Oro, Rosso e Blu.

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"I rappresentanti degli studenti sono convocati nell'auditorium centrale." Furono quelle le parole che risuonarono attraverso gli altoparlanti a prima mattina all'interno di tutta l'accademia.
All'inizio della settimana solitamente sembravano sempre tutti più indaffarati e impegnati. Gente che camminava velocemente con i libri tra le mani, persone che ripetevano da sole in vista di un esame...
E anche Jimin non sembrava da meno. Salutò la guardia della sua casata prima di incamminarsi per i corridoi comuni. Con una mano stringeva la tracolla della sua borsa, poggiata sulle sua spalla, mentre l'altra la teneva in tasca. Ogni volta che il biondo camminava all'interno di quelle mura, tutti gli occhi erano puntati su di lui. Il suo aspetto pulito, elegante e armonioso attirava gli occhi di molti; O anche perché in quel momento la voce che risuonava per tutto l'edificio si stava riferendo proprio a lui. Lui stesso rimase sorpreso nell'udire quelle parole; I sei rappresentanti non facevano una riunione dal ballo invernale. 

"Ripeto, i rappresentati degli studenti sono convocati nell'auditorium centrale." quella voce echeggiò ancora una volta negli aggeggi elettronici. 

Quando uscì dalle mura per attraversare i portici esterni, non poté far a meno di notare Yoongi poggiato con la schiena alla parete e la sua solita sigaretta tra le labbra. 
Si fermò, guardandolo. Il fumo intorno a sé gli fece arricciare il naso per il fastidio.
L'altro ricambiò il suo sguardo "Me l'hai portata?" domandò sussurrando, quasi come se la loro conversazione fosse segreta.

"La prossima volta prenditela da solo, non sono il tuo servetto." affermò il biondo, passandogli la spilla in metallo. Quella spilla con il simbolo della casata Blackreal serviva solamente come atto ufficiale durate la riunione che si sarebbe tenuta da lì a poco.

"Non essere nervoso per oggi, vedrai che il principino ha più paura di te di quello che pensi." parlò con la sigaretta tra le labbra, mentre le sue mani erano impegnate ad attaccare la sua spilla sul lato sinistro del petto.

"Lo so che ha paura di me. Mi chiedo ancora come faccia a non piangere quando mi vede." guardò il cielo grigio all'orizzonte. Amava quando era così nuvoloso e fresco. Jimin non avrebbe fatto nulla al principe bianco, non voleva creare altri problemi con lui.
Il fatto che finalmente avesse lasciato stare lui e il suo fidanzato era una liberazione. Lui e Jungkook erano finalmente liberi di stare insieme tranquillamente.

Yoongi inarcò un sopracciglio alle parole del suo amico. "Incredibile la stima che hai di te stesso." ridacchiò.

"Lo so che per te è incredibile, la poca stima che tu hai invece nei confronti di te stesso per andare dietro a quel manipolatore." In realtà Jimin non aveva tutti i torti; Nonostante Yoongi continuasse a passare del tempo con Taehyung, la pensava esattamente come il biondo.
Senza aspettare una risposta, il più piccolo tra i due iniziò a camminare verso il grande auditorium. 
L'altro, lo seguì, senza dire niente, facendo poi un tiro alla sua sigaretta. Cosa avrebbe dovuto dirgli? Aveva ragione. Ma era più forte di lui, Yoongi non riusciva a far a meno di quel principe.

"Questo non sopporto di te, sembri prendere tutto alla leggera Yoongi." Affermò continuando a guardare dritto davanti a sé. "Come fai a stare con lui nonostante le cose che ha fatto?"

"Potrei chiedere le stesse identiche cose a Jungkook. Come fa a stare con te nonostante quello che tu hai fatto a lui?" La domanda era retorica ovviamente, e Yoongi stesso sapeva perché non potesse fare a meno di Taehyung. 

Jimin si girò di scatto verso di lui, il suo sguardo immediatamente accigliato. "Che cosa?!" si avvicinò immediatamente a lui e lo prese per il colletto. "Che cosa hai detto? Tu non devi neanche nominare il suo nome!" Non aveva mai detto quelle cose a lui, sicuramente aveva ficcato il naso nelle sua faccende con i suoi poteri spirituali. 

Dark Academy. (Jikook)Where stories live. Discover now