterli comunque. Quelli furono i primi ad esser cestinati, seguiti da una lunga serie.
Per andare al lago, gli facemmo mettere in valigia un bel po' di vestiti attillati. Il piano prevedeva che lui si comportasse in modo leggermente diverso dagli anni precendenti, e che facesse sembrare di voler sedurre le amiche di Dory. Sí, sarebbe stato divertente, ma anche terribilmente difficile per lui, timido com'era.

-"Dove vi mettete?" Chiese Dory.
-"Noi stiamo in camera insieme." Dissi, parlando di me e Louis.
-"Sì, io sto nella camera di fianco alla vostra."Disse Henry, sorridendo.
Entrambi annuimmo, sorridendogli a nostra volta.
-"Henry, io devo stare in camera con te, altrimenti capiscono che qualcosa non va!" Disse Dory.
-"Mh mh" Annuì.
Mettemmo tutti giù le valigie, e decidemmo di andare a fare un giro per vedere il lago. Dovevamo aspettare l'arrivo delle altre per cenare.
Louis ed io andammo sul pontile e ci sedemmo lí.
-"É bellissimo qui." Dissi, sospirando.
Louis fece subito una faccia schifata, poi disse: -" Tieni le frasi romantiche per Henry, coglione. Sará anche bella, la natura, ma sai quanto é crudele?"
Sospirai, poi decisi di zittirlo baciandolo. Sapevo come avrebbe continuato il discorso.
Lo feci stendere sul pontile e gli salii sopra, bloccandolo. Gli morsi il labbro inferiore, che era sempre e comunque rotto, o perché tagliato e succhiato da me, o per qualche pugno ricevuto. Louis ogni tanto andava allo scantinato, ed io ci andavo con lui. Una volta combattemmo noi due, ma a volte ci prendevamo a pugni anche a casa. Era molto liberatorio, se avevamo qualche conto in sospeso, quello risolveva tutto. Una volta finito, prima io scopavo lui, poi lui me. Funzionava. Nei fine settimana, invece, veniva Henry a casa nostra, oppure noi andavamo da lui e Dory. Con Henry non ci annoiavamo mai, perché in tre c' erano più possibilitá e combinazioni. Non era solo una relazione sessuale, gli volevamo davvero bene, ed anche lui ce ne voleva. Prima di tutto eravamo amici. Lui e Dory erano diventati piú amici, visto che ora si potevano raccontare tutto. Piú volte avevamo chiesto a Dory se si fosse pentita di averci portato Henry, ma negó sempre, quindi, ormai eravamo convinti che l'avesse fatto davvero senza rimorsi.

Never be complete || LarryΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα